In 226 si sono recati nella giornata di domenica a votare, anche se solo simbolicamente, per le elezioni regionali; per la maggior parte appartenenti alle comunità senegalese e marocchina, ma erano presenti anche albanesi ed etiopi.
Alto quindi l’interesse da parte degli immigrati verso la vita politica locale, sopratutto considerato che l’iniziativa era stata decisa solo 3 giorni prima e non c’era stato tempo di avvertire tutte le comunità presenti in Valdera: molti, infatti, saputo dell’iniziativa si sono recati all’ARCI stamani (lunedì 4) pensando che le votazioni si svolgessero anche oggi.
Scarsa la partecipazione delle donne che si sono recate al seggio solo in 20.
Al di là delle preferenze espresse – una larga maggioranza ha votato per gli schieramenti di sinistra e centro sinistra ma non mancano voti a destra, anche per “Alternativa Sociale” e “Lega Nord” – gli immigrati hanno apprezzato molto l’iniziativa, utile sia per imparare le regole democratiche che ordinano il paese – molte schede (5,3%) sono state annullate perché i votanti hanno firmato la scheda elettorale e non sempre è stato facile spiegare l’importanza della segretezza del voto a quegli immigrati che si fermavano a votare in gruppo – sia per coinvolgere nelle scelte politiche persone che abitano e lavorano in Valdera da ben 37 anni e che in vita loro non hanno mai votato.
Anche se confusi dai molti partiti partecipanti, gli immigrati hanno dimostrato una buona conoscenza della compagine politica italiana.
Lo spoglio delle schede elettorali, svolto dal presidente del seggio Fall Mamadou Anta, appartenente alla comunità senegalese, è avvenuto a porte aperte, alla presenza dei molti immigrati che sono rimasti fino a sera per sapere l’esito delle votazioni.
venerdì, 22 novembre 2024 - 02:23