Una nuova agricoltura, in cui le imprese si aprono al mercato e alla competitività; con nuove norme fiscali, di diritto societario e con nuove figure professionali. Un’agricoltura che non è più, come in passato, solo sinonimo di produzione di beni, ma che ha allargato il proprio campo di azione alla produzione di servizi, alla trasformazione e commercializzazione del prodotto e, non ultimo, alla tutela del territorio.
E della figura dell’imprenditore agricolo professionale si è parlato a lungo nel corso del convegno.
La figura dell’imprenditore agricolo professionale, come hanno precisato Riccardo Coppini, del Consiglio Notarile dei distretti di Siena e Montepulciano, e Giancarlo Vittori dell’Ordine dei Dottori commercialisti della provincia di Siena, sostituisce a tutti gli effetti quella dell’imprenditore agricolo a titolo principale e ha generato una sorta di semplificazione del trattamento legislativo e fiscale.
Così come una delle principali novità sul piano normativo, quella del compendio unico, nel quale sono previste esenzioni d’imposta per chi, acquistando terreni agricoli, manifesti la volontà di coltivarli per almeno dieci anni. In questo caso non occorrono certificati o attestati: sarà infatti compito delle amministrazioni provinciali operare le verifiche del caso e la conseguente creazione di un albo degli imprenditori agricoli professionali. Come sta appunto facendo la Provincia di Siena sulla scorta dell’albo della Regione Toscana che ora andrà rivisto sulla base delle nuove normative.
Centrale negli interventi del convegno anche il tema del rapporto con gli istituti di credito.