“Sono contrario al riconoscimento dei belligeranti della Repubblica sociale italiana come militari combattenti, che porrebbe sullo stesso piano i sostenitori del nazismo ed i torturatori nazifascismi con le loro vittime e con i partigiani”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, che questa mattina in Palazzo Medici Riccardi ha incontrato il presidente della Federazione di Firenze e di Prato dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, Enzo Nannoni. “E’ importante – ha poi aggiunto Renzi – che i giovani abbiamo modo di conoscere la storia di chi ha combattuto nel nostro Paese per i valori della democrazia”.
Nel corso dell’incontro Nannoni ha consegnato a Renzi la medaglia dei Combattenti e Reduci.BR>
«Ci appelliamo alle istituzioni e alle autorità competenti affinché non sia autorizzata la manifestazione e ai cittadini tutti di respingere questa provocazione portata avanti da chi ancora oggi esalta il fascismo e i suoi simboli e non ha mai veramente accettato la democrazia e le sue regole».
Lo hanno detto Ugo Caffaz e Susanna Agostini (DS), Nicola Perini (La Margherita), Nicola Rotondaro (Comunisti Italiani), Alessandro Falciani (SDI), Monica Sgherri (Rifondazione Comunista) e Ornella De Zordo (UnaltracittàUnaltromondo), a proposito della manifestazione che Forza Nuova ha chiesto di poter svolgere in piazza Santo Spirito. «Mentre Firenze e l'Italia intera festeggiano la Liberazione dal nazifascismo - hanno aggiunto - i neofascisti nostrani di Forza Nuova intendono svolgere una manifestazione in San Frediano, nel cuore popolare e democratico della città.
E' l'ennesima offesa alla storia e alla cultura democratica del nostro paese, in una città che non dimentica i suoi caduti partigiani, la miseria e la fame portata dalla guerra nazifascista, le violenze e i soprusi quotidiani subiti dalla gente comune, la deportazione degli ebrei e di quanti non aderirono a Salò».
«Prima di tutto la coerenza». E' quanto hanno dichiarato i consiglieri di Alleanza Nazionale Jacopo Cellai e Alessandri dopo la «richiesta, da parte di autorevoli personaggi del centrosinistra e della sinistra critica, di non fare svolgere la manifestazione di Forza Nuova in piazza Santo Spirito».
«Nelle scorse settimane - hanno ricordato i due consiglieri di Alleanza Nazionale - un assessore provinciale, esponente di spicco dei DS, ha permesso l'autentificazione delle firme raccolte dalla coalizione di Alessandra Mussolini, della quale fa parte anche Forza Nuova. Ora, invece, si fa dietro front, e si preferisce gridare allo scandalo. In questa città la sinistra è titolata a dire tutto e il contrario di tutto dimostrando così un atteggiamento ipocrita e ridicolo». «Ancor più grave - hanno concluso Cellai e Alessandri - che, in nome della democrazia, si impedisca ai rappresentanti di un partito politico di parlare.
Questa non è democrazia, questa è dittatura».