Tre giorni di dibattiti e incontri per ribadire il no alla guerra. L'appuntamento del "Forum del movimento contro la guerra" è per il 25, 26 e 27 febbraio in Santa Verdiana, presso la facoltà di architettura (piazza Ghiberti 27). L'iniziativa è stata presentata stamani in Palazzo Vecchio dal presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, da Riccardo Torregiani del Comitato "Fermiamo la guerra", da Ilse Girona e Jane Fogarty del Comitato statunitense contro la guerra. "Si tratta di un evento importante - ha detto Cruccolini - per Firenze.
Sarà un appuntamento fortemente partecipato perché si discuterà sulla guerra in Iraq e sui conflitti in ogni parte del mondo, e anche di come Firenze potrà svolgere, più che mai, il suo ruolo di città operatrice di pace. Vorrei sottolineare poi come la comunità fiorentina con associazioni, gruppi, partiti e sindacati abbia contribuito, anche finanziariamente, alla buona riuscita dell'evento. E questo mi pare un segnale fortemente positivo". Cinque le sessioni tematiche nell'arco delle tre giornate: "LA guerra nell'economia neoliberista e le politiche di pace", "Le aree di conflitto", "Dal sistema di guerra alle politiche di disarmo", "Donne, uomini, bambini/e in fuga dalle guerre", "Informazine di guerra, massmedia e organizzazione del consenso".
Hanno dato la loro adesione presenze internazionali delle aree di conflitto: Lama Aa Alsharif (Palestinan Working Women Society Development), Miriam Rawi (Associazione Rivoluzionaria donne dell'Afghanistan), Joseph Mumbere Musnago (prete Comboniano congolese), Mario Martinez (Associazione colombiana Campesina Valle del Rio Cimitarra), Efia Nwangaza (United for peace ad justice, not in uor name, Usa), Ngawang Sangdral (monaca tibetana per i diriti umani) e una delegazione di tre sindaci del Kurdistan turco, Skavica Stjanovic (Belgrado, Serbia), Jadranka Milicevic (Sarajevo, Bosnia), l'organizzazione Zene Zenama.
Nell'occasione è stata presentata un'iniziativa a favore della liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, per il ritiro delle truppe e la fine dell'occupazione in Iraq. Il 7 febbraio alle 18 in piazza San Marco è previsto un presidio in piazza San Marco. Giuliana Sgrena, giornalista, inviata del quotidiano il Manifesto, ieri era diretta con il suo interprete nella moschea sunnita di al Kastl, nella zona dell'Università, quando - secondo quanto ha riferito ai giornalisti italiani lo stesso interprete - un gruppo di armati ha fermato l'autovettura.
Sotto la minaccia delle armi, Sgrena è stata costretta a uscire dalla macchina e a seguire gli uomini armati.