Ancora nessuna notizia sulla sorte dei coniugi Carlo Bergamini, 56 anni, e Lidia Koch, 58, residenti a Montigiano di Massarosa, in provincia di Lucca, che al momento del maremoto che ha colpito il sud dell'Asia si trovavano a Phuket. Tra i toscani che ancora non hanno dato notizie di se' anche un uomo di Sorano, in provincia di Grosseto. L'uomo, che per lavoro vive in Estremo Oriente sei mesi all'anno, 10-15 giorni fa si trovava nelle zone colpite dal maremoto.
Tornerà domani, nella sua casa di Empoli, per riabbracciare i nonni, Laura, la ragazzina di 15 anni che, grazie al suo perfetto inglese ed alla sua dimestichezza con Internet è riuscita, chattando con consolati, ambasciate, la Farnesina e ospedali della Thailandia, a ritrovare Andrea, il fratellino di 10 anni, in un presidio medico a 50 chilometri di distanza da quello dove era ricoverata lei.
Tornerà con Andrea ed i genitori, Silvia e Marco Ammara, feriti, ancora sotto choc, ma vivi.
Sono atterrati all'aeroporto di Peretola di Firenze nel tardo pomeriggio di ieri, all'aeroporto di Peretola, un fiorentino ed una coppia di fidanzati pistoiesi che erano in vacanza nelle aree colpite dal maremoto e che sono riusciti a rientrare in Italia. Le tre persone stanno bene, ma sono apparse molto stanche. Fra loro anche la coppia di fidanzati pistoiesi Francesco D'Ulivo e Verena Venturi.
Il giovane di Campi Bisenzio, dato per disperso dopo il maremoto nel Sud Est Asiatico, sta bene e si trova in Cambogia, paese dove aveva deciso di recarsi dopo una tappa in Thailandia.
Lo ha fatto sapere lui stesso, stamani, con una telefonata ai genitori. Il giovane e' in viaggio senza cellulare e, da quanto appreso, e' sempre stato in zone relativamente lontane da quelle colpite dal maremoto. Invece una ventina di persone, tra le quali quattro fiorentini, e' isolata e senz'acqua in una localita' sulla costa dello Sri Lanka, a 98 chilometri a sud di Colombo.
Dopo le note e drammatiche conseguenze del maremoto, che ha colpito numerosi Paesi che si affacciano sull'Oceano Indiano, l'assessore all'accoglienza e all'integrazione Lucia De Siervo ha inviato una lettera al Questore e al Prefetto di Firenze, con la quale chiede di predisporre un elenco di nominativi di coloro che erano in possesso di un titolo di soggiorno regolarmente rilasciato dalla Questura di Firenze e che invece è stato distrutto, e lancia la proposta di istituire un tavolo tecnico di coordinamento delle iniziative umanitarie, che si vanno via via sviluppando sul territorio, per aiutare gli immigrati che stanno vivendo in queste ore il dramma della catastrofe.
"Si segnala in particolare - ha scritto l'assessore - la delicata condizione di coloro che sono in possesso del cedolino attestante il deposito di istanza di rinnovo del titolo di soggiorno e che necessitano di tornare nel loro Paese per ricongiungersi ai loro familiari per un periodo di tempo attualmente non preventivabile. "Al fine di consentire a questi cittadini di poter procedere ad un immediato rientro nel Paese di origine - prosegue l'assessore - si chiede che la possibilità di uscita e reingresso dal territorio italiano, già riconosciuta dalla recentissima Circolare del Ministero dell'Interno per il "periodo natalizio", venga estesa - in ragione della eccezionalità e della gravità della situazione creatasi - fino a tutto il 28 febbraio 2005 oppure "fino a cessate esigenze".
"Si ravvisa inoltre l'opportunità di valutare idonee misure per quei cittadini che, già in possesso di un titolo di soggiorno regolarmente rilasciato dalla Questura di Firenze - ha proseguito l'assessore - si trovavano temporaneamente nel loro Paese e sono stati colpiti dalle distruzioni provocate dal maremoto".
Alcuni dei sopravvissuti hanno infatti perduto, insieme ai beni personali, anche la documentazione che consente loro il rientro in Italia. "Si chiede quindi - ha concluso l'assessore De Siervo - di vagliare la possibilità di controllare eventuali elenchi di nominativi di persone che dichiarino di aver subito la distruzione dei documenti di soggiorno al fine di riconoscere loro la possibilità di reingresso nel nostro Paese.
Per contribuire alla fase di emergenza si suggerisce di avvalersi dei conti correnti di Medici Senza Frontiere (Banca Popolare Etica c/c 115000 – ABI 05018; CAB 12100 o ccp 87486007 – causale: maremoto in Asia)
Per i progetti di ricostruzione si suggerisce di avvalersi dei conti correnti di Caritas Diocesana di Firenze (Banca Popolare Etica c/c 512100 – ABI 05018; CAB 02800 o Banca Toscana c/c 1735.51 – ABI 03400; CAB 02802 o ccp 22547509 – causale: maremoto in Asia)