Un nuovo auditorium da 2.200 posti e nuovi spazi espositivi, ma anche un progetto di sistemazione complessiva dell'area interna ed esterna alla Fortezza da Basso che coniughi la funzione espositiva e congressuale e la tutela del monumento. E' quanto prevede un documento di indirizzi approvato ieri dalla giunta comunale e presentato oggi dall'assessore all'urbanistica, da quello alle attività produttive e da quello alle strategie di sviluppo. Un documento che, in riferimento a una lettera inviata al sindaco dal presidente della Firenze Fiere Alberto Bianchi, fornisce gli indirizzi perché la società possa "sviluppare la progettazione preliminare e definitiva dell'intervento al fine di dotare nei tempi più rapidi la città di spazi espositivi e congressuali di cui è stata dimostrata la carenza".
Ma al tempo stesso la giunta dà mandato a Firenze Fiere di definire "l'assetto generale della Fortezza da Basso tramite una progettazione complessiva, che coordini il progetto della parte interna con quella esterna, coerente con la natura monumentale della struttura". Quindi, si legge nel documento, "le soluzioni progettuali che verranno proposte dovranno pertanto tener conto non soltanto dell'unitarietà della percezione visiva della Fortezza, bensì formulare un definitivo e complessivo assetto della Fortezza e delle sue pertinenze, tenendo conto della funzione espositivo-congressuale della struttura, sempre in considerazione delle altre esigenze della città legate al monumento e al suo intorno".
Questo significa che Firenze Fiere potrà affidare da subito la progettazione degli interventi di ampliamento: ovvero la realizzazione nel sottosuolo compreso fra il primo Padiglione Spadolini e i fabbricati dell'Opificio delle Pietre Dure di uno spazio destinato alle esposizioni mentre il nuovo auditorium da 2.200 posti (utilizzabile anche per le mostre) verrà costruito sotto il padiglione Rastriglia. L'assessore all'urbanistica precisa che l'ipotesi di lavoro, già valutata positivamente dalla soprintendenza ai beni architettonici e al paesaggio e dall'Agenzia del Demanio, prevede anche il riutilizzo dell'edificio dell'ex Liceo Machiavelli (demolito e ricostruito fedelmente) per i servizi di accoglienza per le fiere e per la sede della società di gestione.
Contestualmente a questa progettazione, dovrà essere avviata anche quella relativa all'assetto generale della Fortezza da Basso che potrebbe essere realizzata anche attraverso un concorso internazionale. Dal punto di vista dei tempi, l'obiettivo è che Firenze Fiera termini la progettazione esecutiva dell'ampliamento e della sistemazione complessiva dell'area interna ed esterna nel giro di 7-8 mesi, dia il via ai lavori al massimo all'inizio del 2006 in modo da terminare l'intervento nel 2008. Questi interventi permetteranno di dare una risposta alle esigenze degli operatori fintanto non saranno disponibili i locali della Dogana e della sede della Guardia di Finanza in via Valfonda, destinati appunto a funzioni congressuali ed espositivi.
L'assessore alle attività produttive ha ribadito l'importanza di questi interventi per lo sviluppo del polo espositivo fiorentino. Non si tratta infatti dei metri quadrati in più che saranno realizzati quanto piuttosto la sostanziale unificazione degli spazi nuovi con il "vecchio" padiglione Spadolini in modo da offrire un grande contenitore molto importante in grado di accogliere tutti gli eventi espositivi che una città come Firenze può ospitare. Si tratta quindi un progetto unitario e complessivo che ribadisce la vocazione espositiva e congressuale della Fortezza da Basso e rilancia la peculiarità del polo fiorentino, unico a insistere a due passi dal centro storico di una città conosciuta in tutto il mondo per i suoi monumenti e la sua bellezza.
L'impegno dell'Amministrazione e di Firenze Fiera deve essere di assicurare entro 3 anni questo spazio per le attività espositiva e congressuali. Nel frattempo è necessario investire per far conoscere agli operatori del settore la possibilità di poter usufruire dei nuovi spazi nei tempi previsti. L'assessore alle strategie per lo sviluppo ha invece sottolineato come, per la prima volta, la giunta comunale abbia fornito alla società di gestione precisi indirizzi per realizzare l'ammodernamento delle sedi espositive e abbia anche indicato l'ordine delle priorità.
Prima di tutto realizzare i nuovi spazi destinati alle esposizioni e al nuovo auditorium, per dare nuova linfa al polo espositivo. Contestualmente poi dare il via alla progettazione della sistemazione complessiva degli spazi interni ed esterni alla Fortezza da Basso. Due elementi non in contraddizione visto che i nuovi spazi saranno totalmente interrati e quindi non visibili. (mf)