Apertura gratuita del Museo di Storia Naturale, visite guidate, conferenze, mostre e laboratori didattici, anche al Polo scientifico di Sesto Fiorentino: con una ricca serie di iniziative l’Università di Firenze partecipa dal 14 al 20 marzo alla XV settimana della cultura scientifica in Toscana.
Lunedì 14 marzo alle ore 17 alla sezione di Zoologia “La Specola”(via Romana, 17) il presidente del Museo di Storia Naturale Giovanni Pratesi presenterà il programma delle manifestazioni; seguirà una visita guidata alla sezione.
Durante tutta la settimana sarà possibile visitare gratuitamente il Museo di storia Naturale dell’ateneo secondo l’orario da poco riformulato (da lunedì a domenica ore 9-13; sabato ore 9-17; mercoledì chiuso; la sezione di Botanica solo con prenotazione allo 055/2757462). Sono state, inoltre, organizzate, in giorni distinti, visite guidate gratuite a ciascuna delle sei sezioni, per cui occorre prenotarsi telefonicamente: martedì 15 alla sezione di Antropologia ed etnologia (via del Proconsolo, 12 – tel.
055/2396449) e mercoledì 16 alla sezione di Botanica (via La Pira, 4 – tel. 055/2757471). Giovedì 17 invece, visite guidate alla sezione di Mineralogia e litologia (via La Pira, 4 – tel. 055/2757537) e alla sezione dell’Orto Botanico (via Micheli, 3 – tel. 055/2757402); sabato 19 alla “Specola” (via Romana, 17 – tel. 055/2288251), domenica 20 alla sezione di Geologia e Paleontologia (via La Pira, 4 – tel. 055/2757536).
Inoltre la sezione di Geologia e Paleontologia (via La Pira, 4) organizza giovedì 17 marzo, alle ore 17, la conferenza “Giganti ed elefanti: dal mito alla scienza” con Valerio Agnesi dell’Università di Palermo, e venerdì 18 marzo, alle ore 11, la lezione-laboratorio didattico “Ai piedi degli elefanti” con Marco P.
Ferretti.
Giovedì 17 marzo doppio appuntamento con la fisica in Aula magna (Piazza S. Marco, 4): alle ore 11,30 conferenza con Mario Calvetti su “Le grandi scoperte della fisica del XX secolo” e alle 15 conferenza con Piero Spillantini, dal titolo“Dalla Terra allo spazio, e ritorno alla terra”.
Al Polo scientifico di Sesto Fiorentino, invece, fino al 25 marzo è aperta la mostra "Ricerca e didattica chimica all'Università di Firenze” (Blocco aule, via Bernardini, 6, orario 10-17, ingresso libero) promossa dai corsi di laurea in Chimica e in Chimica applicata: un percorso di poster illustra l'attività che si svolge presso l'ateneo in questo settore scientifico.
Dal 14 al 20 marzo, inoltre, saranno effettuate visite guidate su prenotazione ai laboratori chimici didattici e di ricerca. Per informazioni e prenotazioni, tel. 055-4573365, email; claudia.giorgi@unifi.it e tel. 055-4573274, email; barbara.valtancoli@unifi.it
Le storie di poliedri da Platone a Poinsot passando per Luca Pacioli
Progettata e curata da Francesca e Romano Folicaldi, l’esposizione è una sorta di viaggio, un avvincente percorso tra le forme dei numeri, che si snoda a grandi passi lungo le strade della storia, dalla codificazione di Euclide alle soglie della geometria non euclidea (XIX secolo).
Dopo il suo primo allestimento presso il Palazzo dei Priori di Fermo (30 luglio 4 novembre 2004), promosso dalla Provincia di Ascoli Piceno, dal Comune di Fermo e dalla fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, la mostra è ora ospitata dall’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze in occasione della XV Settimana della Cultura Scientifica. Vengono esposti numerosi modelli di figure geometriche, vere e proprie trasposizioni in legno di concetti della geometria solida, una suggestiva rappresentazione cosmologica del Mysterium di Keplero, corredati da immagini e testi esplicativi, e da alcuni preziosi volumi della Biblioteca dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza.
Il legame tra la geometria dei poliedri e la codificazione della prospettiva lineare rende questa mostra particolarmente adatta ad accompagnare la presentazione di un nuovo progetto dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza.
Si tratta di Bibliotheca Perspectivae, una biblioteca digitale tematica sulla prospettiva rinascimentale, che mira a soddisfare le esigenze di un settore storiografico a lungo considerato come un’appendice della storia dell’arte o un ‘corollario’ di storia della scienza, ma oggi sempre più caratterizzato da una precisa autonomia disciplinare.