Aula Magna strapiena ieri sera all'ITI del Terzolle, in occasione del Consiglio di Quartiere 5 convocato in seduta straordinaria e in forma aperta al pubblico, su richiesta del Comitato per l'Ex Panificio Militare e della Parrocchia dell'Ascensione di N.S.G.C.
Nell'ambito dell'acceso ma civilissimo dibattito, l'assessore Biagi ha convenuto sull'opportunità di "dimenticare il progetto dello studio Archea", pubblicamente presentato a partire dallo scorso novembre, per non disattendere le legittime aspettative di tanti cittadini che nel progetto di utilizzo dell'area dell'Ex Panificio Militare, vedevano un ulteriore, insostenibile carico per una zona già così intensamente edificata e congestionata.
L'assessore ha poi confermato che a questo punto il processo di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini riparte a monte, con una aperta discussione su "che cosa vogliamo farci in quest'area", dal momento che - ha aggiunto- "noi non abbiamo nessun interesse ad andare contro le valutazioni che emergono dalla pubblica discussione" e "non abbiamo alcun interesse recondito". Il Consiglio di Quartiere è stato poi chiamato a pronunciarsi apertamente su un documento presentato dal Comitato in cui si chiedeva, oltre all'abbandono del citato progetto, l'impegno a cercare "una soluzione che tenga conto dei disagi della zona e dei bisogni e delle richieste dei cittadini".
Dopo qualche tentennamento, sono stati infine messi in votazione due documenti, che, sia pur con sottili distinguo, riproponevano entrambi - praticamente alla lettera - il contenuto del testo presentato dal Comitato. È stato infine approvato, senza voti contrari, il documento presentato dalla Maggioranza. Ovvia quindi la soddisfazione dei membri del Comitato, dei rappresentanti della Parrocchia e della maggioranza dei cittadini presenti, per le conclusioni dell'incontro. L'auspicio adesso è che decolli la collaborazione per una soluzione veramente condivisa, nell'interesse comune.
Il livello di attenzione rimane comunque alto, in attesa che le promesse verbali si trasformino in fatti concreti anche in termini di un coerente adeguamento degli "strumenti di pianificazione" come il Piano Strutturale e degli "atti di governo del territorio".
Nessuna retromarcia sul progetto, ma semplicemente la presa d'atto e l'accoglimento di alcune sollecitazioni arrivate dai cittadini attraverso un percorso di partecipazione attivato dall'Amministrazione comunale e dal consiglio di Quartiere 5 proprio per coinvolgere la popolazione della zona sul futuro di questa area.
E' quanto precisano l'assessore alla partecipazione democratica Cristina Bevilacqua e quello all'urbanistica Gianni Biagi all'indomani del consiglio di quartiere aperto sull'ex caserma Guidobono. "Sul panificio militare è stato avviato un percorso, dal luglio del 2004, di coinvolgimento attraverso incontri, una mostra, appuntamenti informativi con i tecnici del Comune, la raccolta di osservazioni e proposte dei cittadini sia con la predisposizione di oltre 250 schede sia attraverso la sottoscrizione di una petizione - spiegano gli assessori -.
Il percorso di partecipazione è reale e quindi è corretto che l'Amministrazione comunale ne tenga conto valutando quindi le necessarie azioni che portino a una modifica significativa del progetto". Quindi nessuna retromarcia. "La proposta iniziale è sempre stata ed è ancora aperta alla discussione - precisa l'assessore Biagi - e da qui nascerà un nuovo progetto". "L'Amministrazione comunale - aggiungono gli assessori Bevilacqua e Biagi - ha attivato un percorso di partecipazione dei cittadini sul Piano Strutturale nell'ambito del quale è inserita la discussione sul futuro delle aree di trasformazione, come è il panificio militare.
Nei prossimi mesi proseguirà la discussione fino all'approvazione del Piano Strutturale. E' questa la vera sede di confronto per definire le funzioni dell'area". "Credo che i suggerimenti, le critiche e le idee avanzate dai cittadini saranno molto utili all'Amministrazione comunale - continua l'assessore Bevilacqua - per definire una proposta che raccolga le aspirazioni per una migliore vivibilità della zona". Nel corso del consiglio di quartiere aperto sono state fornite le informazioni sulla proprietà dell'area e sull'attuale previsione urbanistica.
Per quanto riguarda la questione della proprietà, l'area è della Rubens Immobiliare S.r.l. che nel novembre 2003 ha firmato un contratto preliminare per l'acquisto a seguito dell'asta bandita dalla Consap spa su incarico del Ministero della Difesa.
Per quanto riguarda la previsione urbanistica, non c'è stata nessuna modifica e l'area risulta tutt'oggi destinata ad attività militari nel Piano regolatore vigente. Così come non è stata introdotta nessuna modifica della destinazione d'uso a seguito delle proposte dei privati.
Dopo il Consiglio di Quartiere aperto ai cittadini, i Verdi sono ancora più convinti della necessità di un percorso di serio ed approfondito confronto con le istanze dei cittadini riguardo al futuro dell’area ex Panificio militare, situata tra via Mariti e via Ponte di Mezzo.
“Esprimiamo soddisfazione – dichiara il portavoce comunale dei Verdi Duccio Braccaloni - per le parole dell’Assessore all’Urbanistica Gianni Biagi, che ha confermato che, al momento, il progetto del consorzio di privati che ha acquisito l’ex Panificio militare è da considerarsi appunto come la proposta di una parte; ora invece è il momento della discussione sul piano strutturale con l’individuazione delle funzioni ritenute più opportune in tale area”.
“I cittadini – continua Braccaloni – hanno espresso le stesse preoccupazioni dei Verdi riguardo il progetto, dato che la zona è attualmente oggetto di una grande edificazione, con un impatto ambientale elevato, è carente di spazi liberi e spazi comuni, è tormentata da una mobilità difficile e nel contempo cruciale per l’intera città, sovraccaricata ancor più dalle nuove trasformazioni in atto ed in progetto (Polo Universitario, Palazzo di Giustizia, Stazione dell’alta velocità, etc.
)”.
“Come partito ecologista – conclude l’esponente verde – chiediamo di continuare il percorso partecipato al fine di avere un progetto sull’area che tenga conto dei problemi della mobilità, che abbia realmente un ampio giardino (in tal senso basterebbe salvaguardare il parco interno già esistente che ha una superficie di circa 2000 metri quadri), una grande piazza aperta ed accessibile ed un numero di appartamenti ridotto. Riguardo al centro civico, nessuna preclusione, ma, se questo sarà costruito in tale area, esso sia realizzato interamente in bioediliza, non abbia alcuna barriera architettonica e sia il più possibile ridimensionato per quanto riguarda l’impatto visivo (45 metri d’altezza sembrano realmente eccessivi…)”.
«La mobilitazione e la partecipazione dei cittadini hanno vinto contro la prevista cementificazione dell'area dell'ex panificio militare e il progetto è stato azzerato dall'Amministrazione Comunale».
Così Ornella De Zordo, capogruppo di "Unaltracittà/unaltromondo", commenta «l'annuncio di ieri notte dell'assessore Biagi a conclusione della seduta aperta del Consiglio di Quartiere 5». «L'assessore Biagi ha dichiarato ufficialmente che il progetto non esiste più - ha aggiunto Ornella De Zordo - ed è stato ripreso dall'ordine del giorno finale approvato dal consiglio di quartiere 5. Esprimiamo soddisfazione per questo risultato: ciò è stato possibile grazie allo sforzo, alla passione, all'intelligenza di migliaia di cittadini che hanno obbligato l'amministrazione ad un reale confronto».
«Il progetto dell'area ex militare di via Mariti - ha ricordato l'esponente dell'opposizione - prevedeva la costruzione di 240 appartamenti, 480 posti auto in parcheggi sotterranei e varie attività commerciali e i cittadini si erano mobilitati da mesi contro questo progetto. I cittadini protestavano giustamente perchè il progetto sarebbe stato un insostenibile appesantimento in una zona già gravemente compromessa: il quartiere è già densamente abitato ed è anche soggetto a una congestione ulteriore, visto che nella zona c'è il nuovo polo universitario di Novoli, presto il palazzo di giustizia e l'ex Lavazza con 210 alloggi già costruiti».
«Adesso - ha concluso Ornella De Zordo - deve partire un reale e serrato confronto con la cittadinanza sulla destinazione e sulle funzioni future dell'area dell'ex panificio».
"Finalmente un esempio di amministrazione partecipata -È il commento del capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli di fronte alla decisione dell’assessore Biagi di azzerare il progetto riguardante l'area ex panificio militare- Apprendo con felicità che una volta tanto l’impegno dei cittadini è stato premiato.
E che grazie ad un serio confronto con l’Amministrazione si sia deciso di tornare indietro e di evitare un altro scempio alla nostra città, che non ha proprio bisogno di essere ulteriormente cementificata. Mi auguro che quanto avvenuto sia d’esempio e di incitamento per una politica che sia aperta al dialogo e che rappresenti i reali bisogni dei cittadini" ha concluso l’esponente del centro-destra.
«Ben venga la "retromarcia" dell'assessore Biagi, visto peraltro che il progetto non piaceva a nessuno, ma negli ultimi mesi i cittadini lo hanno costretto a cambiare continuamente opinione».
E' quanto hanno dichiarato il consigliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli, che è anche vicepresidente della commissione urbanistica, e la consigliera al Quartiere Chiara Moretti a proposito della vicenda che riguarda l'ex panificio militare in via Mariti. «Prima - ha ricordato Donzelli - c'è stato il caso del nuovo camping al piazzale Michelangelo poi quello del parcheggio in piazzale Caduti dei Lager, alla Fortezza da Basso. Tutti progetti importanti sui quali l'assessore è stato costretto a clamorose inversioni di rotta dopo le proteste dei cittadini.
Forse Biagi non è capace di valutare i progetti? In caso contrario, a quali priorità invece risponde?».
«Vista l'ennesima retromarcia - ha concluso Donzelli - l'assessore dovrebbe venire in consiglio comunale a spiegare, anzitutto, le ragioni per cui l'amministrazione era inizialmente favorevole al progetto sull'ex panificio militare. Ed in secondo luogo a verificare se ancora riscuote la fiducia da parte dell'assemblea».
Questo il testo dell'intervento del consigliere di Forza Italia Marco Stella e del consigliere del Quartiere 5 Umberto Conciani che ieri sera, all'istituto tecnico Leonardo Da Vinci, hanno partecipato al consiglio aperto sul progetto di recupero dell'ex panificio militare:
«In primo luogo vogliamo plaudire al Comitato dell' Ex Panificio Militare, il quale, dopo aver raccolto quasi 300 firme per richiedere la convocazione del consiglio aperto, è riuscito a pubblicizzare l'evento ed a far partecipare al consiglio un numero davvero considerevole di cittadini.
Si è trattato di una dimostrazione di grande senso civico. Nel corso della serata più volte alcuni esponenti della maggioranza hanno tentato di ricondurre quanto stava accadendo al percorso di partecipazione avviato dalla Amministrazione Comunale, con un evidente tentativo di distorcere la realtà. La convocazione del Consiglio aperto rappresentava infatti un atto dovuto, attesa la petizione presentata dal Comitato con allegato un numero di firme ben superiore a quelle necessarie. Ma quel che è più grave è che, così argomentando, si rischiava di privare di significato i due incontri già organizzati dall'Amministrazione Comunale sulla questione dell'Ex Panificio, nel corso dei quali un gran numero di cittadini aveva già espresso chiaramente la propria insoddisfazione per il piano di recupero sottoposto alla loro attenzione.
Come molti sanno detto piano ipotizza la realizzazione di più di 250 nuove abitazioni e della nuova sede del Quartiere 5: una torre alta più di 45 mt. con una superficie complessiva di oltre 3.000 mq. Forza Italia ha sempre affermato che questo piano di recupero costituisce un pericolosissimo aggravio del carico urbanistico della zona nord ovest della città, già interessata negli anni scorsi da imponenti interventi di nuova urbanizzazione quali il nuovo Polo universitario, la Stazione dell'Alta Velocità, il nuovo Palazzo di Giustizia, l'area Ex Lavazza, l'area Ex Sme ed altri.
Probabilmente, se l'Amministrazione Comunale frenasse un po' i propri appetiti e non pretendesse di inserire nel piano di recupero la realizzazione di una torre alta 45 mt, i presentatori del piano si accontenterebbero di un numero minore di unità immobiliari, essendo inferiori i loro costi. Al riguardo riteniamo che per realizzare la nuova sede del Quartiere il Comune potrebbe magari acquistare uno degli edifici abbandonati presenti nel territorio del Quartiere stesso, come ad esempio la scuola abbandonata (e ormai rifugio per extracomunitari) sul Viale Guidoni, o magari una delle aree che si libereranno per effetto della chiusura di alcune ditte di rottamazione.
Nel corso del Consiglio l'Assessore Biagi ha fornito alcune importanti precisazioni sulla storia dell'area dell'Ex Panificio, precisando che ad oggi non è stato ancora concluso nessun contratto di compravendita ma è stato solo sottoscritto un contratto preliminare, con il versamento da parte della promettente acquirente (la società Rubens Immobiliare, riconducibile, dopo un lungo percorso, alla Baldassini & Tognozzi ed al Consorzio Etruria) di una caparra pari ad € 1.700.000=. Dobbiamo purtroppo rilevare che tanto l'Assessore quanto la Presidente del Consiglio di Quartiere 5 Stefania Collesei non erano stati altrettanto precisi nel rispondere alle interrogazioni da noi presentate, ed avevano invece scritto che l'area era già stata acquistata dalla Rubens Immobiliare.
Si tratta di un episodio grave, che ci induce a riflettere sul modo in cui alcuni esponenti della maggioranza concepiscono il ruolo delle opposizioni all'interno delle istituzioni democratiche. Ad ogni buon conto il Consiglio di ieri sera, nonostante le resistenze in tal senso di alcuni esponenti della maggioranza, si è concluso con una votazione su due documenti, uno presentato dalla maggioranza stessa ed uno presentato dalla Casa delle Libertà. E' stato, ovviamente, approvato quello presentato dalla maggioranza, ma poco male visto che il suo contenuto era del tutto eguale a quello da noi presentato: in sostanza il Consiglio del Quartiere 5 chiede alla Amministrazione Comunale di non accettare il piano di recupero redatto dalla Rubens Immobiliare, e di avviare un nuovo percorso partecipato per decidere insieme ai cittadini quale sia la migliore destinazione per l'area dell'Ex Panificio Militare.
Da parte nostra, noi vigileremo con attenzione affinché questo accada».
«Finalmente un'assemblea che è servita a prendere una decisione utile a tutta la città». Così la consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli, che è anche componente della commissione urbanistica, commenta «il dietro-front dell'assessore Biagi sull'ex panificio militare».
«Invece dei soliti raduni "preconfezionati" - ha aggiunto Bianca Maria Giocoli - comitati e semplici cittadini, oltre all'impegno della nostra commissione, hanno costretto l'amministrazione ad un vero confronto.
Ed alla fine un intervento che aveva raccolto solo critiche è stato accantonato».
«L'assessore Biagi ha cambiato idea - ha concluso la consigliera di Forza Italia - ma perché, nei mesi scorsi, non ha fatto che elogiare un progetto che avrebbe cambiato volto all'ex caserma Guidobono? L'urbanistica, nella nostra città, ha corso e corre ancora seri pericoli: per questo c'è bisogno di un maggiore coinvolgimento del consiglio comunale».
"Sulla questione dell'area Guidobono, pare necessario chiarire che non c'è alcuna "retromarcia" né alcun progetto da "azzerare" perché non c'è alcuna proposta formale né della Giunta, né tanto meno del Consiglio comunale.
Ciò che ha destato la preoccupazione dei cittadini sono le ipotesi progettuali avanzate dalla nuova proprietà privata dell'area in questione, messa all'asta dal demanio militare, di per sé ovviamente discutibili per intero. L'Amministrazione è anzi convinta della necessità di coinvolgere i cittadini nella definizione del progetto e più in generale del destino dell'area in questione". Questo il commento di Ugo Caffaz e Antongiulio Barbaro, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo DS, alla luce di alcune dichiarazioni e commenti dei consiglieri di opposizione.
"Condividiamo la proposta, finalizzata a tenere nel debito conto della discussione pubblica che si è attivata, avanzata dallo stesso assessore all'urbanistica, Gianni Biagi, di ricondurre completamente la discussione sulle funzioni urbanistiche da attribuire all'area Guidobono dentro il percorso di partecipazione al Piano strutturale, in atto da settimane, e condiviso non solo dalla maggioranza di centrosinistra, ma anche dai gruppi consiliari di Rifondazione Comunista e dell'Altracittà/altromondo, come dimostra il dibattito e il voto sulla specifica mozione del 21 marzo scorso.
Invitiamo perciò tutti gli interessati a partecipare al percorso in atto", hanno aggiunto gli esponenti diessini. "Per il resto, come spesso avviene, il centrodestra pretende di inventarsi istituti che non esistono, quale "la fiducia" agli assessori: perciò qualunque discussione in tal senso è irricevibile. Il Gruppo DS apprezza l'operato dell'Assessore all'Urbanistica, specie in una fase così complessa e delicata, caratterizzata dall'attuazione del Piano regolatore del 1998 e, contestualmente, - hanno concluso Caffaz e Barbaro - dalla discussione pubblica sul nuovo strumento urbanistico, il Piano strutturale adottato dal Consiglio comunale nell'aprile 2004".
"La decisione di ieri sera del Consiglio di Quartiere 5 non sconfessa quanto fatto finora ma, anzi, eleva ad un livello superiore, cioè quello del Piano Strutturale, la discussione sul futuro dell'area Guidobono su cui sorge l'ex panificio militare".
È quanto ha dichiarato la presidente del Quartiere 5, Stefania Collesei, commentando la mozione approvata ieri sera dal Consiglio di Quartiere con 16 voti a favore dei DS, Italia dei Valori, SDI, Margherita, Verdi e Rifondazione Comunista.
La mozione approvata dalla maggioranza indica la necessità di riportare la discussione sull'area Guidobono all'interno del percorso generale del Piano Strategico che rappresenta un importante fase di confronto sullo sviluppo della città e che permette di accogliere le diverse istanze che possono giungere dai cittadini. In questo modo viene abbandonata la relazione dello Studio Archea che aveva indicato le linee guida da seguire. La seduta del Consiglio di Quartiere si è svolta ieri sera e per l'occasione era stata scelta, come sede, l'aula magna dell'ITI poiché ampia era stata la richiesta da parte dei cittadini di convocare una discussione straordinaria sull'ex panificio militare e, infatti, numerosa è stata la partecipazione.
Al termine di cinque ore di confronto (il Consiglio si è svolto in forma aperta per consentire a tutti di esprimere le proprie posizioni) è stata votata la mozione della maggioranza. "Credo che si sia realizzato un momento importante finalizzato a fare chiarezza dopo le illazioni dei giorni scorsi - ha proseguito la presidente del Quartiere 5 -. Questa è un'area che ci sta particolarmente a cuore ed il fatto che gli assessori Gianni Biagi e Cristina Bevilacqua abbiano proposto una discussione pubblica sulle linee progettuali, dimostra attenzione e sensibilità da parte dell'Amministrazione Comunale.
Come Quartiere abbiamo fatto la nostra parte. Più volte è infatti stato ribadito che ciò che era stato proposto alla discussione non era un progetto compiuto bensì rappresentava alcune linee progettuali che potevano cambiare in parte o anche del tutto, approfondendo la questione delle risposte che attendiamo su questa area di trasformazione per individuare le migliori soluzioni ai bisogni del nostro territorio e lo faremo innanzitutto all'interno del percorso del Piano Strutturale". Con la decisione presa ieri sera viene valorizzata la partecipazione dei cittadini attraverso il percorso del Piano Strutturale.
"La mozione approvata ieri sera è un ulteriore passo in avanti per la definizione delle funzioni e, più in generale, del futuro dell'area dell'ex panificio militare che dev'essere inquadrata all'interno del Piano Strutturale - ha commentato Andrea Casucci capogruppo dei DS del Quartiere 5 -, il cui percorso di partecipazione, approvato dall'Amministrazione Comunale, è fonte di garanzia per tutti i cittadini che possono e che potranno, in tal modo, contribuire a definire lo sviluppo della città di Firenze.
L'assemblea aperta di ieri sera, le schede di osservazione presentate hanno fatto emergere i suggerimenti dei cittadini che, insieme alle indicazioni presentate, sono un contributo molto importante per la definizione del futuro dell'area Guidobono".