Firenze, 25 marzo 2005 – E Filippeschi ribatte: "Antichi, lasciato allo sbando, è in sofferenza. Destra senza idee e senza speranze". Antonello Giacomelli, coordinatore regionale della Margherita Toscana, invita gli elettori a partecipare alla richiesta di sostegno per la lista Uniti nell’Ulivo lanciata da Romano Prodi. “In questi giorni arriverà a tutte le famiglie della Toscana una lettera di Romano Prodi – ha commentato Giacomelli - credo che sia importante una partecipazione diretta dei cittadini alla campagna della lista Uniti nell’Ulivo che ha iniziato un percorso importante di unità che ci porterà, come ci auguriamo, ad avere un ottimo risultato alle prossime elezioni regionali e al governo del paese con le politiche del 2006”.
“Rispetto all’emergere di questo partito trasversale della legalità alle vongole che temo duri quanto un acquazzone di Primavera, le uniche parole che mi vengono sono di solidarietà umana per l’assessore provinciale Alessandro Lo Presti, il quale da protagonista di un sistema politico che dell’illegalità ha fatto prassi consolidata, rischia ora (oltre all’eventualmente dovuta sanzione) di diventare il “compagno di merende” da mandare solitario sulla gogna come capro espiatorio funzionale alla sopravvivenza di un sistema che ha tutta l’intenzione di rimanere illegale".
Una domanda di attualità sull’autentica delle firme per la presentazione della lista di “Alternativa Sociale A.
Mussolini” è stata presentata dal gruppo di Rifondazione Comunista per il Consiglio provinciale di mercoledì 30 marzo, dalle ore 15.30.
I consiglieri provinciali, atteso che numerosi quotidiani hanno riportato notizie riguardanti l’autentica da parte di un assessore provinciale delle firme di sostegno alla lista “A.S. A. Mussolini”, fatto sul quale sono attualmente in corso accertamenti, considerato come la lista in questione lascia chiaramente intendere di essere erede e continuatrice del fascismo e che fra i suoi esponenti figurano molti personaggi coinvolti in attività apertamente razziste ed eversive della Costituzione Repubblicana, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze quanto segue:
1.
come si concilia l’impegno antifascista più volte espresso in forma solenne da questa Provincia per mezzo di tutti i suoi organi istituzionali, (Provincia che nel ventennio fascista e durante la guerra ha pagato un fortissimo tributo in anni di carcere e vite umane), con l’apporto dato dall’assessore in questione alla presentazione di una lista che chiaramente si rifà ad un regime, per liberarsi del quale numerosi cittadini della Provincia di Firenze hanno lottato ed hanno perso la vita;
2.
se non ritenga, alla luce di quanto esposto al punto precedente, censurare formalmente l’operato del proprio assessore, considerati anche i dubbi sulla regolarità delle autenticazioni effettuate e delle procedure di autentica.