Tremila persone affette da morbo di Parkinson. E' questa la stima elaborata dall'Associazione Italiana Parkinsoniani in merito all'incidenza di questa malattia a Firenze. Si tratta di una malattia poco conosciuta che in Italia colpisce più di 220mila persone, costringendo pazienti e familiari a convivere con effetti invalidanti di una malattia cronica che toglie progressivamente autonomia chi ne è colpito e che finisce per coinvolgere dolorosamente anche parenti e amici. Erroneamente si pensa che la malattia accompagni i disturbi della vecchiaia: in realtà il 10% dei parkinsoniani ha meno di 45 anni e nella maggior parte dei casi la patologia insorge prima dei 60 anni.
Di questa malattia e delle terapie per affrontarla si parlerà sabato a Palazzo Vecchio nel corso del VI Convegno sulla malattia di Parkinson organizzata dalla sezione fiorentina dell'Associazione Italiana Parkinsoniani in collaborazione con il Comune di Firenze. Quest'anno il convegno è dedicato alle "Nuove tecnologie per la malattia di Parkinson. Cellule staminali, chirurgia, terapia farmacologica, la riabilitazione nel Parkinson". Sono previsti gli interventi dell'assessore alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni, del direttore della Società della Salute Fabio Focardi, del presidente degli Istituti Riuniti Montedonini e San Silvestro Filippo Vannoni, del presidente nazionale dell'Associazione Italiana Parkinsoniani Gianni Pezzoli.
Saranno presenti anche il direttore generale dell'Azienda sanitaria fiorentina Luigi Marroni, Carlo Tommasini direttore sanitario dell'Asl e Fausto Mariotti direttore sanitario dell'Azienda ospedaliera di Careggi. Prevista anche la presenza di Bruno Lauzi, testimonial dell'Associazione Italiana Parkinsoniani. Tra i temi approfonditi dal convegno la diagnosi precoce, le novità in campo farmacologico, la riabilitazione.
E ancora la chirurgia nel trattamento della malattia e le prospettive di cura con le cellule staminali. Per informazioni la sede fiorentina dell'Associazione Italiana Parkinsoniani è presso Montedomini, via dei Malcontenti 6, telefono e fax 055/243849.