firenze- Ha ferite profonde, e alcune anche infette, agli arti, sulla schiena e alle ascelle Francesca Ermini, la fiorentina rimasta ferita in Thailandia a causa del maremoto. La donna, che lavorava in Asia per una organizzazione non governativa, è da alcuni giorni ricoverata all'ospedale fiorentino di Careggi, in terapia intensiva nel reparto di chirurgia: per suturare alcune ferite è stata sottoposta ad intervento chirurgico.
La prognosi è di almeno 35 giorni. La signora ha raccontato di essere salita sul tetto della casa per sfuggire allo tsunami, ma l'onda ha travolto l'abitazione facendola franare.
Tutto il personale regionale osserverà domani alle 12 tre minuti di silenzio e raccoglimento per ricordare le vittime del terribile maremoto che ha sconvolto il Sud-Est asiatico, mentre sugli edifici che ospitano gli uffici le bandiere saranno a mezz’asta. La Regione Toscana aderisce alla giornata di lutto proclamata dall’Unione europea e dal Governo italiano.
Due brevi cerimonie si svolgeranno presso la sala giunta di Palazzo Bastogi, con il vicepresidente Angelo Passaleva, e nel piazzale del Centro direzionale di Novoli, con l’assessore al personale e all’organizzazione, Carla Guidi.
Tre minuti di silenzio anche in Palazzo Medici Riccardi, domani alle 12, in occasione della giornata di lutto nazionale per ricordare le vittime del maremoto in Asia. E insieme all'appello a rispettare il silenzio il presidente Matteo Renzi ha rivolto un invito a tutti i dipendenti della Provincia a partecipare alle sottoscrizioni aperte da Medici senza Frontiere e dalla Caritas Diocesana per i soccorsi e la ricostruzione dei Paesi colpiti.
"Anche se poco è quello che possiamo fare - ha scritto Renzi nel suo appello - farlo bene mi sembra il modo migliore per augurarsi buon anno". "Mi pare che la vera sfida - ha poi aggiunto il presidente della Provincia - sarà quella di non dimenticare quando l'elemento emozionale sarà meno forte e più facile il rischio di consegnare al dimenticatoio popoli e territori che invece hanno, oggi più di prima, un terribile bisogno di attenzione ed aiuto. Lì verificheremo quanto saremo capaci di fare, senza essere suggestionati dall'immagine forte dell'ultimo tg".
Anche lo stesso Renzi, gli assessori e i consiglieri hanno partecipato o parteciperanno alle due sottoscrizioni. Mentre dalla Giunta provinciale sarà stanziato un contributo eccezionale e straordinario di 50.000 euro.
Tre minuti di silenzio e raccoglimento, bandiere a mezz'asta in tutte le sedi comunali, invito a tutti i cittadini e alle forze sociali ed economiche della città per dare un segno di solidarietà e cordoglio. Così l'amministrazione comunale partecipa al lutto nazionale proclamato per domani dal Parlamento europeo e del governo italiano, per ricordare le vittime del tragico maremoto che ha sconvolto il sudest asiatico.
Alle 12 in Palazzo Vecchio i dipendenti si raccoglieranno intorno al grande 'albero della solidarietà' nel cortile della Dogana di Palazzo Vecchio, per osservare i tre minuti di silenzio; l'invito è quello di individuare, in ogni sede del Comune, un luogo di raccolta del personale per fare altrettanto. Inoltre l'amministrazione comunale ha inviato un messaggio alle organizzazioni economiche e sindacali e alle associazioni di categoria della città, con l'invito ad "unirsi al lutto per testimoniare la partecipazione al dolore e manifestare la propria convinta solidarietà con le popolazioni colpite dall'immane tragedia.
Firenze, anche in questa occasione, saprà dimostrare la propria generosità e il proprio concreto impegno per aiutare chi, in questo momento, ha bisogno del nostro aiuto".
Le aziende di servizi idrici della Toscana hanno pronto lo stanziamento per l'acquisto di un potabilizzatore da 500 litri/ora da inviare nelle zone colpite dal maremoto nel sud-est asiatico. Lo ha annunciato il presidente di Publiacqua, l'azienda che gestisce il servizio idrico a Firenze ed in altre citta' toscane, Amos Cecchi.
Parte dei futuri oneri di urbanizzazione siano destinati alla ricostruzione di una scuola del sudest asiatico.
E' quanto propone la vicepresidente del consiglio comunale Bianca Maria Giocoli. «Nel 2004 - ha ricordato Bianca Maria Giocoli - il Comune ha destinato 600 mila euro di contributi derivanti dagli oneri di urbanizzazione a chiese, circoli culturali e ricreativi e associazioni per interventi di restauri e manutenzione. Gli uffici comunali potrebbero verificare la possibilità di destinare una percentuale, quanto meno del 15/20% della somma totale, per finanziare la ricostruzione di una scuola o di un altro edificio pubblico in una città o paese della Thailandia o Sri Lanka.
Tale somma, rapportata al tenore di vita di quei paesi, consentirà sicuramente un concreto intervento di ricostruzione. La città a cui destinare tale somma verrà scelta su indicazione e segnalazione della comunità tailandese o cingalese presente nella nostra città». «Nel tempo - ha aggiunto la vicepresidente del consiglio comunale - si potrà pensare ad patto di amicizia o gemellaggio con la città scelta. In questo modo potranno essere attuati altri interventi di ricostruzione da realizzare anche con il contributo di aziende fiorentine o sponsor.
Siamo certi che coloro che fino ad oggi hanno fruito o potrebbero fruire di questi contributi rinunceranno a favore di un intervento di ricostruzione in zone cosi duramente colpite».
'Livorno per il Sud Est asiatico' e' l'intestazione del conto corrente che il Comune ha aperto alla Cassa di Risparmi di Livorno, ag.13, tesoreria comunale, per aiutare le popolazioni colpite dal maremoto. Il numero di conto corrente e' 1040795 (Abi 06015, Cab 13917) e vi possono fare riferimento tutti i cittadini che intendono dare il loro contributo.
Sullo stesso conto il Comune di Livorno versera' la cifra destinata per i fuochi artificiali della notte di S. Silvestro. Il conto sara' il riferimento per altre donazioni sulla base di ulteriori decisioni del sindaco e della Giunta, le cui modalita' saranno definite nei prossimi giorni.
Siena aderisce alla giornata di lutto. Un silenzio di tre minuti per ricordare le vittime dello spaventoso maremoto che ha colpito il sud est asiatico.
Il comune di Siena esporrà le bandiere nazionale e europea a mezz’asta in commemorazione delle vittime della tragedia.
Domani, giornata di lutto europeo, verranno osservati, anche nel Comune di Empoli tre minuti di silenzio per la catastrofe che ha colpito il sud-est asiatico il 26 dicembre.
A mezzogiorno, gli uffici comunali interromperanno il lavoro per tre minuti e i dipendenti si ritroveranno per osservare insieme questo momento di raccoglimento. E anche nel nostro Comune, saranno esposte, così come in tutta Europa, le bandiere a mezz'asta per tutta la giornata, per commemorare le vittime del maremoto. Il Comune di Empoli, insieme agli altri dieci Comuni del Circondario, ha istituito un coordinamento permanente per organizzare unitariamente la raccolta degli aiuti umanitari per le popolazioni colpite.
È stato attivato un conto corrente n° 60223344, intestato a CIRCONDARIO EMPOLESE VALDELSA, con la causale "SOLIDARIETÀ MAREMOTO ASIA". Venerdì 7 gennaio, alle 18, si svolgerà nel Palazzo Comunale di Empoli una riunione con le associazioni che si occupano di cooperazione internazionale per coordinare le iniziative. Lunedì, alle 11,30 è fissato, nella sede del Circondario, un nuovo incontro fra i Comuni per fare il punto organizzativo circa gli aiuti della nostra zona. Anche l'Anci, l'Associazione nazionale dei comuni italiani, ha attivato, nei giorni scorsi, un conto corrente bancario per raccogliere fondi destinati all'emergenza e alla ricostruzione.
Il numero di conto corrente è 56748129 ABI 06230 CAB 032 CIN A, intestato a "ANCI-SOLIDARIETÀ", presso la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, Agenzia n. 1, via Cola di Rienzo, 23B, Roma.
Per l’intera giornata di mercoledì 5 gennaio il Municipio di Fiesole esporrà le bandiere a mezz’asta e alle ore 12.00 si osserveranno tre minuti di silenzio e di raccoglimento in tutti gli uffici comunali.
Un'offerta per aiutare i bambini dei Paesi dell'Asia colpiti dal maremoto sarà chiesta ai bambini fiorentini il 6 gennaio, in Duomo di Firenze, durante la rievocazione della 'Cavalcata dei Magi', prevista nel pomeriggio.
Le offerte potranno essere depositate ai piedi dell'immagine di Gesù e verranno devolute alla Caritas. L'iniziativa, in tema con uno dei significati dell'Epifania, ossia quello del dono, è promossa dall'Opera di Santa Maria del Fiore, che darà anche un proprio contributo.
Nella seduta di ieri sera il consiglio di Quartiere 1, accogliendo le richieste dei rappresentanti delle comunità di immigrati, ha approvato un documento per chiedere una modifica alla circolare del Ministero degli Interni in modo da consentire a tutti gli immigrati presenti in città, che provengono dai Paesi colpiti dal maremoto del 26 dicembre scorso, di poter tornare nei loro Paesi di origine dai loro familiari, non solo per il periodo delle feste natalizie ma fin quando "siano cessate le esigenze".
Il consiglio di Quartiere 1 ha chiesto al Comune di farsi promotore di questa iniziativa. Inoltre, in segno di solidarietà, i consiglieri che hanno partecipato alla seduta di ieri sera hanno deciso di devolvere il loro "gettone di presenza" alle popolazioni colpite dal cataclisma. Vi hanno aderito il presidente Stefano Marmugi e 17 consiglieri: Giacomo Cappugi, Carla Ceretelli, Alessandro Chelazzi, Antonino Compagno, Antonella Coniglio, Alessandro Del Taglia, Alessandro Delfino, Pierluigi Fanetti, Enrico Fantini, Massimo Fratini, Costanza Geddes da Filicaia, Alessandro Margaglio, Stefano Marmugi, Marco Passeri, Lucia Quarello, Giovanna Ruscito, Maurizio Sguanci, Maurizio Venturi.
Questo il testo del documento approvato. "In riferimento alle note e drammatiche conseguenze del maremoto che ha colpito numerosi Paesi che si affacciano sull'Oceano Indiano, questo Consiglio di Quartiere intende farsi interprete delle esigenze manifestate dai rappresentanti delle comunità di immigrati presenti a Firenze che provengono dai Paesi colpiti. Si segnala in particolare la delicata condizione di coloro che sono in possesso del cedolino attestante il deposito di istanza di rinnovo del titolo di soggiorno e che necessitano di tornare nel loro Paese per ricongiungersi ai loro famigliari per un periodo di tempo attualmente non preventivabile.
Al fine di consentire a questi cittadini di poter procedere ad un immediato rientro nel Paese di origine si chiede che la possibilità di uscita e reingresso nel territorio italiano, già riconosciuta dalla recentissima circolare del Ministero dell'Interno per il "periodo natalizio" (Circ.n.400/A/2004/1244/12.214.3.2 del 17 dicembre 2004), venga estesa - in ragione della eccezionalità e della gravità della situazione creatasi, «fino a cessate esigenze». Si ravvisa inoltre l'opportunità di valutare idonee misure per quei cittadini che, già in possesso di un titolo di soggiorno regolarmente rilasciato dalla Questura di Firenze, si trovavano temporaneamente nel loro Paese e sono stati colpiti dalle distruzioni provocate dal maremoto.
Si segnala che alcuni dei sopravvissuti hanno infatti perduto, insieme ai beni personali, anche la documentazione atta a consentire il rientro in Italia. Si chiede a questo fine di vagliare la possibilità di controllare eventuali elenchi di nominativi di persone che dichiarino di aver sofferto la distruzione dei documenti di soggiorno al fine di riconoscere loro la possibilità di reingresso nel nostro Paese. Si sollecita infine il Comune di Firenze a partecipare ad un eventuale tavolo tecnico di coordinamento delle iniziative umanitarie che si vanno sviluppando sul territorio per alleviare gli effetti della catastrofe".
Il Quartiere 4, dopo l'iniziativa partita dal Comune di Firenze e dalla Provincia di Firenze, di concerto con il Consiglio degli Stranieri, ha organizzato punti di raccolta fondi e aiuti, dopo le tantissime sollecitazioni giunte da cittadini e associazioni.
A partire da domani, vengono allestiti vari punti di raccolta fondi al centro Commerciale Esselunga (viale Canova) dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19. Il giorno 7 al Centro Commerciale Coop di San Lorenzo a Greve, dalle 9 alle 13 e al multisala Warner Village, dalle 15 alle 19.
Sabato 8, dalle 9 alle 13, la raccolta si tiene al mercato di piazza Isolotto, mentre è dalle 15 alle 19 la raccolta al centro Coop di viale Talenti. Il giorno 10, al supermercato Esselunga di via Pisana, la raccolta di fondi è dalle 9 alle 13. Si ricorda inoltre che sono attivi centri permanenti di raccolta presso le locali sedi delle associazioni di pubblica assistenza: Humanitas (viale Talenti 160 e via di San Bartolo a Cintoia 20) e Misericordia (via del Sansovino 172). Oltre ai punti territoriali prosegue il sostegno finanziario attraverso bonifici bancari o versamenti postali.
Per contribuire alla fase di emergenza il Comune e la Provincia di Firenze suggeriscono di avvalersi dei conti correnti di Medici Senza Frontiere (Banca Popolare Etica c/c 115000 - ABI 05018; CAB 12100 o ccp 87486007 - causale: maremoto in Asia). Per i progetti di ricostruzione invece usare il conto corrente di Caritas Diocesana di Firenze (Banca Popolare Etica c/c 512100 - ABI 05018; CAB 02800 o Banca Toscana c/c 1735.51 - ABI 03400; CAB 02802 o ccp 22547509 - causale: maremoto in Asia).
Si chiama “In cibo caritas” con la parafrasi maccheronica di un motto latino, l’ultima iniziativa del ristorante Nanamuta di Corso Italia.
Si tratta di una cena per aiutare i paesi colpiti dallo tsunami che il 26 dicembre scorso ha distrutto le coste del sud est asiatico. Così, lunedì 9 gennaio, a partire dalle ore 20,30, il ristorante prepara una cena tipica toscana il cui ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza. Coccoli fritti, pappardelle, gnudi di ricotta e spinaci, e altri piatti della tradizione toscana, dolci compresi, per una cena completa sui 35 euro. Anche i vini sono inclusi nel prezzo. Merito del sostegno all’iniziativa da parte della famiglia Frescobaldi che ha deciso di partecipare mettendo a disposizione le proprie blasonate etichette per contribuire in qualche modo a dare un aiuto concreto alla solidarietà.
Nemmeno il personale del ristorante si è tirato indietro. Dal cuoco, a tutta la linea di cucina; dal personale di sala al sommelier, tutto il personale si è persuaso di lavorare gratis per l’occasione. La raccolta dei soldi della cena, per favorire i paesi del sud est asiatico appunto, sarà curata da un rappresentante di Banca Intesa Firenze. Sarà lui a partecipare alla cena e ad occuparsi della raccolta e del versamento di questi piccoli contributi. Il direttore del ristorante, Lorenzo Guidi, spera che anche le Istituzioni siano liete di contribuire con la propria partecipazione a questa iniziativa che nelle intenzioni dello staff può contribuire a un piccolo contributo ma soprattutto a una grande sensibilizzazione del nostro stile di vita nei confronti di una realtà meno fortunata della nostra, soprattutto dopo la straziante tragedia accaduta.
Anche Confartigianato Imprese Firenze partecipa alla giornata di lutto in programma domani in tutta Europa in memoria delle vittime del maremoto.
I dipendenti ed i dirigenti del sistema Confartigianato Firenze che domani, alle ore 12.00, interromperanno l’attività lavorativa ed osserveranno 3 minuti di raccoglimento, invitano tutto il mondo artigiano a partecipare al lutto.
Inoltre, Confartigianato Firenze invita tutte le associazioni economiche locali e gli imprenditori loro associati ad aiutare concretamente le popolazioni colpite dalla tragedia, sostenendo le raccolte di fondi e l’invio di medicinali e generi di prima necessità promossi da istituti, associazioni di volontariato, enti, fondazioni ecc.
Nella sede fiorentina di Via Empoli, 27 è disponibile una lista dei maggiori operatori umanitari a cui è possibile rivolgersi per le donazioni.
Il capo della Protezione civile, Bertolaso,
accusa sui giornali: "Volevano toglierci i soldi degli aiuti privati". Sull'operazione si stanno addensando nubi minacciose. Grave il fatto che
non sia stata stabilita una collaborazione tra Protezione civile e Croce Rossa, infatti lo stesso Bertolaso dichiara che "con Scelli (il Capo della Croce Rossa) non mi sono sentito.
Lui non mi ha chiamato, io non l'ho chiamato." Su una missione di aiuti internazionali le due strutture preposte agli aiuti non solo non collaborano, ma neanche si sentono al telefono.
Il Ministro degli Esteri Fini ha annunciato che il complesso delle risorse destinate dal governo italiano ad interventi di soccorso nelle aree del maremoto è di 70 milioni. Si tratta - denuncia la campagna Sbilanciamoci - di una cifra "creativa", in quanto, più del 50% (39,4 milioni) della somma stanziata viene destinata alla "riconversione del debito" di Sri Lanka e Indonesia.
In sostanza l'Italia rinuncia alla riscossione del credito, anticipando quanto probabilmente sarà deciso a livello internazionale nella prossima riunione del 12 gennaio del Club di Parigi. Altri 20 milioni sono destinati all'Unione Europea per gli interventi comunitari in Sri Lanka, Maldive e Indonesia. Rimangono altri 10 milioni, che in realtà sono 7,5 (3,5 donati alla federazione internazionale della Croce Rossa 3 utilizzati dalla Protezione Civile e 1 per due voli di invio di aiuti in Sri Lanka).
Saranno quindi poche briciole quelle a disposizione per gli interventi istituzionali e non governativi italiani, con l'eccezione della Croce Rossa alla quale il Ministero riserva un "ruolo particolare" e della Protezione Civile. Il "tavolo di coordinamento" istituito il 31 dicembre presso la Farnesina, al di là delle buone intenzioni, rischia di essere una scatola vuota, utile solo per lo scambio di informazioni, o per tentare di creare uno strumentale consenso intorno ad un'azione umanitaria deficitaria e al di sotto delle attuali necessità.
Ricordiamo inoltre che l'Italia non ha ancora risposto alle richieste di contributi delle agenzie delle Nazioni Unite (World Food Program, Unicef, Unhcr) che sono presenti sul campo e che danno ampie garanzie di operatività ed efficacia. Infine il governo italiano non ha ancora deciso che uso intende fare dei 25 milioni di euro raccolti con la campagna SMS e che sono oggetto di un duro scontro istituzionale tra la Protezione Civile e il Ministero degli Esteri. Soldi che rischiano di essere utilizzati impropriamente, senza una strategia e in modo improvvisato, e quindi con forte rischio di cattivo uso e di sprechi.
Ancora una volta l'azione istituzionale italiana rischia di distinguersi per improvvisazione, mancanza di coordinamento, ritardi, competizione tra le varie amministrazioni. Di fronte a questa immane tragedia, la campagna Sbilanciamoci ribadisce la necessità di intervenire tempestivamente e con efficacia. Ribadisce l'importanza dell'indipendenza e dell'autonomia dell'intervento umanitario -e la sua separazione dalle logiche militari, politiche ed economiche- la necessità del coinvolgimento delle organizzazioni locali e sociali delle aree colpite, la centralità del ruolo delle agenzie delle Nazioni Unite, il diritto della circolazione delle persone in fuga dalla catastrofe.