Livorno, 4 marzo 2005 – Per Giuliana Sgrena il sindaco e la giunta scelgono il “digiuno attivo”. Mentre numerosi sindaci e amministratori italiani aderiscono allo sciopero della fame, Cosimi e la sua giunta decidono di partecipare all’iniziativa interreligiosa per la pace e per la liberazione di Giuliana Sgrena attraverso una forma attiva, quella cioè di donare il corrispettivo di un pasto per una iniziativa di solidarietà. Secondo quanto deciso ieri, i soldi così raccolti saranno consegnati alle donne del “Punto incontro Donna” di Shangay, che in occasione dell’8 marzo hanno promosso una raccolta di fondi da destinare ad un progetto di solidarietà per i popoli del Sud Est asiatico.
Intanto il manifesto con la foto di Giuliana Sgrena e la scritta “ Liberatela” stampato a cura del Comune di Livorno all’indomani del rapimento della giornalista, resterà affisso fino alla conclusione della sua prigionia, con la speranza , sottolinea la giunta comunale, che questa avvenga al più presto, così come auspica che al più presto possa avviarsi verso una soluzione di pace la tragedia del popolo iracheno.