E' l'ipotesi per quanto successo alla cava di Monteripaldi, dove il Comune ha scoperto l'abbattimento illegittimo di 88 cipressi. Un taglio causato dai lavori in corso per far posto allo smarino, proveniente dai cantieri del tratto appenninico dell'autostrada. Gli abbattimenti sono stati eseguiti dalla ditta che lavora per conto della Società Autostrade e la segnalazione è arrivata al Comune dai consiglieri del quartiere 3 Enrico Ricci e Luciano Pecci e dall'associazione Italia Nostra. L'amministrazione comunale, in particolare il Vicesindaco Giuseppe Matulli, gli assessori all'urbanistica e all'ambiente Gianni Biagi e Claudio Del Lungo insieme al presidente del quartiere 3 Andrea Ceccarelli, si sono subito attivata per fare le dovute verifiche e dopo un sopralluogo è risultato che la ditta aveva eseguito il taglio delle piante non solo senza autorizzazione da parte del Comune, ma anche contravvenendo alle linee guida del progetto, che prevede il riempimento della cava con materiale inerte solo fino a metà e quindi solo per 25 e 30 metri.
Invece i cipressi tagliati sono quelli che stanno sulla corona della cava, sul limite della scarpata, piante in buono stato di salute e che avevano anche 40 o 50 anni. "Hanno ritenuto di abbatterli - ha aggiunto Del Lungo - per mettere le reti di contenimento della scarpata, senza sapere che potevano avere lo stesso risultato proprio grazie ai cipressi, che hanno un apparato radicale fittonante e che quindi entra in profondità, svolgendo questo ruolo di consolidamento dei versanti. Una situazione del genere - ha aggiunto l'assessore- crea gli estremi per avviare un procedimento di reato ambientale, in quanto l'intera zona della cave è sottoposta a vincolo paesaggistico e come tale va tutelata".
Il danno paesaggistico che si delinea è quindi di grande rilievo e rischia di rimettere in discussione tutta l'operazione delle Cave. A questo proposito è già partita una lettera da parte della Direzione nuove infrastrutture del Comune indirizzata alla Società Autostrade per l'Italia, in cui si chiede "l'immediata sospensione dei lavori in corso sulle alberature, in attesa di verifiche e successivi ripristini".