Come gli è consuetudine, Albion dà sostanza ideologica alle sue creazioni e annuncia per l’anno a venire una ventata di ottimismo, oltre che un ritorno alla razionalità dopo un periodo di così intense e poco controllabili emozioni. Così ha voluto introdurre nei settori dell’abbigliamento una moda in grado di predisporre l’individuo a comportamenti dove le sue insopprimibili esigenze di libertà individuale siano pienamente compatibili con le altrui libertà e le ragioni della solidarietà umana.
“Nell’arco delle ventiquattrore –dice Albion- ogni secondo è diverso da un altro, ma tutti si succedono e uniscono nell’armonia della giornata. Io ho usato stoffe e pelli per disegnare abiti, scarpe e accessori che siano capaci di far sentire liberi ma nello stesso tempo ci consentano di essere ben ancorati agli impegni reali della logica quotidiana. E “Logica” è il titolo del volume che ho scritto per accompagnare il lancio della mia linea di moda. Una “logica” che non rifiuta i sogni, l’utopia, la progettazione creatrice, ma li usa come arma di serena pacificazione fra le genti e fra i popoli, perché un pianeta senza fantasia e senza libertà sarebbe nient’altro che un pianeta di handicappati”.