Pisa- Si è svolto ieri mattina all’hotel Accademia un confronto aperto tra imprenditori e istituzioni sul tema dell’innovazione e della riqualificazione dell’area di Ospedaletto di Pisa.
“Rinascita e innovazione a Ospedaletto: prospettive di rilancio per l’economia pisana” era il titolo dell’incontro.
La tavola rotonda, voluta dalla Cooperativa Ospedaletto Servizi, aveva come obiettivo quello di creare un dibattito sulle esigenze di riqualificazione funzionale e ambientale del polo di Ospedaletto, per arrivare ad un inquadramento più ampio della questione, inserendolo in una riflessione generale sullo sviluppo economico, urbanistico e di immagine del sistema produttivo locale nell’ambito della città di Pisa.
Molti gli spunti interessanti emersi nel corso della mattinata.
Su tutti un elemento: Ospedaletto offre molti punti di forza e può rappresentare il polmone strategico della città, ma manca di un’identità forte che consenta di puntare con decisione ai messaggi chiave che potrebbero rilanciare definitivamente l’area.
Occorrerebbe probabilmente un piano di marketing territoriale, in grado di definire con precisione un quadro di analisi di tipo SWOT (Strenghtness, Weakness, Opportunity, Threat) sulla base del quale costruire un vero e proprio piano di promozione territoriale avente il duplice obiettivo di attrarre nuovi investimenti e insediamenti e offrire alla comunità delle imprese esistenti servizi strutturati e di qualità, oltre ad una serie di benefici di tipo organizzativo.
Le tematiche sui cui si è concentrato il dibattito hanno spaziato dal Piano attuativo per la realizzazione del Centro Servizi di Ospedaletto, la cosiddetta Piazza del III Millennio, che potrebbe fungere da catalizzatore e da punto di riferimento, anche visivo, per iniziare a connotare l’area di Ospedaletto, agli interventi sulla segnaletica (promessi per agosto).
In mezzo, tutta una serie di proposte, di progetti, alcuni più concreti altri ancora teorici, per trasformare quest’area in un vero e proprio polo industriale, e un incubatore per le nuove imprese, dotato di infrastrutture e servizi: si è parlato quindi di asilo nido, trasferimento caserme dalla via Aurelia, poliambulatorio, stadio, kartodromo, vigilanza, approccio strutturato alla mobilità, a partire da un’intensificazione delle corse CPT (Cooperativa Pisana Trasporti).
In ogni caso, questa è una zona destinata a subire profonde trasformazioni, anche in funzione dell’accordo con Càscina, che prevede l’estensione della zona industriale di Ospedaletto e del suo sviluppo al di là dei confini del comune di Pisa. Con un ulteriore punto a favore: non ci sono vere e proprie emergenze ambientali. Qualche elemento di degrado da rimuovere, certamente, ma nulla che possa realmente compromettere l’attrattività del sito per vecchi e nuovi investitori.
Quali sono le debolezze? Un’estrema frammentazione di interessi e di caratteristiche produttive, che rendono difficile pensare ad una logica di distretto.
E in generale una difficoltà di fondo a far passare il principio di Comunità Partecipata, dove tutti concorrono allo sviluppo del territorio, ricevendone altrettanti benefici. Un po’ manca forse un collegamento più stretto tra mondo della ricerca e mondo del lavoro, in termini di formazione e trasferimento tecnologico proprio verso le piccole e piccolissime imprese, che altrimenti stentano ad uscire dalla loro nicchia ristretta per riconoscersi in un’economia di sistema. Un po’, forse, occorre una più marcata pianificazione strategica e un tavolo di regia che renda possibile lo sviluppo e la promozione del territorio attraverso un vero e proprio processo inclusivo che veda protagonisti gli attori economici e gli attori politici in eguale misura.
Il dato più interessante, in ogni caso, è proprio il fatto che questo incontro abbia avuto luogo: per la prima volta da alcuni anni a questa parte vi è stata l’opportunità di creare un momento di confronto così ampio e così strategico su temi che riguardano lo sviluppo del territorio.
“La sinergia tra pubblico e privato, che stamattina è stata più volte sottolineata ed auspicata come modalità di lavoro secondo un principio di sussidiarietà orizzontale – afferma Maria Camilla Masini, Presidente della Cooperativa Ospedaletto Servizi -, può trovare terreno concreto di attuazione proprio partendo dai progetti e dalle idee che emergono in tavoli come questo”. Un primo esempio concreto viene dall’indagine effettuata dalla Cooperativa sulle esigenze delle imprese ubicate in Ospedaletto in materia di trasporti: ne sono emerse indicazioni molto precise, che l’Assessore Cerri si è detto molto interessato a valutare e ad integrare con ulteriori indagini, in modo da favorire uno sviluppo dei servizi realmente basato sulle esigenze concrete delle imprese.
A tutti i partecipanti è stato consegnato un libro, “Cartoline da Ospedaletto”, una rassegna fotografica che mette a nudo alcuni spazi comuni della zona, insieme ad una nuova brochure che illustra la Cooperativa ed i suoi obiettivi e descrive tutti i suoi soci: lasciandoci con l’idea che le aziende di Ospdaletto esprimano vivacità e voglia di mettersi in gioco per costruire un futuro fatto di cooperazione e partecipazione.