Via libera del consiglio comunale al programma Ventimila alloggi in affitto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 maggio 2005 13:58
Via libera del consiglio comunale al programma Ventimila alloggi in affitto

Oltre 660 alloggi di cui 368 in affitto a canone convenzionato, ovvero con una riduzione del 35-40% rispetto a quello di mercato. Sono le abitazioni che saranno costruite a Firenze nei prossimi mesi nell'ambito del programma sperimentale "Ventimila alloggi in affitto" finanziato dallo Stato con decreto 21/2001. E' quanto prevede la ratifica dell'intesa preliminare per l'accordo di pianificazione firmata alla fine di aprile da Comune e Provincia di Firenze e l'approvazione della connessa variante urbanistica varate ieri dal consiglio comunale.

Da adesso prende avvio il periodo fissato per presentare le osservazioni da parte dei cittadini al termine del quale si potrà procedere all'approvazione definitiva. Calendario alla mano, il consiglio comunale dovrebbe dare l'ultimo via libera entro luglio in modo che i privati possano terminare la progettazione e sia possibile iniziare i lavori entro la metà di novembre, termine previsto dalla legge per ottenere i finanziamenti.
Ai contributi regionali si aggiungono agevolazioni da parte del Comune di Firenze nei confronti della proprietà: ovvero il rimborso del 40% dell'Ici per la durata di 10 anni, l'abbattimento del 40% degli oneri di urbanizzazione, la dilazione del pagamento della restante somma dovuta per un periodo di cinque anni.

Inoltre non saranno richiesti gli oneri concessori relativi al costo di costruzione. I privati sono stati individuati attraverso un avviso pubblico con priorità per le proposte che prevedevano il riuso e la riqualificazione di aree urbane tramite interventi di recupero del patrimonio urbanistico ed edilizio esistente. Almeno l'85% degli alloggi per i quali è stato richiesto il contributo deve essere concesso in locazione permanente e il restante 15% in locazione temporanea (per almeno dieci anni).

Il canone di affitto sarà determinato in base ai parametri stabiliti nell'accordo territoriale, stipulato ai sensi della legge 431/98. Insieme agli alloggi in affitto, alcuni privati realizzeranno anche abitazioni in vendita con cui finanzieranno la quota non coperta dai contributi statali.
«Un'occasione persa con la quale si poteva affrontare con maggiore incisività la questione casa». Così la capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini e la capogruppo di "Unaltracittà/unaltromondo" Ornella De Zordo commentano la delibera, approvata questo pomeriggio dal consiglio comunale, che contiene il programma "ventimila alloggi in affitto"».

«Non si può rinunciare alla costruzione di alcune centinaia di alloggi che saranno affittati a "canoni controllati" - hanno aggiunto - ma questo tipo di necessità non può avallare un percorso segnato dalla mancanza di iniziative da parte della giunta. Quest'ultima ha costretto a tempi estremamente ristretti il consiglio comunale ed i consigli di Quartiere 4 e 5; ha rinunciato ad avere un ruolo più protagonista, anche attraverso Casa spa, nella ricerca delle aree sulle quali attuare questo programma di finanziamento; la stessa mancanza di iniziativa si è manifestata anche sul tema del recupero, e autorecupero, degli immobili sul quale la nostra assemblea ha approvato un apposito ordine del giorno e sul quale la giunta non ha ancora predisposto un piano.

Il finanziamento pubblico sul quale nasce la delibera approvata copre quasi il 50% delle spese di costruzione. A questo si aggiunge il profitto per i costruttori privati che deriva dalla variazione di destinazione delle aree. Resta poi il problema di individuare chi, e con quali strumenti, negli anni sarà in grado di verificare e controllare il rispetto dei contratti stipulati con il criterio del "canone controllato"». «Questo provvedimento, inoltre - hanno rilevato Nocentini e De Zordo - non incide sulla rendita fondiaria, il vero problema di questa città, né da risposta all'emergenza casa per soddisfare la quale servono più alloggi realizzati con l'"edilizia residenziale pubblica", mentre si occupano in questo modo le poche aree disponibili».


"Quest’anno non è prevista né un’aliquota agevolata né, al momento, il rimborso per chi affitta a canoni concordati -È quanto afferma Confedilizia Firenze, ricordando che da oggi al 30 giugno i proprietari sono chiamati a pagare la prima rata dell’Ici- L’auspicio è che entro breve termine il Comune stipuli quella convezione tanto attesa da chi ha un immobile affittato, visto tra l’altro che l’aliquota è stata aumentata dal 5,7% al 6%. La speranza è che i proprietari abbiano almeno diritto ad un rimborso di una parte dell’Ici secondo quanto previsto dalla legge 431".

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