Il clima acustico può influire sullo stato di salute e benessere e sulle capacità di attenzione e reazione.
Inoltre, l’esposizione a musica con livelli elevati di volume può determinare sull’organo dell’udito danni acuti e cronici, nonché può costituire un determinante degli incidenti stradali.
Secondo i dati dell’Agenzia Regionale di Sanità (ARS) elaborati nell’anno 2003, in Toscana, nel periodo dal 1991 al 2001, il 42,5% di tutti gli incidenti stradali che avvengono nelle ore notturne, dalle 2 alle 6, si verificano per il 18,8% nelle notti tra venerdì e sabato e per il 23,7% nelle notti tra sabato e domenica.
In queste occasioni il rapporto di lesività (RL) [feriti/incidenti x 1000] è pari a 1649,4, mentre il rapporto di mortalità (RM) [morti/incidenti x 1000] è 55.
Il rapporto di mortalità è il doppio dell’indice regionale, sempre nello stesso periodo 1991 – 2001 (RM Toscana = 26,5).
Le ore più pericolose, per la gravità degli incidenti, sono le prime ore del mattino; le persone più coinvolte sono in maggioranza giovani sotto i 30 anni.
Tra le attività di istituto dei Servizi di Sanità Pubblica rientrano la verifica dei livelli di emissione sonora nei luoghi di intrattenimento secondo le modalità indicate nel DPCM 215/99 e l’adozione dei conseguenti provvedimenti per contenere i livelli di rumorosità ai fini della tutela della salute degli utenti.
L’Area Funzionale della Prevenzione zona Nord Ovest della ASL 10 ha quindi ritenuto necessario approfondire l’analisi della documentazione tecnica e i livelli sonori su un campione di locali di intrattenimento (pub con musica dal vivo, discoteche).
Lo studio è stato impostato con la collaborazione della UO Fisica Ambientale del Dipartimento Provinciale ARPAT di Firenze.
Lo studio pilota è consistito nel censimento dei locali nelle zone Nord Ovest e Mugello della ASL 10 Firenze, nell’elaborazione di un protocollo, nell’acquisizione dei dati di registrazione dei livelli sonori da parte dei gestori dei locali, nelle rilevazioni in locali presi a campione, nell’elaborazione dati, nella diffusione dei dati.
I rilievi sono stati effettuati a locale non in esercizio (fatto non ininfluente per l’assorbimento della componente antropica e per la dinamica di propagazione delle onde sonore) e per la durata di due brani di caratteristiche diverse sia nel centro pista sia in una zona di sosta.
Tra il 2003 e il 2004 sono state censite 17 discoteche e a queste, a fini preventivi, è stata inviata richiesta di documentazione tecnica, ricevendo risposta dal 65% dei gestori.
Le relazioni tecniche esaminate hanno evidenziato carenze nel 20% dei casi.
Sono stati eseguiti rilievi del livello di pressione sonora in 7 discoteche, corrispondenti al 41% di quelle censite.
I rilievi eseguiti hanno evidenziato compiuto rispetto della norma solo nel 57% delle situazioni, mentre il 43% presentava irregolarità.
Nel 66% delle discoteche risultate irregolari venivano superati i limiti massimi consentiti, mentre nel 34% dei casi i limitatori di emissione sonora non erano idoneamente protetti da eventuali manomissioni, come previsto dall’art.
6 del DPCM 215/99.
I risultati ottenuti non sono tranquillizzanti e indicano la necessità di proseguimento dello studio e della verifica in campo nonché della diffusione dell’informazione. E’ prevista per il corrente anno 2005 la esecuzione di ulteriori rilevazioni del livello di pressione sonora sia ad attività non in atto, sia in fase di attività e in anonimato: la priorità rilevata è costituita da discoteche poste in vicinanza di grandi vie di comunicazione e con rilevante affluenza di utenza giovanile.