La prima udienza si era tenuta il 22 settembre 2004. Davanti al magistrato Giuseppina
Guttadauro sono comparsi un agronomo fiorentino difeso dalla coordinatrice dell'ufficio legale dell'Aduc, Anna Maria Fasulo, e.la banca Mps non si è presentata. Dopo oltre tre quarti d'ora d'attesa rispetto all'orario in cui era stata fissata la pubblica udienza, in assenza del Mps il giudice ha deciso di aprire l'udienza.
Allo stato siamo in una fase procedurale, e l'avvocato Fasulo ha ribadito al giudice la richiesta di Consulenza Tecnica d'Ufficio (CTU) per dimostrare l'inadempienza sotto il profilo del rischio, delle condizioni anche economiche del risparmiatore, anche al fine di valutare con una perizia non di parte come questo prodotto finanziario, prevedendo l'accollo di un finanziamento, fosse assolutamente non conveniente e presentasse rischi notevoli e maggiori rispetto a piani d'investimento tradizionali.
Una CTU che dovrebbe servire a
valutare la natura del piano stesso, non certo di accumulo, come sostenuto dalla banca in sede di presentazione e collocamento.
Il giudice ha preso atto della richiesta e quindi ora siamo in attesa delle decisioni dello stesso in merito.
Questo processo e' importante per l'Aduc e per tutta la vicenda di questi prodotti finanziari dell'ex-Banca121: "In molte delle numerose cause che abbiamo aperto in tutt'Italia -spiegano all'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori- la banca Mps ha proposto da parte sua il
rimborso del dovuto piu' il pagamento delle spese legali.
E giustamente i risparmiatori, essendo quello che volevano ottenere con una sentenza, hanno accettato. Ma nello specifico e' ferma decisione dell'agronomo fiorentino, assistito dall'Aduc, di arrivare ad una sentenza. Che a nostro avviso non potra' che essere di condanna per come il prodotto 4You e' stato piazzato e per come lo stesso sia in contrasto rispetto alle norme del Tuf. Una sentenza che il Mps non vuole perche' potrebbe fare da stura a non poche pratiche di rimborso, superando la beffa di quei tavoli di conciliazione dove l'unica a guadagnarci e' stata la banca sulle tasche dei risparmiatori.