In materia di cosmetici introduce significative novità nella legislazione relativa alla produzione e commercializzazione dei prodotti di bellezza.
Le principali novità introdotte dal decreto riguardano: il divieto di commercializzazione di cosmetici testati su animali o contenenti ingredienti o combinazione di ingredienti testati su animali; divieto di sperimentazione animale per i cosmetici; indicazione per i prodotti con scadenza superiore a 30 mesi, del periodo di validità post-apertura, cioè del periodo entro il quale una volta aperto il prodotto deve essere utilizzato senza effetti nocivi per il consumatore; divieto di utilizzo nei prodotti cosmetici di sostanze classificate cancerogene, mutagene o tossiche ai sensi dell’allegato I della direttiva 67/548/CEE; individuazione delle sostanze la cui presenza nel prodotto cosmetico, in determinate concentrazioni, deve essere indicata in etichetta nella lista degli ingredienti; garanzia di accesso alla documentazione dei prodotti cosmetici da parte del consumatore, fatta salva la tutela della segretezza commerciale e dei diritti di proprietà intellettuale.
I prodotti cosmetici immessi sul mercato anteriormente all’11 marzo 2005 potranno continuare ad essere ceduti al consumatore fino ad esaurimento delle scorte, mentre da tale data nessun fabbricante o importatore potrà immettere sul mercato prodotti cosmetici non conformi alle nuove norme.
Si tratta di norme che Federestetica e Federacconciatori CNA Toscana accolgono positivamente in quanto rappresentano un altro passo in avanti nei confronti della sicurezza dei cosmetici che oramai si possono considerare a tutti gli effetti prodotti di largo consumo e uno “strumento di lavoro” per alcune categorie di professionisti come acconciatori ed estetisti.
Si tratta di circa 10.500 imprese in Toscana per 45.000 addetti: 9.000 imprese di acconciatura (di cui 7.800 artigiane) con 40.000 addetti e 1.500 di estetica con 5.000 addetti.
Federestetica e Federacconciatori CNA Toscana hanno da sempre posto attenzione alla sicurezza dei prodotti cosmetici: fin dagli anni 80 hanno svolto iniziative e condotto indagini mirate ad approfondire le questioni annesse in particolare ai rischi derivanti alla salute degli operatori in rapporto all’uso dei prodotti professionali.
Iniziative che contribuirono nel 1986 alla approvazione della legge 713 e che negli anni successivi hanno visto l’aggiornamento costante alla “legge madre” con interventi tesi a migliorare la qualità e la sicurezza dei prodotti cosmetici.