Crescita della competitività, investimenti in formazione e ricerca, valorizzazione delle risorse del territorio locale e regionale. Questi alcuni dei temi al centro dell'iniziativa "Uniti per il lavoro" che si è svolta ieri sera, mercoledì 23 marzo presso la sala conferenze dell'hotel Alcide a Poggibonsi. La serata è stata moderata dal giornalista Piero Benassai e ha visto la partecipazione di Claudio Martini, candidato alla presidenza della regione Toscana per Toscana Democratica; Susanna Cenni, membro del Consiglio nazionale dei Ds e dei dirigenti provinciali delle associazioni sindacali, fra cui Massimo Umiliati, segretario della Cisl, Claudio Vigni, segretario della Cgil e Roberto Colangelo, membro della Feneal - Uil.
"Uno dei nostri obiettivi - ha affermato Claudio Martini - deve essere il rilancio del settore manifatturiero senza dimenticare il primario e il terziario che sono strettamente collegati a questa ripresa.
Le regole della competizione sono cambiate ma possiamo ancora contare sulle risorse che caratterizzano il nostro territorio e che possono farci reagire a fattori come l'apprezzamento dell'euro sul dollaro, la crescita economica e commerciale della Cina, lo sviluppo lento dell'Europa". "E' in questo contesto - ha continuato il candidato alla presidenza della regione - che occorre lavorare per difendere la tracciabilità dei nostri prodotti e le nostre produzioni a livello nazionale, stimolando anche un impegno maggiore da parte dell'Unione europea.
Occorre anche valorizzare la qualità dei prodotti, promuovere la ricerca, l'innovazione e la formazione e far funzionare il contesto che ruota attorno al mercato del lavoro, con attenzione alle infrastrutture e alle politiche economiche, fiscali e sociali".
La necessità di investire in innovazione e qualità dei prodotti toscani sono stati elementi sottolineati anche da Susanna Cenni e dai dirigenti provinciali dei sindacati. "La crisi del nostro sistema economico - ha affermato Cenni - è di tipo strutturale e necessita di investimenti concreti nel campo della formazione e della ricerca per dare nuovamente vita a un sistema produttivo competitivo su tutti i mercati e in tutti i settori".
"Il nostro sistema economico - ha continuato Martini stimolato da alcuni interventi di imprenditori presenti fra il pubblico - deve essere capace di agevolare la crescita qualitativa e la competitività dei prodotti. Per fare questo anche gli enti locali devono compiere delle scelte selezionando, d'accordo con le diverse componenti della società, alcuni interventi da promuovere in maniera approfondita. In questo momento c'è bisogno di un salto di qualità adeguato che richiede nuove strategie di crescita delle aziende, un dialogo costante fra mondo del lavoro e sindacati, una maggiore professionalità, strumenti e formazione adeguati per raggiungere questi obiettivi".
Claudio Martini ha concluso il suo intervento ricordando l'importanza delle elezioni regionali anche in vista delle politiche che si svolgeranno il prossimo anno e l'opportunità di dare un segnale di svolta al Paese e al declino in cui è caduto dopo gli anni di governo del centrodestra.
«Senza i centri di permanenza temporanea per clandestini di cui Martini ha sempre evitato l’istituzione, di fatto oggi in Toscana la legge Bossi-Fini è inapplicabile. E ciò, mentre rende malsicuri i cittadini toscani, frustra l’attività capace e costante delle forze dell’ordine».
Questo il quadro della situazione tracciato dal vicecapogruppo di An in consiglio regionale Achille Totaro (capolista a Firenze per le regionali) al termine dell’incontro di questa mattina con i rappresentanti delle forze dell’ordine e con alcuni comitati di cittadini.
«Sia i cittadini che i tutori dell’ordine hanno sollevato il problema della sicurezza nella nostra regione, rimasta zona franca per i clandestini dediti che vivono di espedienti. Da un lato i cittadini manifestano un’insofferenza sempre maggiore per la criminalità diffusa su tutto il territorio.
D’altra parte, i rappresentanti delle forze dell’ordine vorrebbero che il loro lavoro non venisse ogni volta vanificato dall’assenza, in Toscana, dei centri di permanenza temporanea tanto osteggiati da Martini e compagni. La realtà è che oggi in Toscana un clandestino viene rimesso in strada con in tasca un foglio di via che il più delle volte rimane carta straccia. Non c’è nulla che obblighi il clandestino a rispettarlo e a tornare nel suo paese. Con i centri di permanenza temporanea, invece, i clandestini sono ospitati fino al momento di essere riaccompagnati in patria con voli appositi».
Totaro condanna questo stato di cose: «Nel gioco a guardia e ladri, i nostri agenti si sentono sempre sconfitti e i nostri cittadini sempre intimoriti.
Tutto questo, di cui Martini ha la responsabilità, è intollerabile. Alteranza – conclude Totaro – vorrà dire anche restituire sicurezza ai toscani in Toscana».
Il Commissario uscente della Croce Rossa italiana Maurizio Scelli il 30 marzo inaugurerà a Firenze un movimento politico giovanile connesso al suo nome, nei fatti vicino alla Casa della Libertà, di cui Maurizio Scelli era già stato candidato alle elezioni politiche nel 2001.