Con la conferenza stampa tenutasi oggi 15 giugno presso i locali della A.P.T (Azienda Promozione Turistica) in Via Manzoni 16 alle 12:30, si è dato inizio alla XXIII edizione de Festival de Film Etnomusicale, con l’indicativo sottotitolo: “La resistenza e la Diaspora nera”. Il Festival si terrà presso l’Arena estiva del Poggetto in Via Michele Mercati 24/b a Firenze. Stamane erano presenti il direttore artistico Leonardo D’Amico, e il Presidente della Flog Andrea Bellucci che ha sottolineato come dal 2002 i finanziamenti da parte dello stato volti a questa manifestazione sono stati sensibilmente ridotti, motivando questo con una scarsa innovazione attribuita al progetto del festival etnomusicale.
Ancora una riduzione dei finanziamenti nel 2003, dimezzati addiritttura nel 2004 fino ad arrivare al completo azzeramento di tale contributo, poiché il Festival Etnomusicale non promuoverebbe il cinema e rappresenterebbe solo una manifestazione di nicchia troppo sbilanciata verso il filone cinematografico etnico.
Il programma di questa rassegna si dipanerà in sei giorni durante i quali saranno proiettati nove film, in cui “La Resistenza e la Diaspora nera” sarà rappresentata simbolicamente tramite i protagonisti dello scenario musicale internazionale di matrice africana.
Il festival ripercorre sentieri battuti in passato da personaggi come: Bob Marley, Mahalia Jackson, Jhon Coltraine ed altri rappresentanti indiscussi di quel filone musicale legato alla resistenza-riscatto di un popolo di origine africana e del suo carico di storie: sopraffazione, dolore, annientamento di ogni forma di dignità a seguito di ingiustizie consumate nei campi di cotone, con la sottomissione alla tratta, ridotti a semplice merce di scambio. E’ come se queste storie fossero entrate a far parte del DNA della musica nera, meticcia, creola, indissolubilmente legata all’affermazione dell’essere umano in quanto tale, lontano da ogni pregiudizio di tipo razziale.
Questo festival ripercorre nuove rotte attraverso le quali il linguaggio cinematografico e la capacità dei registi di filmare la musica e di filmare i protagonisti rappresenta una forma di antagonismo rivoluzionario armato di una impareggiabile espressività artistico culturale in costante evoluzione. In programma sabato 18 “MORO NO BRASIL” di Mika Kaurismaki, che parla di un viaggio all’interno delle tradizioni musicali del Brasile. Documentario che ha alla base il concetto di musica come parte integrante e irrinunciabile dell’essere umano.
Domenica 19 “MUSICA CUBANA” film del 2004 di German Kral dedicato a Cuba e al suo legame alle musicalità caraibiche. Lunedì 20 sara proiettato “FELA KUTI: LA MUSICA E’ L’ARMA” di Stephane Tchal Gadjief e Jean Jaques. Fela Kuti: il profeta della musica africana inventore dell’afro beat, personaggio noto per le sue aspre critiche al regime nigeriano. Nella stessa serata il film “ALI FARKA TOURE” del regista francese Marc Hauraux, partito per il Mali a documentare lo spessore umano del chitarrista-coltivatore ALI FARKA TOURE nel suo villaggio presso Timbuctu.
Martedì 21 l’accattivante proiezione di “BRASIL: LA RIVOLUZIONE TROPICALISTA” film che documenta il movimento artistico culturale che mise in discussione le fondamenta stesse della società urbana brasiliana. Sempre in serata “AMANDLA!: UNA RIVOLUZIONE IN ARMONIA A QUATTRO PARTI” di Lee Hirsch, film che narra la storia della musica di liberazione dei neri del Sudafrica e ne sottolinea il ruolo centrale nella lotta contro il regime dell’apartheid. Mercoledì 22 si potrà assistere alla proiezione del film cubano “QUANDO GLI SPIRITI BALLANO IL MAMBO” di Marta Moreno Vega e di Robert Shepard del 2002.
Film che mette in risalto l’impatto delle religioni afrocubane nella società civile cubana, attraverso la musica e la voce di artisti appartenenti alla sfera musicale popolare, tradizionale e contemporanea. Subito dopo verrà proiettato “UN ORMA DEL LEONE” di Francois Verster del 2002: viaggio musicale attraverso il Sudafrica e gli Stati Uniti in cui si narra di Salomon Linda il compositore di “Mbube” la più popolare canzone africana, e della sua triste scomparsa. In fine giovedì 23 si potrà assistere alla proiezione di “THE BLUES: DAL MALI AL MISSISSIPPI” di Martin Scorsese film in cui il regista passa dalle sponde del fiume Niger in Mali ai campi di cotone e ai locali (Juke Joint) del delta del Mississippi alla ricerca delle origini del Blues, con rare immagini di repertorio, di personaggi noti e meno noti della scena musicale Nera.
Film che porta a prendere coscienza del fatto che la maggior parte della musica che oggi ascoltiamo deriva dalle sonorità africane.
Gli spettacoli hanno inizio alle 21:30 e il costo di ingresso e di 5 €euro.
Massimo Duino