Si è concluso sabato scorso il Campionato Europeo di Rugby Subacqueo. Fra gli uomini hanno prevalso i padroni di casa della Finlandia, che dopo avere dominato il proprio girone hanno prima battuto 2 – 0 in semifinale la Svezia vincitrice delle ultime tre edizioni, e poi hanno superato con lo stesso risultato i fortissimi norvegesi in finale. Nonostante la superiorità fisica, la Norvegia si è dovuta arrendere alla migliore organizzazione tattica della Finlandia che per tutto il torneo non ha subito gol. L’Italia maschile ha concluso il torneo all’ottavo posto davanti a Svizzera e Russia.
Considerato il fatto che era la prima partecipazione, non era possibile aspettarsi un risultato migliore. Il girone con Svezia, Norvegia, Danimarca e Russia non è risultato certo agevole ma è servito a confrontarsi con formazioni di caratura nettamente superiore. E’ stata una grande sorpesa e una enorme soddisfazione la vittoria sulla Russia, ottenuta a 3 minuti dal termine di una partita combattutissima. E’ stato uno dei giocatori di Napoli, il festeggiatissimo Mario Andelora, a mettere a segno il gol vittoria su passaggio di Luca Berardi uscito vincitore da un corpo a corpo, ma il merito del successo va sicuramente attribuito all’intero collettivo che non si è disunito alla pressione dei russi soprattutto nel primo tempo. Nelle altre partite disputate la squadra è sempre stata sotto continua pressione ed ha fatto ciò che ha potuto, anche se i passivi sono stati pesanti.
Queste le parole del CT Uwe Wiesner: “Nell’ultimo anno abbiamo fatto enormi passi avanti che sono stati evidenti anche in questo difficile Campionato. Vedo che la motivazione continua a crescere e penso che ai Mondiali del 2007 potremo puntare a un risultato ancora migliore, perché diverse squadre sono già alla nostra portata.” Nel torneo femminile la Norvegia ha sconfitto in finale la squadra campione del mondo in carica della Germania con il risultato di 6 – 1: molto contestati i tre rigori a favore delle scandinave.
L’esito così rotondo fra le due squadre più forti dà una valenza assai più positiva alla sconfitta per 7-0 delle ragazze italiane nella finale per il quinto posto giocata con la Finlandia, che solo due giorni prima aveva inflitto alla squadra azzurra un passivo molto più pesante. La giovanissima squadra azzurra femminile ha fatto miracoli contro formazioni molto quotate ed ha preso coscienza delle proprie potenzialità. In particolare è stata una rivelazione il rendimento di Elisa Dringoli, spostata a sorpresa dalla difesa alla porta: “Ammetto che per me è stato un sacrificio, ma effettivamente il CT ci ha visto giusto ed il rendimento della squadra ne ha beneficiato”, ha commentato la giocatrice.
Così il CT Marco Nicolella: “Nel Rugby Subacqueo il portiere è un ruolo difficile e delicato e ho ritenuto che l’esperienza di gioco di Dringoli potessere incidere più in porta che in difesa. Comunque i miei complimenti vanno a tutte le ragazze per la determinazione e il coraggio con cui hanno affrontato ogni partita. Adesso il gruppo è certamente cresciuto nel gioco e nello spirito”.