Quadri bidimensionali coloratissimi e “mostruosi” con accanto grandi personaggi di cartapesta con fauci aperte, zampe artigliate e occhi gialli. Sono gli oltre venti lavori che da giovedì 12 maggio al 20 giugno saranno esposti nello spazio dedicato alle mostre dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze. In quell’occasione la Fondazione Meyer presenta “Disegnare Mostri”, la rassegna che raccoglie il frutto di un percorso lungo e articolato, passato attraverso i laboratori e le iniziative svolte nella Ludoteca e nei reparti dell’Ospedale che hanno preceduto e seguito la rappresentazione della favola “Nel Paese dei Mostri Selvaggi” di Maurice Sendak.
Un’Opera Fantasy rappresentata al Teatro Comunale di Firenze nel gennaio di quest’anno.
La mostra, la cui inaugurazione è prevista il 12 maggio alle ore 17, sarà preceduta dall’incontro con Simone Frasca, l’autore del personaggio diventanto un vero e proprio beniamino della Ludoteca, ovvero Bruno Lo Zozzo, il bambino un po’ sporchino che accompagna nelle sue avventure i bambini e i ragazzi ricoverati al Meyer. L’autore accompagnato dall’attore Bruno Santini, “voce” di Bruno di lo Zozzo, alle ore15,30 in Ludoteca presenta il racconto illustrato “Bruno Lo Zozzo e il megapanettonesauro” e insieme ai bambini verrà costruito l’ultimo mostro, l’uovosauro, che qualche ora più tardi aprirà la rassegna espositiva.
“La ricchezza e la varietà delle risposte prodotte dai bambini e dai ragazzi ricoverati che hanno risposto all’invito di interagire con i mostri selvaggi di Sendak – spiegano gli operatori della Ludoteca e della Fondazione Meyer – conferma come le paure e l’ansia che producono mostri possano essere dominate dalla fantasia”.
Non a caso la Ludoteca del Meyer ha fatto del tema della “mostruosità” un percorso iniziato l’anno scorso con la Galleria dei “Tipi poco raccomandabili” e proseguito con l’opera di Sendak. Il testo di letteratura infantile dell’autore americano è diventato ispirazione dei laboratori con i bambini a cui hanno partecipato gli artisti italiani che a Sendak si sono ispirati.
La “mostra mostruosa” che sta per aprirsi all’Ospedale Pediatrico Meyer consente anche una riflessione a tutti gli adulti che, passando per la galleria, dovessero chiedersi perché un Ospedale ha scelto di rappresentare personaggi così minacciosi e tenebrosi, domandandosi se questo sia opportuno o non possa invece turbare i bambini.
“I mostri – spiegano i pedagogisti della Cooperativa Arca che gestisce la Ludoteca del Meyer – sono i rappresentanti, volenti o nolenti, di una parte importante dell’universo infantile. Riconoscerli, dominarli, addomesticarli fa parte del processo di crescita di ogni bambino, di ogni adolescente e, scusate se ce lo permettiamo, di ogni adulto. Li preghiamo dunque di accoglierli bonariamente e con la giusta considerazione. Ben altri sono i mostri e gli orrori a cui i nostri bambini sono sottoposti quotidianamente, basta accendere il televisore e vedere un telegiornale”.