La tappa partirà domenica 15 maggio intorno alle ore 10 da Lamporecchio (PT) ed arriverà a Firenze con il seguente percorso
: via Pistoiese, via Baracca, piazza Puccini, viale delle Cascine, piazzale delle Cascine, viale del Quercione, Piazzale Kennedy, viale Lincoln, con arrivo all’altezza della Piscina delle Pavoniere come evidenziato dalla planimetria allegata.
Naturalmente essendo una tappa a cronometro avrà una durata di 5 ore circa (dalle ore 12.00 alle ore 17.00), ed al fine di rendere lo svolgimento della gara agibile e senza pericoli per gli atleti, il percorso dovrà essere privo di macchine in sosta e debitamente transennato, i lavori per mettere in sicurezza inizieranno alle ore 6.00 del 15 maggio.
Il transito nelle zone interessate sarà veramente difficoltoso durante tutta la giornata ed anche se saranno previsti degli attraversamenti della zona transennata,
come si può ben immaginare, saranno molto limitati.
Il Giro d’Italia fa tappa a Firenze in un’occasione assai importante come la realizzazione e l’inaugurazione operata dagli enti pubblici del Museo intitolato a Gino Bartali.
Il Museo del Ciclismo è un’idea che ha coinvolto
la passione e l’entusiasmo di tanti, nata quando Gino era ancora vivo e sviluppata nel corso degli
anni soprattutto dalla Associazione a lui intitolata.
Le risorsefi nanziarie per la realizzazione della
struttura, a due piani con terrazza agibile al pubblico, sono state impegnate da Comune di Firenze in primo luogo che ha curato con la Direzione Servizi Sportivi anche lo sviluppo dell’opera progettata dall’Architetto Papasogli, nonché dalla Provincia di Firenze, dalla Regione Toscana, dal Comune di Bagno a Ripoli; il terreno su cui si è insediato il Museo è stato donato dal “Circolo l’Unione-A.R.C.I.” di Ponte a Ema; tutti i vari soggetti hanno proceduto incalzati dal costante attivismo che ha tenuta viva la memoria di Gino Bartali da parte dell’Associazione “Amici del Museo del Ciclismo - Gino Bartali” presieduta da Andrea Bresci.
Gino Bartali è stato una grande fi gura del ‘900:
atleta di riferimento prima e dopo la guerra, con la vittoria di numerose corse in linea, tre Giri d’Italia, due Giri di Francia, fra cui il delicatissimo Giro del 1948, in cui il suo successo contribuì a rasserenare gli animi dopo l’attentato a Palmiro Togliatti, Bartali consegna il suo nome alla storia, probabilmente
come il più conosciuto fiorentino in assoluto
dello sport moderno.
Come uomo lascia il patrimonio di un rigore straordinario nel perseguire i valori in cui credeva, particolarmente rilevante è emerso il suo impegno nel contesto del dramma della seconda guerra mondiale per la difesa dei perseguitati, a costo di rischiare la vita con il trasporto di documenti che sarebbero serviti a mettere in salvo ebrei perseguitati da nazi-fascisti.