È stato istituito un "Tavolo di Concertazione" per ottimizzare le pratiche di Governance Cooperativa sugli atti del Comune. Per questo motivo stamani a Palazzo Vecchio è stato siglato un accordo tra l'Amministrazione Comunale, rappresentata dall'assessore alle politiche del lavoro e dall'assessore al bilancio, e le parti sociali (CGIL-CISL-UIL, A.P.I. Firenze, Associazione Industriali Firenze, C.I.A., C.I.S.P.E.L., C.N.A., COLDIRETTI, U.P.A. Firenze, Confartigianato Fiorentino, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, Legacooperative) nella reciproca consapevolezza che la spesa pubblica comunale è parte rilevante delle attività di politica economica locale, dalla quale può derivare coesione sociale e capacità competitiva del sistema economico locale.
I Tavoli di Concertazione, a seconda delle necessità, potranno essere anche allargati alle aziende partecipate del Comune. Almeno tre le previste convocazioni da parte del Comune di Firenze: in autunno per predisporre il bilancio preventivo, all'inizio dell'anno solare per rendere operative le scelte effettuate in sede di pianificazione, prima della pausa estiva per valutare l'efficacia della manovra di bilancio ed eventualmente valutare assestamenti del bilancio. "L'impegno era già stato assunto nella precedente legislatura dal vicesindaco - ha commentato l'assessore alle politiche del lavoro - ed ora l'abbiamo portato a termine esprimendo la volontà del Comune che è contrario agli accordi separati.
Con questo tipo di concertazione sarà possibile coinvolgere nella gestione delle attività anche chi, eventualmente, si fosse detto contrario all'attività senza così. Quindi si tratta di una concertazione inclusiva e non esclusiva". La Concertazione sarà articolata su due livelli: la "Concertazione generale" che si applica a tematiche di interesse generale per concertare azioni di rilevanza strategico/programmatica e la "Concertazione settoriale" che si applica a tematiche di interesse specifico individuate dal Tavolo di Concertazione generale.
Questi i principi previsti dall'accordo: a) individuazione di un quadro di riferimento comune che consenta una lettura tendenzialmente condivisa dei processi di sviluppo; b) indicazione dei principi dell'informazione e della documentazione relativamente alle materie oggetto d'interesse e della verifica dei risultati delle azioni intraprese; c) individuazione e valorizzazione delle buone prassi come elemento qualificante della propria azione. Inoltre, il Tavolo di Concertazione garantirà il raccordo tra le procedure di consultazione e concertazione già previste dalla normativa per specifiche materie e le procedure di concertazione (generale e settoriale) previste dal presente accordo.
"In questo modo - ha concluso l'assessore - le parti sono parte integranti delle decisioni nonostante eventuali dissensi; non ci saranno accordi separati ma un accordo con le parti sociali per l'organizzazione delle attività". La Giunta di Palazzo Vecchio, anche su richiesta di singoli soggetti partecipanti, si riserva di sottoporre all'attenzione del Tavolo tematiche di interesse specifico, come le azioni innovative con impatto significativo a livello di sistema; le altre azioni o interventi con forte connotato di integrazione fra più settori d'interesse dell'Amministrazione; gli interventi di regolamentazione che coinvolgono i piani aziendali delle società partecipate.(mr)