Zulù torna in tour per presentare il suo nuovo spettacolo, accompagnato da JRM (99 Posse) al basso, Claudio Marino (che ha suonato con 99 Posse e Raiz) alla batteria, Andrae alle machine ed un vocalist. E, percorrendo la strada aperta un anno fa da Elio e Le Storie Tese, ogni sera realizzerà i 'cd brulé' - ovvero i cd live istantanei - del concerto appena terminato. Zulù presenterà brani assolutamente inediti (il che rende il cd brulé ancora più interessante in quanto unica possibilità di riascoltare queste nuove produzioni) come pure brani dei 99 Posse: dalle origini di "Curre curre guagliò" ad oggi, un progetto che rilancia e guarda al futuro con la stessa rabbia di sempre.
Ma ripercorriamo il cammino artistico Zulù.
15 anni di cui 10 percorsi insieme ai 99 Posse, nati nel '91 come potente veicolo d'espressione delle nuove culture urbane. Il primo singolo della 99, "Rafaniello" e "Salario Garantito", dà la stura a quell'onda rap e raggamuffin che segnerà una svolta epocale nella musica popolare italiana. "Curre Curre Guagliò", primo album della 99 Posse, esce nel '93 e diventa il manifesto di una intera generazione. Nasce quindi l'etichetta discografica Novenove, per dare voce agli artisti che non troverebbero spazio nell'ingessata industria musicale.
E' in questa dimensione autonoma che nasce "Cerco tiempo", che totalizzerà oltre 80.000 copie. Il '98 é in tutti i sensi l'anno del "Corto circuito": il gruppo fa un salto e finisce per vendere oltre 160.000 copie dell'album. Ma il passaggio ad una visibilità forte non muta il loro rapporto con il pubblico né la loro spinta alla sperimentazione; e "La vida que vendrà" ne è la prova più tangibile. Il percorso dei 99 si 'conclude' con "NA 99 10" del 2001, ma le strade dei componenti della posse continuano ad incrociarsi per nuovi progetti.
Com'è il caso nel 2003 con Al Mukawama ("La Resistenza" in arabo), progetto nato dall'incontro fra 'O Zulù e Papa J - membri fondatori dei 99 Posse - e Neil Perch, dubmaster e anima ritmica degli Zion Train. Testi in cui, volendo essere compresi il più possibile, per la prima volta è presente un cantato in spagnolo, inglese e arabo. Ed un live fortemente suggestivo, grazie anche alle immagini di vita e di lotta curate dal regista Antonio Bocola. Collaborazione, quest'ultima, sfociata nella 'direzione artistica' di 'O Zulù sulla colonna sonora del film di Bocola e Paolo Vari "Fame Chimica", uscito nel maggio del 2004 e diventato immediatamente un cult movie.
Un percorso lungo e differenziato, dove i mutamenti hanno toccato il lato artistico ma non l'impegno sociale e politico.
Tutti gli album infatti sono usciti fin dall'esordio a prezzo politico o prezzo imposto. Ed è proprio questa l'intenzione alla base della decisione di realizzare durante questo tour il cd brulé di ogni concerto che, eliminando i passaggi intermedi della produzione di un cd (casa discografica / distributore / negoziante) realizza un rapporto diretto fra 'produttore' e 'consumatore' che taglia ogni sovrapprezzo aggiuntivo e permette così di rendere il costo della musica ancora più accessibile, e contemporaneamente taglia ogni tempo d'attesa e rende subito disponibile - e subito riascoltabile - l'emozione del concerto appena concluso.