Gianluca Guidi e Anna Falchi per il capodanno alla Pergola

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 dicembre 2004 16:54
Gianluca Guidi e Anna Falchi per il capodanno alla Pergola

Da lunedì 27 dicembre 2004 a domenica 2 gennaio 2005 al teatro La Pergola Salieri Entertainment propone "A PIEDI NUDI NEL PARCO" di Neil Simon con Gianluca Guidi, Anna Falchi, Gianni Fenzi nel ruolo di Victor Velasco e con Simone Repetto, con la partecipazione straordinaria di Erica Blanc, scene Alessandro Chiti, musiche Riccardo Biseo, costumi Giulia Gastoni, regia Gianluca Guidi.
Un loft anni Sessanta, una gigantesca cucina dalle piastrelle optical, tele naif, stampe pop e l’immancabile scala a chiocciola segnano la scena di questa edizione della celebre commedia americana A piedi nudi nel parco.
Gianluca Guidi ha scelto ancora Neil Simon per completare il suo repertorio e per riportare dopo dodici anni sulla scena questa commedia musicale.

Si avvale di un cast prestigioso con Anna Falchi nel ruolo di Corie, Erika Blanc la signora Ethel Banks mamma di Corie, Gianni Fenzi come Victor Velasco e ritaglia per sè il ruolo del giovane avvocato Paul Bratter.
A piedi nudi nel parco è uno dei maggiori successi di Neil Simon, autore prolifico di commedie perfettamente congegnate, costruite battuta dopo battuta, situazione dopo situazione. Andata in scena a Broadway nel 1963, raggiunse il record di ben 1530 repliche; nel giro di pochi anni venne rappresentata in 14 lingue e nel 1967 generò una famosa versione cinematografica con Jane Fonda e Robert Redford.

Le ragioni di tanto successo possono spiegarsi solo con la capacità di Simon di saper cogliere i mutamenti della società americana in atto. Capacità che si traduce, attraverso battute irresistibili, episodi spassosi ed una spiritosa deformazione dell’attualità, in una lucida disamina della nevrosi dell’uomo contemporaneo, della sua solitudine esistenziale, della fragilità dei rapporti che lo circondano. Le storie e i personaggi da lui descritti sono esempi di vita vissuta. Al centro della vicenda troviamo Corie e Paul, due novelli sposi che si rifugiano dopo il matrimonio in un appartamento in cima alle scale, quasi a proteggersi dalle aggressioni del mondo esterno.
Corie è una lei piena di slanci, di ingenuità, di allegria e Paul un lui pieno di buon senso, ragionevolezza, self control.

Un’incompatibilità irrisolta fa scivolare i due sull’orlo del divorzio prima che comprendano, attraverso l’amore, la necessità di conoscersi meglio nella speranza di costruire un rapporto più vero. Accanto agli sposini gravitano due straordinari coprotagonisti: Ethel Banks, mamma di Corie e il signor Velasco, eccentrico e vulcanico affittuario della mansarda sovrastante l’appartamento, complementari per carattere ai giovani coniugi.

Note di regia di Gianluca Guidi.
"Treno Eurostar Roma-Trieste venerdì 5 marzo 2004 ore 20.32.

In treno si pensa meglio. Soprattutto passata Bologna. Sull’ultimo tratto fino a Venezia il treno si svuota lentamente….passata la stazione di Santa Lucia, ci si dirige verso Trieste in un’atmosfera da film russo degli anni trenta…persino il Capotreno è atterrito…sta timbrando il biglietto a se stesso. E così mentre il traffico e lo stress romano si allontanano sempre di più, si comincia a respirare con regolarità e a riflettere. Sono passati undici anni da quando ho cominciato a lavorare in teatro.

Nove sono gli spettacoli che ho fatto, "A piedi nudi nel parco" sarà il decimo, e ben tre su dieci sono firmati Neil Simon. Il primo, sotto la direzione di Gigi Proietti, fu "Stanno suonando la nostra canzone", poi "Promesse Promesse" (tratto dal film "L’appartamento" di Billy Wilder) di cui ha firmato la regia mio padre, anche se poi finii per farla io a causa di un tendine della spalla schiacciato che lo costrinse a dare forfait, ed ora "A piedi nudi nel parco". Se le commedie di Simon fossero "catalogate" (come successe con suoi illustri predecessori come Shakespeare o G.B.

Shaw) potremmo definire "A piedi nudi nel parco" una commedia "gentile". Che strana definizione dirà il lettore, eppure è così. La storia di Corie e Paul Bratter, freschi di matrimonio ma soprattutto di una focosa luna di miele passata al Plaza di New York, comincia con l’entrata della giovane, sensuale, sana, e gioiosa (già, proprio gioiosa di vivere quel gioco che si chiama vita) neosignora Bratter in quella casa che lei ha cercato, e voluto con tanta avidità. Quale avidità? La vita per Corie è come un’immensa vetrina di pasticceria con esposte ogni tipo di meravigliose leccornie……..e perché doverne scegliere tre o quattro…….tutte, le vuole tutte e basta (e ha ragione lei comunque).

Simon conosce bene l’universo femminile. Le protagoniste che ho incontrato nelle sue storie sono mirabilmente definite, diverse tra loro, ma allo stesso modo il centro del mondo di cui scrive. Tutto gravita attorno a loro. Se le avessi incontrate nella vita, quella di cui mi sarei innamorato sarebbe stata Fran Kubelik di "Promesse Promesse". Quella con cui mi sarei divertito di più (con l’ausilio di qualche calmante molto potente), Sonia Walsk di "Stanno suonando la nostra canzone" e quella con cui dovrei seriamente pensare a mettere su famiglia sarebbe senz’altro Corie di "A piedi nudi….".

O ancor meglio se fossi una donna vorrei essere Corie. Sana, vera, normale. Ecco la parola normale forse si gemella bene con i due sposini. Lui avvocato da poco tempo, e marito responsabile, lei prima di tutto moglie. Una coppia normale. E’ straordinario come l’ambizione di Corie sia riposta interamente nella riuscita del suo matrimonio…..suo, ho detto proprio suo…..e sottolineo suo!!!……lo vive come una missione, e lo vuole nutrire più che può. Cercando di vivere qualsiasi cosa esso offra.

E’ la vera donna in carriera, la Bill Gates del matrimonio. L’esagerazione con cui fa tutto questo è solo dovuta alla sua giovinezza. Come spesso accade nella drammaturgia di Simon, il protagonista maschile gioca, in palcoscenico, un ruolo di rimbalzo. Subisce il pugile fuoriclasse decidendo di essere un buon incassatore e pensando "……come si stanca lo metto KO"… solo che l’altro non si stanca. E l’epilogo è facilmente prevedibile. Ma non finisce qui. In Neil Simon il pugile fuoriclasse, quando si accorge che l’altro è tramortito, di colpo smette di picchiare e consola il rivale magari consigliandolo sul miglior modo di come colpirlo.

Così Corie, alla fine della commedia, cerca di salvare il suo Paul (ormai inesorabilmente alle corde) e il loro rapporto dal KO alla 3° ripresa (tanti sono gli atti della commedia nella sua stesura originale).
Accanto ai due sposini, navigano altri due straordinari personaggi a tutto tondo coprotagonisti della commedia: la signora Ethel Banks, mamma di Corie , e il signor Velasco, eccentrico e vulcanico affittuario della mansarda sovrastante l’appartamento. (Già "l’appartamento" così presente nella socialità americana così importante per Simon: "Promesse, Promesse", "A piedi nudi…", "The Goodbye Girl", persino "La strana coppia"….ecc.) Ora cominciano le alleanze drammaturgiche: Corie e Velasco si nutrono vicendevolmente di una follia che ha diverse radici, la mamma di Corie e Paul sono gli "incassatori" che attoniti subiscono la follia sana degli antagonisti.

E come sempre accade in drammaturghi eccelsi come Simon, i folli e gli incassatori finiscono per compensarsi l’un l’altro e rimettere il bilancio della vita in pari. I due freschi sposini, Velasco e signora Banks si incontrano con implicazioni diverse ma s’incontrano. L’incontro è alla base dell’evoluzione umana. Lo si pratica sempre di meno. Forse è per questo che le commedie di Simon sono affascinanti. Tralasciando le situazioni di straordinario umorismo (ben note al pubblico teatrale) che caratterizzano le sue commedie, se analizziamo attentamente la drammaturgia di Simon, ci rendiamo conto che i personaggi da lui descritti sono esempi di vita vissuta, se non da lui in prima persona, da persone a lui vicine.

L’incontro è l’arte della vita e la vita è l’arte dell’incontro. Simon ama gli incontri tra esseri umani e li descrive con dovizia e amore senza tralasciare, in alcuni casi, una buone dose di critica verso la specie umana. La nostra commedia finisce con la normalizzazione del rapporto tra Corie e Paul, e tra Ethel e Velasco, chiudendo il sipario su un ubriaco Paul che canta in albanese. (normale?) Devo dire che non è difficile scegliere Neil Simon come autore da rappresentare. Non risulta nemmeno difficile scegliere A piedi nudi nel parco come titolo per cercare I favori del pubblico o dei gestori dei teatri.

Va detto però che è altresì molto difficile trovare autori o testi della stessa levatura o abilità drammaturgica, soprattutto contemporanei. Soffro un po’ quando sento persone dell’ambiente dire "…….si però basta con il solito stereotipato Neil Simon….." oppure "……Simon si bravo ma così commerciale…..". Magari ce ne fossero!! Nell’attesa di trovarne altri così, io continuo a recitare e produrre Simon. Andata in scena al Biltmore Theatre di New York il 23 ottobre 1963 A piedi nudi nel parco (Barefoot in the Park) fu la seconda commedia di Neil Simon a venir rappresentata a Broadway e il suo primo straordinario successo: 1530 repliche, con un incasso di nove milioni di dollari.

Il regista Mike Nichols e la protagonista femminile Elisabeth Ashley (Corie) ottennero il Tony Award; mentre Simon e il produttore Saint Subber dovettero accontentarsi della nomination. Gli atri interpreti erano: Robert Redford, Mildred Natwick e Kurt Kasznar. Nel giro di pochi anni la commedia era stata tradotta e rappresentata in 14 lingue, più un adattamento televisivo, oltre al famoso film del 1967 diretto da Gene Saks, con Jane Fonda, Robert Redford, Charles Boyer e Mildred Natwick, che conquistò la nomination per l’oscar.In Italia, prodotta da Lucio Ardenzi nel 1992, ricordiamo la fortunata versione con Sergio Castellitto, Margaret Mazzantini, Luigi Pistilli e la partecipazione straordinaria di Lauretta Masiero, per la regia di Ennio Coltorti.

Interpreti di questa nuova edizione saranno Anna Falchi nel ruolo di Corie, Erika Blanc la signora Ethel Banks mamma di Corie, Gianni Fenzi Victor Velasco e il sottoscritto come Paul Bratter nonché regista.Non resta che augurare a tutti buon divertimento…….magari incontrando qualcuno che vi accompagni a teatro."

Collegamenti
In evidenza