“Ho il piacere di annunciare – scrive Ottavio Milli, amministratore unico di Eurosider – che la sperimentazione nell’ambito del progetto ‘Sistema pilota per la conservazione di granaglie in atmosfera di azoto a basso tenore di ossigeno’ ha dato i primi risultati positivi, confermando ufficialmente la validità dell’idea che sta alla base del progetto e del relativo brevetto depositato da Eurosider”.
L’Eurosider, con l’assistenza dell’Associazione Industriali Grosseto, ha presentato sulla misura 1.8 del Docup della Regione Toscana un progetto altamente innovativo nel settore agroalimentare.
Il progetto si basa sull’utilizzo di azoto nei processi di conservazione di granaglie e simili, stoccati all’interno di silos di medie e grandi dimensioni. L’obiettivo è quello di eliminare completamente potenziali residui nocivi per l’uomo, rendendo nullo l’impatto ambientale del trattamento stesso (si tratta, infatti, di azoto prodotto naturalmente). L’azoto, prodotto tramite una speciale attrezzatura, elimina completamente l’ossigeno, impedendo, così, la formazione e la sopravvivenza di agenti di degradazione, come insetti, funghi, muffe, a beneficio della conservazione del prodotto e della salute del consumatore.
La tecnica consentirà, infatti, di conservare frumento e cereali in genere in maniera assolutamente priva di effetti dannosi per la salute dell’uomo e per l’ambiente, soppiantando il vecchio metodo basato sull’uso, altamente nocivo, di pesticidi. Un successo di grande rilievo, che apre la strada alla soluzione di un grave problema, al centro dell’attenzione mondiale e seguito con grande interesse dalla stessa Unione Europea, oltre che dagli Enti (come la Regione Toscana) e dagli operatori che, a diverso titolo, sono interessati al settore alimentare e della salvaguardia della salute.
La sperimentazione viene effettuata in un silos metallico, in collaborazione con l’agenzia di Roselle del Consorzio Agrario Grosseto. Nel 2004 è stata attivata la prima fase della sperimentazione, del costo di circa centosessantamila euro. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche-Istituto per la valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree ha rilevato, si legge nella relazione tecnica, come “il metodo abbia perfettamente funzionato durante i tre mesi effettivi di conservazione”. La Eurosider ha comunque deciso di proseguire con la sperimentazione, per meglio approfondire alcuni aspetti legati soprattutto all’ottimizzazione del procedimento ed al perfezionamento della tecnica.
“Una grande soddisfazione che – prosegue Milli – “premia anni di investimenti, sacrifici e passione spesi nella ricerca e nell’innovazione tecnologica e per questo riempie di orgoglio me e i miei collaboratori. Ritengo peraltro doveroso – conclude – condividere il successo con l’Associazione, che con l’assistenza fornitaci in particolare dal Direttore Tamburro e dall’avv. Fedele, ci ha supportato con professionalità e competenza nel percorso che ha portato all’eccezionale risultato, favorendo anche l’accordo sottoscritto da Eurosider con il Consorzio Agrario Grosseto: ciò a testimonianza che, come il presidente Cappelli va ripetendo da tempo, ed è anche mio profondo convincimento, è essenziale ‘fare squadra’ ed investire sul capitale umano dell’azienda”.