FIRENZE- “Grazie all’impegno di Fabrica Ethica e della Commissione Etica Regionale la Regione Toscana ha l’onore di presentare a Terra Futura la costituzione di un ‘fondo di sostenibilità sociale’, ovvero un fondo di microcredito per i soggetti non bancabili. Nasce così, da una decisone di giunta dello scorso 29 marzo, il Gruppo Toscano per il Microcredito che si impegnerà nel sostenere questa forma di finanza etica basata sulla fiducia e sui rapporti relazionali e di comunità.
Questo progetto nasce dalla necessità di porre al centro delle azioni politiche regionali la persona, il cittadino come fulcro di diritti: una scelta che si pone all’interno delle politiche regionali per favorire lo sviluppo di qualità, presidiato da inclusione e da coesione sociale”. E’ quanto dichiarato da Ambrogio Brenna, assessore alle attività produttive della Regione Toscana durante l’incontro “Microcredito - finanza etica e responsabilità sociale: azioni comuni per uno sviluppo sostenibile” che si è svolto oggi a Firenze presso Terra Futura promosso da Fabrica Ethica e dalla Commissione Etica Regionale insieme ad Etimos, Cospe, Il Villaggio dei Popoli, Ricorboli Solidale, Fondazione un Raggio di Luce, Fondazione Culturale Responsabilità Etica Onlus. “Abbiamo inoltre avviato inoltre alcune iniziative sperimentali - ha sottolineato Brenna - rivolte in particolare alle donne e ai giovani, che ci hanno portato ad erogare oltre 25 milioni di euro, per un totale di 752 progetti già partiti.
La sfida è una nuova educazione alla base, che cominci dagli sportelli e punti sulla autosolvibilità dei progetti e non solo sulle garanzie date dai debitori, sistema questo che spinge fuori dal sistema i cosiddetti soggetti “non bancabili”.
Per Ambrogio Brenna “il 2005, anno internazionale ONU del microcredito, si colloca in un percorso che vede la Regione protagonista da oltre cinque anni in azioni di sostegno al microcredito. Era il dicembre del 2000 quando la Regione firmò un accordo con Banca Etica per lo sviluppo del microcredito a partire dall'area dei Balcani, nell'ex Jugoslavia e in Albania, dove sono stati avviati già diversi progetti di cooperazione e prestiti fino a 10mila euro verso imprese piccole e piccolissime che, prive di garanzie ritenute sufficienti, non avrebbero potuto riceverne dalle banche tradizionali.
A partire da quel primo progetto il nostro impegno si è sempre più rafforzato nel coordinamento sia delle azioni interne all’istituzione che esterne, con le realtà della società civile e del mondo dell’economia. Non è per caso se nel novembre scorso l’assessorato alle attività produttive ha organizzato a Firenze la Giornata Nazionale della Finanza Etica. In questo contesto – ha concluso Brenna - la via della collaborazione tra le istituzioni e il mondo della finanza etica è ormai una realtà concreta che dà risultati significativi: aiuta le economie locali e i paesi in difficoltà, ma non solo, a trovare una propria autonoma via di sviluppo strettamente collegata alle risorse e alle peculiarità del territorio.” Adela Incerpi, presidente della Commissione Etica Regionale promossa dall’assessorato alle attività produttive ricorda il legame indiscutibile tra economia, giustizia e pace.
“La Regione Toscana, con la Commissione Etica Regionale, programma azioni afferenti al mondo della finanza etica e dell’economia solidale: dalle iniziative di microcredito, capaci di costruire un'economia di giustizia che metta al centro la persona e il suo progetto di vita, al supporto concreto di tutti quei comportamenti virtuosi che amministratori, imprenditori e cittadini responsabili possono attuare per costruire una società migliore, come nel caso della certificazione sociale SA8000.” (cl)