(MONTELUPO FIORENTINO – 2 marzo 2005) Il comune di Montelupo Fiorentino ha organizzato per venerdì 4 marzo 2005 un incontro dal titolo “Evoluzioni e prospettive delle comunità economiche locali”.
Il convegno scaturisce dalla convinzione degli amministratori di aver maturato nell’ultimo ventennio un modello di sviluppo originale, considerate anche le dimensioni della città.
L’evoluzione economica e turistica di Montelupo si è basata sulla rivalutazione di una sua produzione tipica, la ceramica artistica.
“Fino a non molti anni fa la nostra città era conosciuta come sede di uno dei pochi Ospedali Psichiatrici Giudiziari in Italia, puntando sulla lavorazione della ceramica artistica e investendo risorse nella valorizzazione di questo settore siamo riusciti a cambiare la percezione che gli esterni hanno di Montelupo Fiorentino”, racconta il sindaco Rossana Mori.
In precedenza Montelupo era soltanto un centro di produzione, mentre i manufatti venivano venduti in altre zone della Toscana e dell’Italia, senza alcun marchio di riconoscibilità.
L’operazione intrapresa ha puntato sulla valorizzazione della ceramica artistica per richiamare turisti.
Negli anni è stato realizzato un museo, il piano regolatore ha incentivato lo spostamento delle fabbriche dal centro verso una nuova zona industriale ed ha previsto un intervento massiccio di riqualificazione urbanistica del centro storico. Contemporaneamente si è investito in cultura e promozione.
“Montelupo oggi è a tutti gli effetti una città capace di attrarre turismo, ma non possedendo le ricchezze di altri centri toscani deve puntare sulla qualità dell’ambiente, sulla produzione agricola, sull’artigianato per dare un nuovo impulso alla sua economia” continua Rossana Mori “un’operazione di questo tipo sarebbe ancora più efficace con un coinvolgimento d’area ed una programmazione a livello di circondario”.
Il convegno promosso per venerdì 4 marzo ha quindi l’obiettivo di lanciare la discussione e la riflessione sui possibili modelli di sviluppo e coinvolge soggetti di formazione sia politica che economica fra questi anche l’assessore alla Cultura della Regione Toscana Mariella Zoppi, il Presidente delle Lega Coop Toscane Giovanni Doddoli, Matteo Renzi, Presidente della Provincia di Firenze, Paolo Regini, Presidente della Banca Credito Cooperativo di Cambiano, i rappresentanti di Assoindustria e CNA.
“In prospettiva l’idea sarebbe quella di coinvolgere direttamente imprenditori e associazioni di categoria per creare una sorta di joint venture su obiettivi di interesse comune”, ipotizza sempre Rossana Mori
Ed è in questa ottica che si fa largo il concetto di distretto culturale come nuovo modello economico, dove le ricchezze culturali sono il motore dell’economia di un territorio, stimolando la produzione artistica, l’aumento delle infrastrutture e dando nuovo impulso alla ricettività turistica.