Un mercato in ripresa ed in continua evoluzione. Dopo il calo avutosi prima del ‘99, il mercato degli ambulanti appare in netta espansione, con una crescita di 27.000 unità, pari al 22%. Un mercato in continua trasformazione e che si sta distinguendo per tipologie. Ma che va affrontato conoscendolo profondamente, opportunità offerta da Com.Amb., che mostra un interessante spaccato della realtà italiana del settore, che vanta circa 150.000 aziende, delle quali il 20% al femminile ed il 25% gestito da extracomunitari.
Un mercato globale, dunque, valido sbocco per tanti prodotti che è elemento di crescita e di sviluppo anche per il mezzogiorno, offrendo posti di lavoro fino a qualche tempo fa inesistenti. A parte gli ovvi motivi di economicità, che molti consumatori vi trovano, sia i mercati fissi che, soprattutto, quelli periodici, attraggono sempre di più i consumatori per la vasta gamma di prodotti, anche di qualità e di “marchio”, che vi si possono trovare. Molto viene fatto, e questa è la strada verso la quale si sta andando, per la concessione di spazi a artigiani e produttori locali, in modo da offrire una serie di prodotti di qualità e di tipicità, per divenire complementari alla grande distribuzione.
In questo modo si aiutano anche i giovani che intraprendono una attività artigianale e degna di tale nome con elevati livelli di professionalità. Un mercato dunque di grande interesse, come dimostra il fatto che, ogni settimana, circa 24 milioni di persone frequentano i mercati facendo almeno un acquisto, con un giro di affari annuo di circa 28 miliardi di euro. Sono in particolare le donne (80%) a frequentare il mercato, e se è ancora la casalinga la frequentatrice massima, crescono le impiegate che si ritagliano parte del proprio tempo libero per fare acquisti lungo le strade.
Oltretutto un modo ecologico e non “irritante” di fare la spesa, visto che un recente studio dimostra la propensione ad andare al mercato a piedi, senza dunque inquinamento e le arrabbiature alla disperata ricerca del parcheggio. Oltretutto una clientela estremamente fidelizzata, con 9 consumatori su 10 che si recano settimanalmente nei mercati periodici o giornalmente in quelli fissi. E che appare estremamente soddisfatta delle offerte fatte se è vero che 51,3% lo giudica più conveniente ed economico in senso assoluto rispetto alle altre forme di distribuzione.
E disposta a spendere con il 65% che spende sui banchi, ogni settimana dai 10 ai 40 euro ed un 15,6% che supera addirittura questa cifra. La Toscana ben si colloca in questi dati, con una crescita netta degli operatori del settore, con un saldo netto di 233 operatori in più nell’ultimo anno, in particolare per i mercati itineranti, del 29,5 % dal 98 ad oggi, con Pisa (71%) e Livorno (64%) che vantano il maggior tasso di crescita, subito seguite da Massa Carrara (49%) e nel quale anche il capoluogo, Firenze, vanta una notevole crescita (14%).