Se ne sono occupati i quotidiani La Nazione e Corriere di Firenze. I lavoratori dei magazzini Unicoop dei Pratoni sono in stato di agitazione per contestare la scelta dell'azienda di appaltare ad un privato il turno di lavoro pomeridiano, decisione comunicata ai 130 lavoratori interessati solo il 28 gennaio, considerato che la realtà scandiccese si trova nel pieno di una serie di agitazioni sindacali che - al di là delle specifiche motivazioni - denunciano uno stato di gravi difficoltà per i lavoratori avuto un incontro con lavoratori di Unicoop da cui sembra di poter capire che il numero di turni (due/tre) è stato utilizzato dalla azienda prima per poter esternalizzare in parte il servizio.
Nel 2001 l'azienda in concomitanza con lo spostamento dei magazzini da Sesto a Scandicci chiede che il reparto generi vari inizi a lavorare su 3 turni con il 3° turno dato in appalto.
Inizia una mobilitazione sindacale che porta ad una firma di un accordo che prevede che il 3° turno sia coperto dall'assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori precari e part time.
Nel 2001 poco prima dell'effettivo trasferimento l'azienda rompe l'accordo ( che in pratica non era mai partito) attivando l'appalto del terzo turno.
I lavori in appalto sono in carico alla CFT di ovoli.
Ad inizio dicembre 2004 la direzione logistica comunica che vuole sostituire con l'appalto anche il secondo turno dei generi vari, motivando che vuole andare ad un processo "mordido e indolore" di ristrutturazione della logistica.
A fronte di queste dichiarazioni della direzione prima di natale i lavoratori del magazzino hanno spedito alle redazioni dei giornali una lettera appello firmata da circa 100 lavoratori nella quale spiegavano le loro posizioni.Dopo questa lettera la direzione ha fatto sapere che il lavoro del reparto generi vari sarebbe tornato su due turni, ma con il turno pomeridiano in appalto.L'azienda ha fatto subito seguire un ordine di servizio che imponeva a tutti i lavoratori del reparto ( a partire dal 1° Febbraio) di presentarsi al turno di mattina.