Il video Ghost in Shell II è da considerarsi in prima visione nazionale visto che le uniche copie in circolazione sono due: quella in versione originale giapponese ed una produzione americana. In breve la storia racconta di Batou, detective della sezione 9 della polizia di pubblica sicurezza che con il partner Togusa affronta un caso di strani omicidi. I killer sono delle puppet robot che dopo l’omicidio si “suicidano” ecc… Il film e’ graficamente ineccepibile. Se i personaggi senza soluzione di continuita’ ripropongono lo stile di Ghost In The Shell, i dettagli dell’ambientazione sfruttano a pieno le nuove tecniche dell’animazione 3D.
Questa e’ sicuramente una novita’ potente che caratterizzera’ i nuovi animation movie, come lo stesso autore ha sottolineato in recenti interviste. L’atmosfera generale del film ricorda Blade Runner, tanto che la critica statunitense ha parlato di un vero e proprio "cyber noir". Batou si addentra nei meandri della citta’ accompagnato da luci soffuse e dalle ombre della notte. Il dark della trama si sposa egregiamente col dark della grafica. L’impressione generale e’ che la riflessione sul cyborg sia arrivata ad un limite e cerchi diverse articolazioni per esprimere la dicotomia macchina/uomo.
E’ questo un topoi, l’umanizzazione della macchina, tentativo ultimo di proiettare l’indefinibile anima nella dimensione macchinea.