Uccelli acquatici svernanti nel Padule di Fucecchio: nel 2005 quasi raddoppiato il numero delle presenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 febbraio 2005 19:39
Uccelli acquatici svernanti nel Padule di Fucecchio: nel 2005 quasi raddoppiato il numero delle presenze

Nella seconda metà di gennaio si è tenuto nel Padule di Fucecchio il censimento degli uccelli acquatici svernanti. Tale attività rientra in un progetto internazionale di monitoraggio delle popolazioni di uccelli acquatici promosso a livello di grande regione biogeografica (Paleartico Occidentale) da Wetlands International e svolto in Italia sotto l’egida dell’I.N.F.S. (Istituto Nazionale Fauna Selvatica).
In Padule il censimento, coordinato a livello regionale dal Centro Ornitologico Toscano, è realizzato fin dal 1992 dal Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio, che anche quest’anno si è avvalso di 7 rilevatori abilitati dall’I.N.F.S.

e di altri 13 collaboratori che hanno coperto tutta l’area umida.
I risultati del 2005 sono di grande interesse e confermano il trend positivo degli ultimi anni: ben 23 specie diverse, per un numero complessivo di 4310 individui (si tenga conto che il censimento riguarda solo gli uccelli acquatici e non i piccoli passeriformi).
In pratica il numero di individui rilevato è quasi raddoppiato rispetto all’anno scorso, soprattutto grazie ad un rilevante incremento di anatidi (Alzavola, tutte le altre anatre di superficie, Moriglione ecc.), e alcune specie rilevate, come la Gru ed il Mignattaio, sono da considerare rare o rarissime come svernanti in tutta Italia.


Molto significativa anche la distribuzione delle presenze sul territorio: oltre l’85 per cento degli uccelli censiti è stato rilevato all’interno della Riserva Naturale istituita dalla Provincia di Pistoia e nella contigua località Marconi, sulla quale vige il divieto di caccia per iniziativa dell’ATC. In sostanza la quasi totalità degli uccelli acquatici presenti si concentra nell’area protetta, a testimonianza della sua importanza e del buon livello di gestione raggiunto.
Si tenga conto al riguardo che i dati disponibili precedenti all’istituzione dell’area protetta, relativi al periodo 1984-1996, attestavano mediamente la presenza di non più di 5 specie e di poche decine di individui.
Il Centro di Ricerca ringrazia tutti i partecipanti e gli enti che hanno collaborato: Provincia di Pistoia e Firenze, Circondario Empolese Valdelsa, Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio, Azienda Faunistica di Castelmartini e ATC n°16.

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