16/06/2005- E’ stato questo il tema del dibattito che si è svolto ieri sera, mercoledì 15 giugno, alla Festa de L’Unità in svolgimento a Colonna San Marco a Siena e organizzato dalla sezione Ds “Fratelli Cervi” e dall’autonomia tematica “Credito e Finanza”. Il presidente Giuseppe Mussari e il vicepresidente Gabriello Mancini, dopo l’introduzione del segretario della sezione Vincenzo Soricaro, hanno risposto alle domande dei giornalisti Franco Masoni di Canale Tre Toscana e Stefano Bisi del Corriere di Siena.
Il presidente della Fondazione Mps Giuseppe Mussari ha parlato delle erogazioni e della gestione delle risorse.
“Si è evitato la parcellizzazione delle risorse, favorendo la realizzazione di opere che hanno la qualità di rappresentare la tenuta sociale del territorio e contribuiscono a tenere unite le diverse sensibilità presenti. La Fondazione compie dieci anni il prossimo 22 agosto, non ha un retroterra storico, ma sta compiendo un percorso importante di crescita, avvicinandosi gradualmente ad una situazione ottimale”. Mussari ha anche accennato allo scenario internazionale del sistema bancario. “Dobbiamo guardarci intorno, tenendo conto di una crescita economica italiana che va a rilento, mentre nell’Europa dell’est i prossimi anni saranno caratterizzati da una espansione economica molto sostenuta”.
Sulle erogazioni Mussari ha parlato della necessità di “vincere il rischio dell’apatia. Non dobbiamo pensare che le risorse della Fondazione Monte dei Paschi siano dovute. Quest’anno abbiamo ricevuto e analizzeremo più di tremila domande, segno di una competitività in aumento e segno del fatto che c’è bisogno di lavorare sulla qualità”.
Il vicepresidente Gabriello Mancini ha parlato delle scelte effettuate in questi anni dalla Fondazione riguardo ai progetti che hanno ricevuto le erogazioni.
“Abbiamo attivato un meccanismo di controllo rigido, anche se la Fondazione è il soggetto erogatore e non il gestore. Ma fin dall’esame del progetto analizziamo anche i tempi di realizzazione e, nella delibera di erogazione, è prevista una tempistica che deve essere rispettata”.
Il mandato amministrativo della Fondazione Monte dei Paschi si conclude il prossimo 31 luglio: anche questo tema è stato toccato all’interno dei dibattito. “Il mandato che si conclude – ha sottolineato Mussari - lascia l’importante realizzazione della Sienabiotech e quella, già inserita nel piano strutturale del comune di Siena, dell’auditorium.
Fra i progetti per il futuro ci sono quello dell’archeologia dei paesaggi medioevali che coinvolgerà l’università di Siena e tanti giovani ricercatori e la creazione di una società per la gestione degli eventi culturali. Senza dimenticare la questione dello sviluppo economico: abbiamo la necessità di dotare il territorio di strumenti che avvicinino la ricerca alle piccole e medie imprese”. “Il prossimo quadrienno – ha continuato Mussari - sarà complicato, la speranza è che però le questioni non riguardino più la natura della Fondazione.
In questi quattro anni abbiamo sempre lavorato con l’unanimità delle decisioni, sia della deputazione generale che di quella amministratrice. E’ stata una esperienza impegnativa ed importante. Lo spirito che dobbiamo avere è quello del servizio alla comunità, non possiamo prendere gli incarichi come un traguardo dietro al quale se ne nasconde un altro. “Gli incarichi – ha concluso Gabriello Mancini - devono essere concepiti come uno spaccato della propria vita e personalmente ho sempre fatto mio il concetto espresso da Zaccagnini sulla politica come servizio”.