"Responsabili delle nazioni e degli stati, che parlate di unità fra i popoli, guardateci: quell'unità è già cominciata, quell'unità siamo noi. Ed è la prima volta nel mondo che accade un fatto del genere". Con queste parole, sottolineate da altissimi applausi e in un clima di grande festa e partecipazione, si è aperta in Palazzo Vecchio la manifestazione interreligiosa "L'unità della famiglia umana", che ha visto riuniti nel Salone dei Cinquecento Palazzo Vecchio oltre mille ragazzi cristiani, ebrei e musulmani fra i sei i quattordici anni, provenienti da tutta la Toscana, per confrontarsi, cantare e pregare.
Una manifestazione organizzata insieme dalle Comunità ebraiche di Firenze e Siena, le Comunità Islamiche della Toscana, l'Azione Cattolica della Toscana e la Diocesi fiorentina della Chiesa Cattolica, le Chiese Evangeliche fiorentine Apostolica Italiana, Battista, Metodista e Valdese, le Chiese Ortodosse Russa e Rumena di Firenze. Dopo la lettura del messaggio del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che ha voluto testimoniare il suo apprezzamento per una iniziativa "di alto valore sociale, civile e religioso", è toccato al sindaco Leonardo Domenici fare brevemente gli onori di casa.
"Mi capita spesso di fare incontri in questo Salone - ha detto il sindaco - e sempre sono occasioni importanti, di grande significato. Ma non ho mai visto niente del genere, è la prima volta che accade di vedere questa storica sala letteralmente riempita di bambini e ragazzi. Di questo vi ringrazio. E spero che questa sia solo la prima tappa di un cammino che avrà sempre il mio appoggio e quello del Comune di Firenze. Se vogliamo costruire la pace - ha proseguito Domenici - non si può prescindere la rapporto fra le religioni: questo ci riguarda tutti, per il futuro ma anche per il presente.
Noi troppo spesso guardiamo gli altri sulla base di idee preconcette, ma sbagliamo: bisogna conoscersi e capirsi, e possiamo farlo da ora, da subito parlandone in famiglia, nella scuola, con gli amici. Credo si possa dire senza retorica che oggi da qui, da Firenze, parte un percorso nuovo per la pace e il dialogo". E' stato poi il presidente della Regione Claudio Martini a ricevere il ricavato della raccolta fatta fra i ragazzi per le popolazioni colpite dal maremoto. "Questa raccolta è avvolta nella bandiera della pace - ha detto Martini - e questo è un segno importante: questa è la bandiera più bella, sventoliamola".
E' cominciato poi il programma di canzoni, preghiere e testimonianze, chiuse dall'intervento di Simona Torretta dell'associazione "Un ponte per Baghdad" e già educatrice dell'Azione cattolica ("Questo è il vero volto della pace - ha detto - perchè la pace si costruisce ogni giorno, con i gesti quotidiani") e dalla consegna dalle autorità religiose e civili del messaggio dei ragazzi che sintetizza lo spirito di questa giornata; messaggio da presentare ai consigli comunali, provinciali e regionali e alle diverse comunità religiose.
Le autorità civili, oltre che da Domenici e Martini, erano rappresentante da Valdo Spini e da molti sindaci toscani; per le comunità religiose erano presenti tutti gli organizzatori: Claudio Maniago, vescovo ausiliare dell'Arcidiocesi di Firenze; Enzo Cacioli, delegato regionale dell'Azione Cattolica; Joseph Levi, Rabbino Capo della Comunità ebraica di Firenze e Siena; Mario Fineschi, consigliere della Comunità ebraica di Firenze e Siena; Mourad Abderrezak, presidente del Consiglio della Comunità Islamica di Firenze; Jabaren Feras, Imam di Colle Val d'Elsa; Omar Tujjar, responsabile dei giovani della Comunità Islamica di Firenze; Mario Affuso, Pastore della Chiesa Apostolica Italiana di Firenze; Raffaele Volpe, Pastore della Chiesa Battista di Firenze; Bruno Rostagno, Pastore della Chiesa Metodista di Firenze; Gianna Sciclone , Pastora della Chiesa Valdese di Firenze; David Buttitta, presidente del Concistoro della Chiesa Valdese di Firenze; Padre Gheorghi Blatinski, Arciprete della Chiesa Ortodossa Russa di Firenze; Padre Petre Coman, Arciprete della Chiesa Ortodossa Rumena di Firenze.
(ag)