“Svalutare o sminuire il significato della lotta italiana per la Liberazione di sessant’anni, non solo è sbagliato dal punto di vista politico, ma danneggia il prestigio dell’Italia nel mondo come grande nazione europea, e quindi è contrario agli interessi nazionali del nostro paese”: l’on. Valdo Spini ha così celebrato il 60esimo anniversario della Liberazione oggi a Firenze, in Piazza Puccini, nel corso della manifestazione celebrativa che si è svolta intorno alla lapide che ricorda il combattimento sostenuto dai partigiani contro i tedeschi alla Manifattura Tabacchi il 28 di agosto del 1944.
Con Spini hanno preso la parola il presidente del Quartiere I , Stefano Marmugi , Renato Terrosi, comandante partigiano della zona e Sergio Strigoli presidente del Comitato Cittadino San Iacopino- Piazza Puccini che ha organizzato la manifestazione. Spini ha detto di augurarsi che l’anniversario costituisca l’occasione per ricordare al mondo il contributo del popolo italiano nella lotta contro il nazismo e il fascismo e il tentativo del tripartito Germania-Giappone e Italia fascista di dominare il mondo e di portare a termine lo sterminio degli ebrei.
Unaltracitta/unaltromondo ha aderito all'ANPI, l'associazione nazionale partigiani d'Italia. «In occasione del 60° anniversario della Liberazione - ha sottolineato la capogruppo Ornella De Zordo - è importante ribadire la nostra convinta adesione agli ideali di libertà e di antifascismo propri della resistenza e dell'azione partigiana, e che hanno consentito la sconfitta della dittatura nazifascista, la nascita della repubblica democratica e della Costituzione. A maggior ragione qui, a Firenze, città medaglia d'oro della resistenza, città liberata dai partigiani, e che da città libera accolse l'arrivo delle truppe alleate ed in un momento in cui tanti, troppi segnali preoccupanti devono aumentare il livello della mobilitazione e della vigilanza».
«In questo mesi, ad esempio - ha ricordato - abbiamo assistito al tentativo di modifica costituzionale da parte del governo Berlusconi, che di fatto stravolge a colpi di maggioranza la nostra Carta fondamentale. Una maggioranza che, peraltro, annuncia in molti casi di non partecipare alle celebrazioni del 25 aprile, definito da alcuni autorevoli esponenti una "festa da cancellare"». «Nella stessa direzione - ha proseguito la capogruppo di Unaltracitta/unaltromondo - vanno le sciagurate iniziative tese a conferire alle bande fasciste di Salò lo status di combattenti, equiparando chi volontariamente ha seguito le peggiori degenerazioni filonaziste fino a operare a fianco delle SS contro i propri connazionali e contribuendo pesantemente alla deportazione di cittadini di origine ebraica verso i campi di sterminio.
Da stigmatizzare sono anche i provvedimenti che mirano a diminuire drasticamente i finanziamenti pubblici alle organizzazioni partigiane, luoghi vivi di mantenimento della memoria e di confronto fra generazioni diverse». «Per tutti questi motivi - ha concluso Ornella De Zordo - vogliamo dare un segno concreto aderendo all'ANPI, contro ogni revisionismo storico, contro ogni abbandono della memoria e delle radici democratiche della nostra repubblica, per una ideale e reale continuità con le lotte della parte migliore del paese, che ha consentito a tutti noi di crescere in un paese libero».