15/04/2005- Si sono svolti questa mattina in Palazzo Medici a Firenze i lavori di un convegno sulla “Riqualificazione energetica e ambientale degli edifici scolastici”.
L’iniziativa è stata organizzata dall’Assessore all’edilizia scolastica della Provincia Marzia Monciatti e dal Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e Design “P. Spadolini” dell’Università di Firenze.
Per dare un’idea dell’importanza dell’edilizia rispetto al problema del risparmio energetico e della riduzione dell’inquinamento atmosferico basti pensare che il 45% dell’energia in Europa è impiegata nel settore edilizio, nel quale si producono il 50% dell’inquinamento e il 50% dei rifiuti e si consuma il 50% delle risorse sottratte alla natura.
Un edificio tradizionale costruito negli anni ’60-’70 consuma dai 150 ai 300 kilowattora per metro cubo l’anno. Un edificio solare passivo può arrivare a consumarne un decimo, 30 kilowattora per metro cubo.
Si possono ottenere risparmi dall’1 al 10% semplicemente con una buona manutenzione delle caldaie, dal 20 al 30% con la loro sostituzione con altre a condensazione, dall’1 al 5% con l’isolamento delle tubazioni, dal 72 al 75% con la sostituzione delle lampade ad incandescenza con altre ad alta efficienza ecc.
La Provincia gestisce 60 plessi scolastici con dimensioni variabili dai 1500 ai 145.000 metri cubi, per una volumetria complessiva di circa 1.770.000 metri cubi, pari quasi all’80% dell’intero patrimonio immobiliare provinciale.
Circa 40.000 persone studiano e lavorano in questi edifici e sono in contatto con la qualità dei loro spazi in termini di sicurezza, salubrità, armonia.
La potenza termica complessiva installata è di 74.844 kilowattora; 184 le caldaie e gli altri generatori di calore, che funzionano per il 79% a metano (conversione effettuata in massima parte fra il 1990 e il 1995), ben il 17% a biodiesel (conversione attuata recentemente) e solo il 4% a gasolio. Il fabbisogno energetico medio annuo è di 30.376.000 kilowattora.
Tutto il sistema è gestito attraverso un appalto integrato (global service energetico) comprensivo sia della conduzione degli impianti che dei lavori e servizi complementari.
Il complesso degli edifici scolastici è stato sottoposto a monitoraggio e studiato con gli esperti dell’Ateneo individuando una serie di interventi per migliorare l’efficienza energetica del sistema mediante l’adeguamento tecnologico degli impianti interni, la realizzazione di impianti solari, interventi sull’involucro edilizio, che sono in parte già in atto.
L’investimento complessivo è previsto in circa 7 milioni e mezzo di euro.
Il convegno ha fornito contributi qualificati sul tema della riqualificazione energetica ed ambientale degli edifici scolastici, anche alla luce delle più recenti disposizioni normative a livello locale e nazionale e della prossima entrata in vigore della Direttiva sulla certificazione energetica degli edifici.
Nel corso dei lavori è stato presentato dall’Università un modello di ricerca operativa testato sul parco scolastico della Provincia di Firenze come base per la programmazione degli interventi futuri.
“La Provincia di Firenze – ha detto aprendo i lavori l’assessore Monciatti - si distingue già oggi per gli interventi tesi al risparmio energetico negli edifici scolastici. Il lavoro della facoltà di Architettura ci aiuta ad andare avanti su questa strada. Sono convinta che l’educazione ambientale non vada solo enunciata ma praticata. E’ il modo migliore e più efficace per stimolare ad essere di esempio come pubblica amministrazione. Mi piacerebbe lavorare e progettare in questa direzione, nelle scuole, sempre di più con la partecipazione consapevole degli studenti.
Credo che rappresenterebbe una bella esperienza di sperimentazione di ecoefficienza e sostenibilità”.
Al convegno di oggi sono intervenuti il presidente dell’Istituto Nazionale Bioarchitettura Ugo Sasso, i professori Giorgio Raffellini, Alberto Di Cintio, Enzo Legnante, Marco Sala, l’architetto Nicola D’Alessandro, Vincenzo Lattanti dell’Enea e altri ricercatori ed esperti.