Questa edizione di "Stanze Segrete" conclude la prima fase di un complesso lavoro volto alla riacquisizione dell'identità museografica di uno dei più prestigiosi edifici storici fiorentini, "luogo" di eccellenza della vita sociale e del collezionismo mediceo e riccardiano prima, ospite illustre delle più prestigiose Istituzioni pubbliche di Firenze in tempi recenti.
Se con le prime due mostre si sono indagati i nodi centrali della vita sociale e culturale del palazzo sotto il profilo del collezionismo esponendo quadrerie, serie di oggetti preziosi e nuclei di statuaria inediti e mai visti, e se ne è messa a fuoco la 'vocazione' museologica con la ricostruzione del Museo Mediceo, questa terza edizione si propone di presentare il momento 'specialissimo' dell' introduzione della cultura barocca a Firenze, di cui il Palazzo di via Larga fu il centro, e i Riccardi, con la tacita approvazione dei Medici, loro protettori, i grandi mecenati.
Nella Galleria di Luca Giordano (Napoli,1634-1705) saranno esposte dieci tele dell’artista, provenienti dalla National Gallery di Londra, che ripetono i soggetti della volta.
Si tratta di ‘ricordi’ eseguiti dal pittore dopo aver portato a termine, sulla volta della Galleria di Palazzo Medici-Riccardi, la decorazione con l’Allegoria della vita umana e l’Apoteosi di Casa Medici, che vengono finalmente esposti a Firenze e collocati nell’ambiente per consentire una lettura speculare, un dialogo con il dipinto.
Attraverso la scelta di dipinti e disegni degli artisti che lavorarono per i Riccardi fra il Sei e Settecento - tra i quali Luca Giordano, Bartolomeo Bimbi, Pandolfo Reschi ed altri – la mostra testimonia il momento 'specialissimo' dell'introduzione della cultura barocca a Firenze, di cui il Palazzo di via Larga fu il centro, e i Riccardi, con la tacita approvazione dei Medici, i grandi mecenati.
In particolare, quella raffinata cultura barocca celata negli interni di palazzi privati, nelle stanze segrete dell'aristocrazia fiorentina, che l’esposizione apre per la prima volta al pubblico, documentando così una pagina, in gran parte inedita, della storia della città. Per la prima volta saranno visibili opere, alcune inedite, di Giovan Battista Foggini, Francesco Conti, Ranieri del Pace, anche provenienti da collezioni private e si presentano insieme i “Fiori in vaso” di Bartolomeo Bimbi uno dei quali è conservato nei depositi di Palazzo Pitti.