Era il 1905 quando la teoria della relatività, il moto di Brown e l’effetto fotoelettrico turbarono gli animi degli uomini, facendo vacillare ogni umana certezza. Oggi, a distanza di 100 anni, la cittadina toscana dalle storiche tradizioni matematiche, ha celebrato il suo grande maestro con una serie di manifestazioni, che ricadono proprio all’interno dell’anno mondiale della fisica. Tre le mostre organizzate nell’area dei Vecchi Macelli, con la collaborazione del Comune, della Provincia e dell’Istituto nazionale di fisica nucleare dell’università di Pisa.
L’iniziativa è rivolta soprattutto ai giovani, invitati ad avvicinarsi con spirito critico al mondo della scienza e sensibilizzati alle problematiche scientifiche più attuali. Prova generale delle celebrazioni di Galileo Galilei del 2009, la manifestazione in onore di Einstein segna un passo in avanti nella direzione di quella Cittadella Galileiana, vera e propria città della scienza, il cui progetto è da tempo in attesa di realizzazione. Le mostre, completamente gratuite, si svolgono fino al 17 maggio e si dividono per argomento.
L’esposizione “I microscopi della fisica” accompagna i visitatori in un percorso alla scoperta del mondo delle particelle elementari, partendo da esperienze quotidiane. Quattro sale, attraverso oggetti, filmati e giochi mostrano quanto la scienza sappia oggi dell’infinitamente grande e dell’infinitamente piccolo. All’interno della mostra “L’apparato di gravità e il laboratorio Galileo Galilei”, si può invece assistere all’esperimento con cui lo scienziato dimostrò come qualsiasi oggetto, sia un metallo che una piuma, percorre spazi uguali in assenza d’aria.
Il tutto con l’ausilio di due tubi di vetro posti in verticale, all’interno di uno dei quali è stato creato il vuoto. Immancabile infine, specialmente per i più piccoli, la visita della “Ludoteca scientifica” che, fino al 15 maggio organizzerà, all’ombra della torre, giochi ed esperimenti realizzati per l’occasione da studenti dell’Ateneo pisano.
Sara Montesi