Da martedì 11 gennaio per tre settimane Pupi e Fresedde - Teatro di Rifredi, Teatro Stabile di Innovazione con il contributo di Porto Franco presentano in prima nazionale L’ULTIMO HAREM, liberamente ispirato a “Monte Kristo” di Nazli Eray, uno spettacolo di
Angelo Savelli con Serra Yilmaz, Valentina Chico, Riccardo Naldini, scene e costumi Mirco Rocchi, luci Roberto Cafaggini.
“L’ultimo harem” affronta il tema dell’esplosione dell’immaginario narrativo ed onirico all’interno degli universi femminili chiusi.
In questa dimensione, l’antico harem non rappresenta che l’immagine più estrema e facilmente demonizzabile di condizioni claustrofobiche, anche attuali, ben più sottili e devastanti per le donne, quali possono diventare la stessa famiglia, la comunità locale, la società tradizionale. In questo universo concentrazionario, e forse proprio a causa di questa implosione culturale, per secoli la donna è stata “la custode dell’oralità”. E questo sia in Oriente che in Occidente, o almeno nel nostro occidente mediterraneo.
E’ quasi superfluo ricordare come all’origine di questa grande tradizione narrativa si situa proprio un harem: quello delle “Mille ed una Notte” dove l’astuta ma reclusa Sherazade narra mille storie per salvarsi la vita contro il folle arbitrio di un Sultano - Barbablù. Per secoli le donne non tessono solo tele per Ulissi scomparsi o fazzoletti per amanti gelosi ma anche e soprattutto storie fantastiche intrise degli umori, dei sogni, delle repressioni della loro esistenza quotidiana.
E anche quando sono gli uomini a scrivere (più che a raccontare) di questi universi, spesso delegano il racconto ad un personaggio femminile.
“L’ultimo harem” è uno spettacolo drammaturgicamente costruito da Angelo Savelli intorno alla personalità della brava e estroversa attrice turca Serra Yilmaz, presenza carismatica di quasi tutti i film del celebre e bravissimo regista turco, ormai naturalizzato in Italia, Ferzan Ozpetek, (“Harem suarè”, “Le fate ignoranti”, “La finestra di fronte”) a cui dobbiamo lo stimolo per la prima idea di questo progetto.
Accanto a Serra Yilmaz, nel ruolo di coprotagonista la bella e versatile attrice romana Valentina Chico, nota al grande pubblico per la partecipazione nella parte di protagonista della terza serie dello sceneggiato televisivo di Rai uno “Incantesimo” insieme a Alessio Boni (“La meglio Gioventù”).
Partendo dai ricordi di una “favorita” che ebbe la sorte di vivere nell’ultimo harem di Istanbul prima della sua definitiva chiusura, lo spettacolo si apre sulla contemporaneità di una condizione femminile ancora ambigua e contraddittoria testimoniata da una delle più interessanti scrittrici della letteratura turca contemporanea: Nazli Eray, che nel suo inquietante e grottesco “Monte Kristo” racconta di una fantastica fuga impossibile dalla prigione interiore della condizione femminile.