Da qualche anno gli enti locali che vogliono impegnarsi nei temi della salvaguardia delle risorse, del rispetto dei diritti dei lavoratori e dell'ambiente possono aderire e applicare un sistema chiamato "Green public procurement". In questo modo si impegnano a tener conto, nei criteri di assegnazione degli appalti e nelle forniture, di prodotti e imprese con caratteristiche di sostenibilità ambientale e di rispetto dei diritti di chi li produce, offrendo ai cittadini un esempio trainante per le loro stesse scelte d'acquisto.
Tra questi criteri c'è senz'altro l'acquisto di prodotti del commercio equo e solidale, rispettosi della dignità dei lavoratori del Sud del mondo, che stanno cominciando a diffondersi presso uffici pubblici (attraverso i distributori automatici) e nelle forniture di prodotti alimentari per le mense scolastiche. Se ne parlerà in un convegno promosso da Fairtrade TransFair, il marchio di certificazione dei prodotti del commercio equosolidale, e Coordinamento Enti locali per la pace che raggruppa centinaia tra municipalità, province e regioni per promuovere lo sviluppo sostenibile e i diritti umani.
"Green public procurement e commercio equo e solidale: una nuova opportunità per gli enti locali" si terrà sabato 9 aprile dalle 14.30 alle 16.15 presso Terra Futura, la mostra convegno nazionale sulle buone pratiche di sostenibilità che si svolge dall'8 al 10 aprile a Firenze, presso la Fortezza Da Basso. Parteciperanno alla tavola rotonda Barbara Armanini, Responsabile Ufficio Agenda21 e Servizio Energia e Impianti termici della Provincia di Cremona, Flavio Lotti, Direttore del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace, Alessandro Messina, Responsabile progetto "La città dell'Altra Economia" del Comune di Roma, Alberto Zoratti di Agices (Associazione assemblea generale del commercio equo e solidale).
L'incontro sarà moderato da Adriano Poletti, presidente del Consorzio Fairtraide TransFair.