Dibattuta in Consiglio provinciale una domanda d’attualità dei consiglieri di Rifondazione Comunista Targetti, Calò e Verdi sul mancato rispetto di elementari diriti sindacali dei lavoratori precari nell’appalto dato da Trenitalia per lo svolgimento di attività di informazione, da parte di hostess e stewart, nella stazione di Firenze Santa Novella. Un episodio assai brutto ed estremamente preoccupante per il vice Presidente della Provincia ed assessore al lavoro Andrea Barducci: “Trenitalia, tramite una gara nazionale, ha appaltato questo servizio per le stazioni di Milano, Bologna, Firenze e Roma, ad una società di Roma.
Questa – ha illustrato Barducci – ha, a sua volta, riappaltato il servizio. Non conosciamo i termini del contratto e l’impegno di spesa assunto da Trenitalia. A Firenze il servizio è stato affidato a 18 giovani, suddivisi in due turni, che hanno dovuto lavorare in condizioni logistiche estremamente difficili: senza una formazione specifica e con una paga non corrispondente ai minimi contrattuali. Questi giovani addetti dovevano ricevere lo stipendio lo scorso 9 dicembre ma la ditta ha rimandato il pagamento di giorno in giorno fino al 14 quando è scattata la protesta e che ha portato al licenziamento di una loro parte.
Allo stato attuale delle cose ci risulta che la ditta abbia rifiutato qualsiasi mediazione con il sindacato e addirittura parrebbe che vi siano azioni legali nei confronti dei rappresentanti sindacali. Il sindacato ha chiesto chiarimenti a Trenitalia che è il committente, con una lettera, che è stata data anche a me ma, attualmente, Trenitalia non ci ha dato risposte. Siamo impegnati non solo a sollecitare Trenitalia per rispondere alle legittime e giuste richieste delle organizzazioni sindacali ma vogliamo impedire la perdita del posto di lavoro di questi giovani”.
Una truffa ai danni dei lavoratori per Targetti: “Questi ragazzi hanno svolto mansioni di assistenza a terra ed a bordo come un ufficio informazioni. C’è stata l’esternalizzazione di una mansione che è tipica delle qualifiche ferroviarie – ha detto Targetti – è grave, inoltre, che non ci sia stata un’assunzione diretta di Trenitalia, magari anche a tempo determinato in relazione a periodi di particolare necessità, ma c’è stato l’appalto ed il subappalto. Una truffa anche per la paga bassissima: questi giovani stanno nell’atrio della stazione, danno indicazioni e vengono pagate pochissimo.
Molti di questi ragazzi sono stati immediatamente licenziati solo perché hanno protestato”.