Il martedì resteranno fermi i veicoli privati con targa pari ed il giovedì quelli con targa dispari. Il provvedimento, dalle 9,00 alle 17,00 scatta martedì prossimo e resterà in vigore sino al 28 aprile, compreso. Deroghe per le auto con almeno tre persone a bordo, per i veicoli elettrici, a metano e a gpl. Restano in vigore gli altri provvedimenti di regolamentazione del traffico urbano. "Abbiamo adottato ora l'ordinanza delle targhe alterne, prima del raggiungimento del 35° giorno di superamento delle concentrazioni del PM10, per dare modo alla Polizia Municipale di predisporre la necessaria segnaletica e per consentire ai cittadini di essere adeguatamente informati sul provvedimento - ha spiegato l'assessore all'ambiente Claudio Del Lungo -.
Abbiamo confermato quello che già era stato detto recentemente in conferenza stampa e cioè che presumibilmente il provvedimento sarebbe scattato il 22 febbraio in concomitanza del superamento del 35° giorno di concentrazioni del PM10".
Infatti, secondo i dati rilevati dall'ARPAT, fino a ieri sono stati 33 i giorni di superamento del PM10 dall'inizio dell'anno.
Dopo l'ultima ordinanza, riepiloghiamo tutti i provvedimenti in vigore a partire da lunedì prossimo.
Targhe alterne dal 22 febbraio al 28 aprile, il martedì ed il giovedì dalle 9,00 alle 17,00.
Il martedì si fermano i veicoli con targa pari ed il giovedì quelli con targa dispari. I veicoli EURO ZERO, nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì non circolano dalle 8,00 alle 19,00. Si tratta di autovetture alimentate a benzina e diesel (M1) immatricolate prima del 1/01/1993, ad eccezione di quelle conformi alla direttiva 91/441/CEE. Ciclomotori a 2, 3 ruote non omologati in conformità alla direttiva 97/24/CE. Autoveicoli a benzina e diesel destinati al trasporto merci fino a 3,5 t (N1) immatricolati prima del 1/10/1994, ad eccezione di quelli conformi alle direttive 91/441/CEE o 93/59/CEE.
I veicoli EURO 1 (sino al prossimo 27 aprile) non circolano il mercoledì dalle 8,00 alle 19,00. Sono esentate le autovetture con almeno tre persone a bordo (car pooling).
Si tratta di autovetture alimentate a benzina e diesel (M1) immatricolate prima del 1/01/97 (EURO 1), ad eccezione di quelle conformi alla direttiva 94/12/CE o 96/69CE.
I provvedimenti non si applicano ai motocicli (cilindrata superiore ai 50cc), ai veicoli destinati al trasporto merci fino a 3,5 t, agli EURO 1 e alle categorie EURO superiori, ai veicoli destinati al trasporto merci sopra 3,5 t, alle autovetture EURO 2, EURO 3 ed EURO 4, ai minibus (oltre 9 posti compreso il conducente, inferiori ad una massa complessiva di 5 t), ai bus (oltre 9 posti compreso il conducente, con massa complessiva superiore a 5 t).
Restano in vigore le consuete deroghe e per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al numero verde 800/055055.
Obiettivo principale di questi provvedimenti è di ridurre le emissioni nell'aria di sostanze inquinanti derivanti dalla combustione dei motori degli autoveicoli, poiché il traffico urbano è oggi la principale fonte di inquinamento atmosferico in città, maggiore anche delle emissioni degli impianti di riscaldamento e delle attività produttive.
"Il governo sembra aver preso atto che la questione dell'inquinamento delle città è un'emergenza nazionale".
Lo afferma il sindaco Leonardo Domenici, presidente dell'Anci, commentando le notizie sull'esito della riunione del Consiglio dei Ministri che si è tenuta oggi ed ha deciso l'aumento dell'accisa sui carburanti per finanziare l'emergenza smog."Le valutazioni dei Comuni italiani - prosegue Domenici - restano comunque legate all'andamento dei lavori del 'tavolo' che dovrebbe vedere assieme Anc e Governo e che si dovrebbe riunire per la prima volta nel corso della prossima settimana". "Il via libera del Consiglio dei Ministri ad un aumento di 0,05 centesimi dell'accisa sulla benzina e di 0,1 centesimi di quella sul gasolio - aggiunge Domenici - rappresentano comunque una prima novita' rispetto all'entita' del problema".
Secondo il sindaco "i 350 milioni di euro di entrata previsti non sono ovviamente sufficienti, ma possono rappresentare un punto di partenza per avviare con il Governo un confronto serio sul problema ambientale, che è e resta un'emergenza nazionale".