In occasione del 60° anniversario della festa della Liberazione, il Consiglio di Quartiere 5 vuole ricordare due donne, vittime durante la lotta per la Resistenza. Maria Penna Caraviello e Mary Cox saranno commemorate domani alle 18,00 presso il monumento che ricorda il loro sacrificio: un Pegaso in bronzo. Il ritrovo sarà allo slargo di via Di Capornia, in val Terzollina, nella zona di Serpiolle, davanti al monumento dedicato a Maria Penna Caraviello e Mary Cox. Alle 21,00 la cerimonia proseguirà nel giardino della scuola media Guicciardini in via R.
De' Montalvo n. 1. Durante la serata, spettacolo teatrale ad ingresso gratuito "Villa Triste", scritto e diretto da Nicola Zavagli a cura della Compagnia Teatri d'Imbarco. Parteciperanno alla cerimonia commemorativa: il proconsole del Consolato Britannico Tdiane Johnson, l'onorevole Valdo Spini, l'assessore regionale Maria Concetta Zoppi, l'assessore provinciale Marzia Monciatti, l'assessore provinciale Valerio Nardini, il presidente del Consiglio Comunale Eros Cruccolini, la vice presidente del Consiglio Comunale Rosa Maria Di Giorgi, la presidente del Consiglio del Quartiere 5 Stefania Collesei, la presidente della commissione cultura M.
Luigia Restaino. Maria Penna Caraviello e Mary Cox furono fatte prigioniere dalla polizia repubblichina ed uccise all'alba del 21 giugno 1944 nella Val Terzollina, in via Capornia, sopra Careggi. Mary Cox era una professoressa di inglese che ospitava nella propria abitazione in via dei Tavolini, le riunioni dei partigiani. La sera del 19 giugno 1944, durante un incontro nel quale i partigiani progettavano la liberazione di alcuni loro compagni prigionieri all'Ospedale Militare, Mary Cox fu arrestata insieme ad altre persone, tra cui anche Rocco Caraviello, esponente dei gruppi di Azione Patriottica che fu subito ucciso nel Chiasso del Buco, vicino a Piazza della Signoria.
Mary Cox, fu picchiata insieme ad altri tre partigiani e tutti furono condotti all'Hotel Savoia in attesa di essere trasferiti a "Villa Triste" la sede delle SS in via Bolognese. La mattina successiva i soldati irruppero nell'abitazione della famiglia Caraviello, lanciarono contro i quattro figli bombe a mano non innescate per spaventarli e portarono via Maria Penna Caraviello, la loro madre e moglie del partigiano Rocco, accusata di essere una staffetta partigiana. Fu condotta a "Villa Triste" per essere interrogata insieme a Bartolomeo Caraviello, cugino di Rocco.
Tutti furono torturati e fucilati la mattina del 21 giugno 1944 in via Capornia, dove ora sorge un monumento che li ricorda: la testa del Pegaso in bronzo, simbolo della libertà.(mr)