«Incentivi anche alla trasformazione a gas naturali delle auto a benzina: una seria politica di lotta all'inquinamento non può non tener conto delle reali possibilità economiche dei cittadini». Questa la richiesta presentata in un’interrogazione dal capogruppo dell'UDC Mario Razzanelli, secondo il quale «non è pensabile prevedere incentivi soltanto per l'acquisto di mezzi elettrici senza tener conto delle possibilità di trasformazione dei veicoli inquinanti».
«Se è vero che la combustione del gpl o del metano produce basse emissioni tanto da consentire la circolazione anche nei giorni di blocchi più severi, non si capisce come mai non si metta in atto una seria politica di incentivi allo scopo di incoraggiare realmente l'uso dei combustibili naturali a tutto vantaggio delle famiglie che non possono permettersi di cambiare l'auto continuamente»
«Il Comune di Firenze è in regola con il progetto regionale per la richiesta dei contributi ecologici?».
E' quanto chiede di sapere il consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi a proposito della delibera approvata dal consiglio regionale il 2 marzo delo scorso anno e relativa al "programma regionale di azione ambientale 2004 - 2006" che riguarda le "azioni per la promozione della ecoefficienza nella mobilità per l'erogazione dei contributi o incentivi" «Se il Comune non fosse in regola - ha spiegato Bianchi - non potrebbe accedere agli incentivi per l'anno in corso e i cittadini, a differenza di quelli di altri Comuni anche della provincia di Firenze che attualmente stanno erogando contributi, non potrebbe mettere a disposizione gli ecoincentivi per la il rinnovo e il miglioramento del parco veicoli».
«Molti cittadini - concluso l'esponente del centrodestra - vorrebbero sapere se verranno erogati i contributi per la trasformazione delle propria auto, quelle considerate più inquinanti, a gpl o metano che già il Comune di Firenze lo scorso anno non aveva messo a disposizione. Questo contributi sono particolarmente importanti perché permetteno ai cittadini di poter abbattere i costi per di un'auto ecologica e, quindi, evitare i blocchi del traffico».
«Il Comune di Firenze è in regola con il progetto regionale per la richiesta dei contributi ecologici?».
E' quanto chiede di sapere il consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi a proposito della delibera approvata dal consiglio regionale il 2 marzo delo scorso anno e relativa al "programma regionale di azione ambientale 2004 - 2006" che riguarda le "azioni per la promozione della ecoefficienza nella mobilità per l'erogazione dei contributi o incentivi" «Se il Comune non fosse in regola - ha spiegato Bianchi - non potrebbe accedere agli incentivi per l'anno in corso e i cittadini, a differenza di quelli di altri Comuni anche della provincia di Firenze che attualmente stanno erogando contributi, non potrebbe mettere a disposizione gli ecoincentivi per la il rinnovo e il miglioramento del parco veicoli».
«Molti cittadini - concluso l'esponente del centrodestra - vorrebbero sapere se verranno erogati i contributi per la trasformazione delle propria auto, quelle considerate più inquinanti, a gpl o metano che già il Comune di Firenze lo scorso anno non aveva messo a disposizione. Questo contributi sono particolarmente importanti perché permetteno ai cittadini di poter abbattere i costi per di un'auto ecologica e, quindi, evitare i blocchi del traffico».
"Non si tratta di favorire il ricambio dei vecchi automezzi inquinanti con
altri mezzi inquinanti -afferma un documento della Zero Emission Community è costituita da alcuni cittadini fiorentini- non favoriamo la trasformazione dei veicoli in
metano.
I blocchi del traffico servono. L'inquinamento non si abbassa se non
si spengono i motori a scoppio
Alti livelli di PM10, di NOx uccidono la gente, solo ad oggi 29 sforamenti
oltre i 50 mgm3, i media PM10 dal 1 gennaio a oggi che è doppia rispetto ai
termini di legge (40)
Risultato, chi più inquina non paga, pagano in termini di salute tutti i
cittadini.
La verità è che:
Il motore a scoppio è scarsamente efficiente in città quindi inquina,
qualunque sia il carburante il motore a scoppio produce PM 10 e i PM
inferiori a 2,5, il metano produce particolato (polveri fini) più
cangerogene di quello prodotto dai motori diesel.
I motori a scoppio
prendono l'ossigeno dall'aria circostante, che contiene per il 70% Azoto,
producendo derivati dell'azoto come e più pericolosi del PM.
I particolati di produzione secondaria (della combustione) sono i più fini e
i più dannosi. I danni procurati dall'inquinamento da carburanti sono: il
cancro, danni cardiocircolatori, danni respiratori, allergie, Quindi: morti
precoci, peggior qualità della vita, costi sanitari elevati, costi derivati
dai danni ambientali.
Perciò l'unica soluzione per abbassare l'inquinamento non è sostituire il
parco macchine con macchinine a basso impattino (che non esistono) ma
evitarne l'uso in assoluto.
Quindi niente contributi economici per
acquistare veicoli comunque dannosi e inutilizzabili a breve. Sono tutti da
disincentivare.
Sono da favorire SOLO i veicoli a EMISSIONE ZERO . Primo passo essenziale è
quello di bloccare i veicoli trasporto merci in città, causa determinante
dell'inquinamento, a cominciare dai diesel e passare a veicoli a metano
(con filtri ulteriori che abbattano le polveri finissime) ed elettrici. Ma
senza dare contributi di sorta ai veicoli a metano considerando che NON sono
ecologici, che SONO inquinanti (PM, Co2, NOx) e che devono essere
considerati una transizione (non obbligata) ai veicoli a emissione zero.
Aiutate economicamente le imprese di trasporti a dotarsi DA SUBITO di veicoli elettrici, nella consapevolezza che solo questi permetteranno di raggiungere l'obiettivo dei 40 mgm3 di media annua prevista dalla legge. Si azzerano anche le emissioni di NOx e di CO2 (causa dell'effetto serra) con cui a breve ci dovremo confrontare con le limitazioni imposte dall' attuazione del Protocollo di Kyoto (16 febbraio 2005). Non è vero che le imprese dei trasporti non siano sensibili a queste problematiche infatti aziende fiorentine hanno già investito nell'acquisto di veicoli elettrici da 35 quintali e sono disponibili a investire ulteriormente se trovassero attenzione e riscontri da parte delle Amministrazioni cittadine e regionali".