(15 marzo 2005) – Una delegazione fortemente rappresentativa parte mercoledì 15 marzo per Johannesburg e, da lì per Georgetown dove incontrerà il Premio Nobel Nelson Mandela per definire l’evento dell’anno a Firenze. Nel 2006 (molto probabilmente in maggio) il capoluogo toscano ospiterà il concerto “46664”, legato alla campagna “46664: dai un minuto della tua vita per lo stop all'Aids”.
“Un grande evento musicale che ha uno scopo importante, quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo grande flagello che è l’Aids.
Nel mondo occidentale non ne parliamo abbastanza – spiega il Presidente del Consiglio provinciale di Firenze Pietro Roselli – ma l’Aids in Sudafrica uccide ancora 30 milioni di persone ogni anno. Il nostro viaggio, al di là dell’invito ufficiale all’ex Presidente Mandela e definire con lui tutto il programma per questo grande evento che si terrà al Mandela Forum di Firenze il prossimo anno vuole essere l’occasione per tenere viva la nostra attenzione per l’Africa, continente che, da sempre, intrattiene rapporti di cooperazione internazionale con la Provincia di Firenze”.
Il Presidente dell’associazione Palasport di Firenze Massimo Gramigni ha ricordato come la delegazione “Sta andando ad invitare il pensionato Nelson Mandela a Firenze.
Lo stretto rapporto tra il territorio della Provincia di Firenze ed il Sudafrica sta dando ottimi frutti, tanto che nell’occasione del viaggio ci sarà anche un piccolo seminario per gettare le basi per tre gemellaggi che i comuni di Firenze, Fiesole e Sesto Fiorentino hanno allo studio di intrattenere con altrettante città sudafricane. Il giorno 19 – ha ricordato Gramigni – a Georgetown si terrà il concerto del 2005 legato alla campagna “46664”. Nel concerto del 2003, svoltosi a Cape Town, vennero venduti, in tutto il mondo, 1.600.000 copie tra Cd e Dvd.
Un grande successo che vogliamo ripetere, probabilmente nel maggio del prossimo anno, a Firenze. E’ prematuro parlare dei nomi che saranno presenti al Mandela Forum ma posso dire che la Direzione artistica è stata affidata a Sting e Zucchero”.
Oltre al concerto, sempre a Georgetown, il 20 marzo, si terrà un importantissimo torneo di golf (al quale parteciperà anche il Presidente del Consiglio provinciale Pietro Roselli), sempre allo scopo di raccogliere fondi per la “Fondazione Nelson Mandela”.
Per il comune di Firenze sarà in delegazione l’assessore al Bilancio Tea Albini: “Porterò in Sudafrica l’invito formale del Sindaco e, nel 2006 verrà consegnato a Nelson Mandela, già cittadino onorario di Firenze, anche il Sigillo della Pace.
Comune e Provincia di Firenze operano per la pace – ha aggiunto l’assessore Albini – e, come Comune, stiamo portando avanti l’idea di un gemellaggio di Firenze con Port Elisabath in Sudafrica”.
La campagna “46664”
La campagna “46664: dai un minuto della tua vita per lo stop all'Aids” è stata lanciata da Mandela a Londra e invita le persone a firmare una petizione globale contro l'Aids, contribuendo direttamente a combattere la malattia visitando il sito ufficiale, www.46664.com, per ascoltare musica creata esclusivamente per il progetto da celebri cantanti, per scaricare suonerie per cellulari e ovviamente per fare donazioni.
“Un problema attuale che affligge il nostro continente – ha detto Mandela – è l'Aids.
Trenta milioni di persone in Africa sono attualmente affette dal virus Hiv, una sentenza di morte per le persone povere dovuta anche a una mancanza di medicine. Sin dal sorgere della malattia, una ventina di anni fa, 17 milioni di africani sono già morti. E’ necessario che si agisca adesso per il bene del mondo. L’Aids non è più semplicemente una malattia ma è un problema che concerne i diritti umani”.
Il 9 aprile 2004 è stato pubblicato un triplo Cd e il doppio Dvd “46664” NELSON MANDELA, cioè l'intero concerto voluto dalla Fondazione Mandela in sostegno alla lotta contro l’AIDS che si è tenuto a Cape Town in Sud Africa il 29 Novembre del 2003 (il Dvd contiene anche altro materiale).
46664 era il numero identificativo del prigioniero Nelson Mandela presso il carcere di Robben Island, a Cape Town durante la sua lunga detenzione.
Nel novembre del 2002, Mandela comunicò questo numero a Dave Stewart il quale chiese la collaborazione di Joe Strummer per scrivere le parole di una canzone ispirata e basata proprio sul numero 46664.
In seguito alla morte di Strummer avvenuta nel 2003, Dave Stewart completò e registrò il brano con Bono degli U2 dando vita alla prima di una serie di collaborazioni musicali sorte eccezionalmente per il progetto 46664.
Dopo aver creato il giusto pretesto per la creazione e la registrazione di materiale nuovo ed inedito con Brian May e Roger Taylor dei Queen per il sostegno alla lotta contro l’AIDS in Sud Africa attraverso la Nelson Mandela Foundation, Dave Stewart ha avuto anche l’idea di tramutare il 46664 in un numero telefonico e in un sito internet con lo scopo di raccogliere fondi e sensibilizzare l’opinione pubblica secondo l’appello di Mandela in una maniera del tutto innovativa.
Il risultato è 46664, un’iniziativa globale che ha riunito insieme le più grandi figure musicali degli ultimi tempi per la diffusione del messaggio “Give 1 Minute Of Your Life To AIDS”. Tra i protagonisti dell’iniziativa, unico italiano, Zucchero Fornaciari diventato come i suoi illustri colleghi portavoce nel mondo del progetto 46664.
Onu – Le otto porte del millennio
Gli Obbiettivi di Sviluppo del Millennio sono stati adottati all’unanimità durante il Vertice del Millennio nel settembre 2000 presso le Nazioni Unite da 189 Capi di Stato e di Governo.
Costituiscono un patto a livello planetario fra Paesi ricchi e Paesi poveri, fondato sul reciproco impegno a fare ciò che è necessario per costruire un mondo più sicuro, più prospero e più equo per tutti. Si tratta di obiettivi cruciali, come eliminare la povertà estrema e la fame; eliminare le disparità fra sessi, combattere il degrado ambientale, assicurare a tutti l’accesso all’educazione, alle cure sanitarie e all’acqua entro il 2015.
Affinché i governi mantengano le loro promesse è necessario che tutti i cittadini, di ogni paese, facciano sentire la propria voce e si schierino apertamente a favore di un mondo più giusto.
Proprio a questo proposito attraverso la firma on line di una petizione della campagna di pressione civile No Excuse 2015 presente oltre che sul sito www.millenniumcampaign.it anche su quello del Palazzo dello Sport di Firenze (www.palasportfirenze.it), ognuno potrà contribuire attivamente a cambiare le cose … senza più scuse!
Per sensibilizzare il pubblico sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e sulla Campagna di pressione per il loro raggiungimento sono state realizzate otto gigantesche e coloratissime porte.
Sono state inaugurate per presentare per la prima volta al pubblico la Campagna per gli Obiettivi, in occasione della marcia Perugina – Assisi del 12 ottobre 2003.
Ciascuna porta intende presentare l’iniziativa e gli obiettivi ad essa relativi (1 obiettivo per ogni porta), in modo divertente e giocoso, con un occhio di riguardo soprattutto ai bambini ed intende inoltre le persone a “farsi carico” dei problemi descritti e a contribuire attivamente al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, i passi fondamentali per eliminare la povertà assoluta e le ingiustizie sociali nel mondo entro il 2015.
I veri protagonisti di questi giganteschi totem sono appunto i bambini: le persone sicuramente più citate all’interno degli obiettivi nonché i principali destinatari di un messaggio che intende essere allegro, giocoso e positivo, proprio come lo scenario che vorremmo raggiungere nel 2015, quando i bambini di oggi diventeranno gli adulti di domani. Parlando ai bambini si può comunicare – in modo semplice e coinvolgente – anche ai grandi. E’ così che è nata l’idea di un design divertente e originale.
Più che dei semplici passaggi, le otto porte (il cui design è stato ideato da Luca Cipelletti di AR.CH.IT Architetti Associati), sono infatti dei veri e propri giganteschi pupazzi: due per ciascuna porta, alti 3 metri e 80 centimetri, ne rappresentano gli assi portanti. I pupazzi sono uniti nella parte alta da una corda, su cui campeggia lo striscione con l’obiettivo da raggiungere, illustrato dalla porta, al di sotto del quale avviene il passaggio delle persone.
Più che di porte, si tratta dunque di vere e proprie mascotte – ciascuna realizzata con una struttura a treppiede che ricorda molto quella delle tende degli indiani – con piedi (ampi, morbidi e ben aderenti ai problemi della terra), un corpo (con un cuore grande che sente i problemi del mondo) ed una testa (che elabora i problemi sentiti come un ingranaggio pensante, ne prende consapevolezza….e agisce!).
Le braccia si uniscono l’una all’altra come a formare un ipotetico girotondo fra i due grandi pupazzi. La corda che li unisce è un filo conduttore, che crea tutt’uno dai piedi alla testa.
La struttura, realizzata in tubi di ferro Innocenti e da materiali semplici e universalmente reperibili, è antifolla, antivento e pensata per essere itinerante. I piedi sono realizzati con sacchi di iuta, così da permettere ai bambini un’interazione sicura con la stessa struttura.
Queste otto porte, dopo Assisi, sono state utilizzate a Roma, in Piazza Navona in occasione del Forum dell’Alleanza Mondiale delle Città contro la povertà (marzo 2004).
L’Associazione Palasport di Firenze, a seguito di colloqui intercorsi con i referenti italiani della campagna "No excuse 2015" ha candidato il Palazzo dello Sport, oggi Mandela Forum, ad ospitare le Otto Porte.
La proposta è stata accolta, un mezzo speciale si è recato a Milano ed ha trasportato il “carico eccezionale” fino a Firenze. L’allestimento è stato realizzato sulla terrazza esterna della struttura, le Porte sono state aperte al pubblico il 19 settembre 2004 e vi resteranno fino a data ancora da individuare.