Fare sistema, innovare, sviluppare le competenze, queste le parole d’ordine di questa giornata di studio e di confronto «Concertazione, negoziazione e competizione. Nuove vie per lo sviluppo», organizzata dalla Cna Firenze, oggi all' Hotel Londra di via Jacopo da Diacceto16/20. Al convegno hanno partecipato Mauro Fancelli e Rossano Coppi rispettivamente presidente e vice presidente Cna Firenze, Andrea Barducci vicepresidente della provincia di Firenze, Riccardo Nencini, assessore all’innovazione e strategie di sviluppo del comune di Firenze ed i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil.
Il convegno è stata l'occasione per una profonda riflessione sul modello di sviluppo che ha fatto da guida oggi al nostro sistema economico, imprenditoriale e occupazionale. Temi importanti di dibattito sulla piccola e media impresa e che in questo frangente hanno assunto un’importanza fondamentale per cercare di superare questo momento di congiuntura internazionale sfavorevole.
«Lavorare per individuare congiuntamente – spiega Adriano Fratini Segretario Provinciale Cisl Firenze – sia i valori che hanno permesso lo sviluppo passato che le necessità per mantenere i livelli di competitività e ricchezza necessari per far crescere e sviluppare il territorio fiorentino»
Nella provincia fiorentina, ma non solo, in tutta la nostra regione, è entrato in crisi il “cuore” del modello e cioè la natura delle piccole imprese e la loro metodologia di produrre beni e servizi.
Questo perché da una parte sono entrati nuovi giocatori che hanno aumentato il livello di competitività richiesto dal mercato: nello stesso tempo le nostre piccole medie imprese hanno una bassa propensione ad investire nelle attività di ricerca e sviluppo che poi alla lunga si traduce in minore competitività dei prodotti italiani sugli altri mercati. Resta, comunque, confermata nel settore Pmi, una grande capacità, propria di ogni artigiano e piccolo imprenditore, di fare gli aggiustamenti necessari in corso d’opera, nonché l’originalità e la fantasia; fattori determinanti per la riuscita di un prodotto, che però devono essere combinati con una forte dose di pragmatismo e senso pratico, per diventare sinonimo di successo.
«C’è bisogno di imboccare con decisione – commenta Andrea Barducci vicepresidente della Provincia di Firenze – la via della concertazione e dell’accordo tra le varie parti sociali.
Per uscire da questa crisi è necessari: per primo una politica di valorizzazione del tessuto produttivo puntando sulla qualità di prodotto e di processo; un miglioramento della qualità del territorio e quindi accogliere bene tutte le attività produttive sia in termini di servizi che di infrastrutture; ed infine una politica che abbia nuove proposte formative ben agganciate al territorio e con tutto il mondo dell’istruzione (scuole ed università)».
Le conclusioni di questa giornata di studio sono state affidate a Cristina Bandinelli vicepresidente nazionale Cna.
«Le relazioni sindacali e sociali sono un valore importante per il territorio; se sono qualitativamente funzionanti oltre a identificare un territorio ne costituiscono il valore aggiunto che si può ritrovare direttamente nei nostri prodotti».