Sul palcoscenico della Pergola torna il grande teatro dell’antichità. Giancarlo Nanni e Manuela Kustermann propongono una delle più profonde e interessanti commedie di Sofocle, Le Trachinie, nella versione poetica del grande Ezra Pound.
Il titolo deriva direttamente dalle componenti del coro, le donne di Trachis, città nella quale Deianira attende trepidante il ritorno del marito Eracle. Deianira è a prima vista una creatura malinconica e mansueta, ma dotata di un lato oscuro popolato di ossessioni, rivendicazioni e rimpianto del passato, della sua vita da ragazza; e quando il Fato compirà i propri voleri, la condurrà verso una tragica fine, e insieme a lei anche Eracle, vittima dei giochi del destino.
"Dejanira è una grande eroina nello svelare i suoi sentimenti femminili. La sua trasformazione, nel farsi della tragedia, ce ne mostra la grandezza attraverso l’amore, la ricerca di una speranza d’amore, che renderà il suo destino ineluttabile.- dichiara Giancarlo Nanni - […] Ma in questo dramma si scompongono anche i ruoli ordinari della narrazione: una prima parte con il lato femminile, la sofferenza, l’abnegazione, la dolcezza di madre, l’amore fedele ed eterno, la seconda parte guerresca, irridente, vendicativa, maschile; due eroi isolati mentre il pubblico è chiamato a giudicare tra loro e la storia stessa, assieme al coro.
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Nel 1954 il poeta americano Ezra Pound è rinchiuso già da ben otto anni nel manicomio criminale di Saint Elizabeth, nell’estrema periferia di Washington. Dichiarato infermo di mente nel 1946, Ezra Pound trascorrerà in manicomio ben tredici anni della sua vita e verrà rilasciato solamente nel 1959. Durante il soggiorno in manicomio, Pound continua imperterrito a redigere la propria opera poetica e nel ’54, appunto, si cimenta nella traduzione dal greco di una delle più enigmatiche e affascinanti tragedie di Sofocle, "Le Trachinie".
Il grande poeta americano non opera sull’originale sofocleo una semplice traduzione bensì dà vita ad un’opera ‘altra’, un testo scarno dove le parole hanno la potenza e l’efficacia dell’immagine e dove l’asciuttezza del testo fa da contrasto alle improvvise esplosioni liriche del coro, che rimandano ai migliori versi dei "Cantos" poundiani.
La linea registica di Giancarlo Nanni asseconda quel gusto per la stilizzazione e la linearità di Pound, che non a caso dedica la traduzione della tragedia alla Famiglia dei Minoru, tradizionali e celebrati attori del Teatro No giapponese.
A questa tradizione, in una suggestiva scenografia stilizzata, si richiama visibilmente la regia restituendo al coro la sua originaria funzione musicale.
Il dramma di Deianira, moglie fedele e innamorata di Eracle, si compie con l’appoggio delle donne della città di Trachis, Mentre l’araldo Lica annuncia il ritorno dell’eroe, Deianira apprende con sgomento della giovane e bella amante del marito, la principessa Iole, figlia del re di Eucalia. Accecata dalla gelosia, la regina manda al marito una tunica imbevuta di un miracoloso filtro d’amore, nella speranza di riaccendere la passione del marito.
Ma la tunica è in realtà avvelenata…
Anche lo spettacolo Le Trachinie può essere opzionato con l’abbonamento Passteatri. Queste le istruzioni per i possessori:
I tagliandi per lo spettacolo Le Trachinie sono già in distribuzione: basterà recarsi presso la biglietteria di prevendita del Teatro, ubicata in via della Pergola 12 e aperta dal martedì al sabato (9.30/13.00 - 15.30/18.45) muniti del carnet abbonamento, e scegliere il giorno in base alla disponibilità, ritirando contestualmente il tagliando valido per l'ingresso.
Non sono possibili prenotazioni telefoniche.
Per evitare disguidi e spiacevoli viaggi a vuoto, siamo disponibili a dare il massimo dell'informazione sulla disponibilità di posti agli spettatori che non avessero la possibilità di recarsi presso la biglietteria di prevendita. Basta telefonare allo 055.2264335 o scrivere all'indirizzo pubblico@pergola.firenze.it.