Di 78 casi di abusi sessuali accertati ai danni di minori nella provincia di Firenze, dal 2002 al 2004, ben il 30 per cento avviene in casa, ad opera del padre (18 casi) o del convivente della madre (12). Tre i casi di abuso da parte di un nonno, 29 gli episodi a carico di estranei, 8 da parte di ignoti. La Provincia di Firenze dedica a questo tema un convegno mercoledì 23 marzo, nella Villa Montalvo di via Limite a Campi Bisenzio, a cura dell'Osservatorio sociale (Osap). Ai lavori, che cominceranno alle 9.15, prenderanno parte il Presidente della Provincia, il Sindaco di Campi e l'assessore provinciale alle Politiche sociali.
Cinque le sessioni di studio: 'Gli abusi sui minori in Provincia di Firenze: quadro introduttivo e dati statistici', 'Il Sistema dei servizi a Firenze', quindi 'La situazione in provincia di Firenze', 'Il sistema organizzativo dei servizi nell'area provinciale' e, nel pomeriggio, 'Gli abusi sessuali sui minori: rapporto fra intervento giudiziario e servizi territoriali', con gli interventi, tra gli altri di Gianfranco Casciano, Presidente del Tribunale per i minorenni di Firenze, ed Enza De Fusco, responsabile dell'Ufficio minori della Questura.
Stando ai dati della Questura, nel 2004 sono stati registrati 16 casi di violenza sessuale, mentre 31 segnalazioni sono ancora in fase investigativa. Dal 2002 al primo semestre del 2004 sono stati acquisiti 41 casi di pornografia minorile (8 nel 2002, 18 nel 2003 e 15 nel primo semestre del 2004). "La giornata di convegno a Campi - spiega l'assessore alle Politiche sociali della Provincia di Firenze - rappresenta un'occasione di confronto su un tema ineludibile, di cui conosciamo le evidenze ma che sembra avere consistenza ben più ampia di quello che sappiamo; al tempo stesso il confronto ci consentirà di individuare piste di azione comune per aiutare soprattutto i piccoli a riemergere dalla loro condizione di silenzio e dolore".
I dati che saranno illustrati al convegno sono riferiti ai diversi livelli: nazionale, regionale e provinciale e provengono dall'Istituto degli Innocenti, dalla Regione Toscana, dalla Questura di Firenze e dall'Ospedale di Careggi.(mr)
